Hearts Of Stone è la prima espansione di The Witcher 3: Wild Hunt, uscita il 13 ottobre 2015; in quest’articolo voglio scavare a fondo e parlare dei vari riferimenti che sono stati usati per creare questo DLC. Nonostante la breve durata, in media di 10 ore, ha una storia che riesce a coinvolgere il giocatore e rende difficile non creare empatia con i personaggi.
Cosa si cela dietro il signore degli specchi?
La trama di Hearts of Stone gira attorno a due personaggi: uno di essi è Gaunter O’Dimm, un uomo all’apparenza comune, già incontrato nella taverna di Bianco Frutteto, colui che ci dà una mano a trovare Yennefer nel prologo.
Chiamato anche il signore degli specchi o l’uomo di vetro, la sua caratterizzazione è un chiaro riferimento al demonio, ispirato al Mefistofele di Marlowe, il Diavolo che stipula patti, e come tutti i patti che si rispettino si esegue ad un bivio. Fa credere di dare alla gente tutto ciò che vuole, ma in realtà li inganna con dei trucchetti chiedendo in cambio nientemeno che la loro anima. Gaunter O’Dim è l’acronimo di GOD, “Dio” in inglese, riferimento alquanto inquietante data la sua natura malvagia.
La figura di O’Dimm è esplicitamente ispirata a quella di Twardowski, un mago proveniente dalla Polonia. Secondo questa leggenda polacca, Twardowski vendette la sua anima al Diavolo in cambio di conoscenza e poteri magici, e per provare ad ingannare il male aggiunge una clausola che consisteva nel poter cedere la sua anima solo se si fosse trovato a Roma, città che ovviamente avrebbe evitato come la peste. Il Diavolo riuscì comunque a ingannarlo: egli reclamò l’anima di Twardowski quando quest’ultimo si recò alla locanda Rzym, che in lingua polacca significa proprio Roma.
Ed è proprio con questo sotterfugio che inganna Olgierd Von Everec, l’altro personaggio principale dell’espansione. Egli dice a O’Dimm di poter riscuotere il suo debito solo se entrambi si fossero trovati sulla Luna, qualcosa che il demonio riesce a fare con un altro stratagemma.
Infatti verso la fine dell’espansione, dopo che Geralt ha esaudito tutti i desideri (quasi impossibili) del nobile, si riuniscono tutti in una specie di tempio abbandonato dove sotto al pavimento ricoperto di polvere e sporcizia si cela la figura enorme di una luna, ed è proprio lì sopra che si trovano i personaggi.
Dopodiché si potrà scegliere se salvare o meno Olgierd: io personalmente ho sempre scelto di salvarlo, perché nonostante il suo atteggiamento mi è difficile non riuscire a provare empatia per lui.
Perchè cuore di pietra?
Olgierd è un nobile redaniano dotato di grande carisma, noto per la sua abilità in combattimento e la sua propensione a correre rischi. Attualmente è il capo della Compagnia libera dei redaniani, i cui membri sono conosciuti come “i selvatici“.
Un tempo innamorato di una donna che desiderava sposare di nome Iris, una brava pittrice che fa parte di una famiglia ricca e nobile. Purtroppo in quel periodo la famiglia Von Everec aveva perso la sua fortuna a causa dei Borsodi, degli aristocratici strozzini; il padre di Iris non voleva che sua figlia sposasse un uomo povero e misero, perciò Oligerd cadde in profonda depressione, ed è proprio in quel momento che fa la sua comparsa nientemeno che Gaunter O’Dimm. Approfittando della sua debolezza stipulano un patto in cui il diavolo offre immortalità e ricchezza, in cambio del sacrificio di una persona che ama. Oligerd sceglie suo fratello Vladimir (da qui il motivo del primo desiderio) e poi trasforma il suo cuore in pietra (da qui il nome dell’espansione “Hearts Of Stone”).
Olgierd sposa Iris che diventa la signora Von Everec e vanno a vivere nel loro maniero. I giorni sembrano passare tranquilli, ma non per il nobile che dopo il patto non riesce più a provare i sentimenti di un tempo, cambia carattere diventando freddo e distante, si dà persino alla negromanzia per cercare di rompere l’accordo. Il rapporto con Iris è ormai al declino, non volendo più vederla soffrire divorziano, se ne va di casa, abbandona e le lascia una lettera (che non leggerà mai) e una rosa viola come dono di addio.
La donna in preda al forte dolore si lascia morire, tanto che dopo la morte si trasforma in un wraith e la sua anima rimane intrappolata in un mondo immaginario che vive nella sua mente. Ciò che tiene in vita questo mondo è la rosa viola che Geralt dovrà poi recuperare per via dell’ultimo desiderio di Olgierd. Così il witcher entra nel “mondo dipinto” fatto di paure e ricordi, questa è la parte che del DLC che mi è piaciuta di più, il viaggio attraverso questa dimensione fantastica. Sembra di stare in un dipinto romantico, molto poetico a mio parere.
Ripercorrere e ricostruire le scene della vita matrimoniale dei due coniugi, affrontare le paure di Iris; la caratterizzazione del suo personaggio è fantastica, con il suo sentimentalismo e le sue fragilità messe a nudo, (anche il suo stile goth) di sicuro tra i miei preferiti, la sua sofferenza è così lampante, una donna che non è riuscita ad andare a fondo e scoprire ciò che è successo al marito, vittima di un inganno che ha trasformato il suo cuore in pietra e l’ha reso un mostro.
Conclusione
Alla fine di Hearts of Stone non c’è un vero e proprio lieto fine, il signore degli specchi è stato bandito solo temporaneamente dal mondo del witcher ma ciò non gli impedisce di causare altra sofferenza in futuro o in altri mondi. E’ quel tipo di male che non si può sconfiggere, un male arcaico che è sempre esistito e sempre esisterà.
Anche in questa espansione CD Projeckt Red non si è risparmiata mostrando ancora una volta un capolavoro di narrativa.
Ti lascio ricordando che ora è presente anche un’espansione per la versione GWENT per Android, PC e iOS dedicata a Gaunter O’Dimm denominata Master Mirror, che aggiunge oltre 70 nuove carte; per chi non avesse ancora provato il gioco lo consiglio, ha quella dinamicità che manca alla versione ufficiale e più piatta presente in The Witcher 3: Wild Hunt.