Hideo ce l’ha fatta. L’eccentrico sviluppatore nipponico ha finalmente ricevuto un sincero messaggio di apprezzamento da parte del mondo del del cinema, suo grande feticcio oltre ai videogiochi. Infatti è stato ufficialmente invitato a far parte della giuria alla prossima kermesse di Venezia, giunta alla 77ª edizione del festival.
Penso che tutti noi videogiocatori abbiamo sempre notato la vena registica preponderante di Hideo Kojima, fiero di mostrare le sue doti direttive in ogni suo lavoro al grande pubblico. Con il trailer d’annuncio di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, per chi se lo ricorderà, fu palese la smania che Kojima nutre per il cinema. Minuti e minuti di cinematic che hanno sempre contraddistinto i suoi lavori e che, con il tempo e con il migliorare delle tecnologie, rivelano sempre di più il suo amore smisurato verso la settima arte.
Il ruolo di Hideo Kojima al Festival di Venezia
Ebbene, credo che Kojima sia rimasto piuttosto felice di apprendere la notizia di poter far parte della giuria di uno dei più grandi festival internazionali del cinema, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello specifico per la categoria Premio Venice Virtual Reality, insieme agli altri due registi invitati: Celine Tricart (The Key) e Asif Kapadia (The Warrior, Maradona). Senza dimenticarci del suo amore per l’Italia, da sempre ripetuto, e la sua ammirazione per i grandi artisti del nostro paese, di cui ultimo esempio sono le belle parole postate su Twitter per la morte di Ennio Morricone.
Quale occasione migliore per Kojima di essere riconosciuto, oltre che come sviluppatore eccezionale, anche come regista affermato. Del resto il magnifico lavoro svolto su Death Stranding è sotto gli occhi di tutti e, se lo hai giocato, sai di cosa sto parlando. Uscito da poco su PC, un pubblico ancor più ampio di videogiocatori adesso potrà confermare che questo invito è più che meritato.
Speriamo che questo sarà un piccolo passo verso l’abbandono dell’etichetta di “forma d’arte minore” per i videogiochi. Ma, seppur piccolo, comunque fondamentale picchetto per la scalata che in ogni caso denota un’apertura del settore dominante. Del resto, anche il cinema una volta era un semplice intramezzo (al limite del pubblicitario) fra uno spettacolo teatrale e l’altro tanti anni fa. Oggi la storia ci racconta un quadro decisamente diverso.
Ricordiamo che il Festival di Venezia si terrà dal 2 al 12 settembre, collocazione differente rispetto al consueto ed in forma rivisitata per sopperire alle problematiche da pandemia che hanno caratterizzato questo 2020.