Ary and the Secret of Seasons è un gioco di avventura sviluppato dalla casa indie Exiin, in collaborazione con Fishing Cactus e pubblicato da Modus Games. Ary and the Secret of Seasons è stato originariamente sviluppato da Sébastien Le Touze, che inaugurò lo studio di giochi Exiin nel 2015 e sviluppò giochi per dispositivi mobile per circa due anni.
Nel 2017, la produzione di Ary and the Secret of Seasons ebbe inizio e l’opera fu mostrata per la prima volta al Gamescom, vincendo il premio Best Unity Game 2017. Nell’agosto del 2018, l’editore Modus Games, noto per la produzione di titoli come Trine 4, ha annunciato al Gamescom la pubblicazione del gioco. Christina Seelye, CEO di Modus Games, ha dichiarato: “Il nostro team ha sentito una connessione istantanea con questo gioco, Ary and the Secret of Seasons è un’avventura unica nel suo genere da non perdere”.
L’uscita di Ary and the Secret of Seasons, originariamente prevista per il 28 luglio, è stata ritardata al primo settembre 2020 a causa del COVID-19. In un’intervista Sébastien Le Touze ha detto che gli errori di sviluppo possono essere gestiti in pochi minuti se si è in ufficio. Lavorando da casa invece è completamente diverso. Il fatto di doversi affidare alle connessioni di casa infatti ha rallentato tutto il lavoro. Questo è, in parte, il motivo per cui i lavori sul gioco sono stati rimandati, ma alla fine, a detta di Le Touze, è stata la mossa giusta poiché la qualità è più importante della data di lancio.
Ary and the Secret of Seasons
Ary and the Secret of Seasons segue le vicende di una ragazza di nome Aryelle, chiamata da tutti Ary, che vive a Yule City insieme alla sua famiglia. Non sono tempi felici per la protagonista che ha da poco perso il fratello, un guardiano delle stagioni, che sembrerebbe scomparso durante una missione.
Un giorno, mentre Ary è in giro a fare commissioni per la madre, la città viene colpita da un gigantesco cristallo rosso che, appena colpisce il suolo, cambia completamente il clima dell’intera regione, facendola passare infatti bruscamente dall’inverno all’estate. Da qui Ary decide di intraprendere un viaggio verso il castello dei guardiani delle stagioni, una vecchia organizzazione solitamente gestita da uomini, cercando di capire cosa stia accadendo e cosa si possa fare per risolvere la situazione. Per farlo però dovrà prima impossessarsi del cristallo d’inverno appartenente al padre, un ex guardiano delle stagioni caduto in depressione dopo la scomparsa del figlio.
Una volta acquisiti tutti i cristalli, Ary sarà in grado di manipolare le stagioni usandole a proprio vantaggio per sconfiggere nemici, superare ostacoli e risolvere i rompicapo che le sbarreranno la strada. Il suo compito sarà quello di ripristinare le terre di Valdi e farle tornare alla loro stagione di appartenenza. Con forza, determinazione e autocontrollo, Ary si impegnerà a compiere un’impresa che nessun altro guardiano è mai riuscito a fare.
Il mondo di Valdi
L’ambiente di gioco di Ary and the Secret of Seasons è ben strutturato e variegato non solo per le alterazioni d’ambiente dovute ai cambi di stagione ma anche per i vari stili che caratterizzeranno le regioni di Valdi.
La prima regione che visiterai è quella di Yule, un’area con chiare influenze asiatiche, nella quale si notano villaggi e strutture architettoniche in pieno stile cinese. Lo stile delle altre regioni al momento non ci è dato conoscerlo, la cosa certa però è che in Ary and the Secret of Seasons il fattore che spicca maggiormente è l’ambiente multiculturale e diversificato. Incontrerai aree che assomigliano a culture del mondo reale, oltre alle chiare influenze dalla Cina, troverai persino elementi provenienti dal paese dello sviluppatore. Le Touze afferma che una struttura del gioco, chiamata Duomo delle Stagioni, si basa sulla chiesa realmente esistente di Santa Maria a Bruxelles.
Il potere delle stagioni nelle tue mani
Ary and the Secret of Seasons è un platform action-adventure in 3D, con una struttura di gioco semplice ma mai noiosa. Dopo i primi minuti di gioco ci si può illudere del fatto che Ary and the Secret of Seasons possa essere un’opera open world nella quale si può esplorare le regioni di Valdi liberamente, ma non è così. La mappa di gioco è infatti divisa in varie aree, ognuna delle quali non può essere superata se prima non si soddisfa un determinato requisito o un obbiettivo specifico.
Le meccaniche platform sono quasi sempre presenti all’interno di Ary and the Secret of Seasons e vengono interrotte spesso da momenti in cui si dovrà risolvere puzzle e momenti in cui sarà necessario sfoderare la spada. La manipolazione delle stagioni è essenziale in tutte e tre le circostanze.
Osservare l’ambiente di gioco in tutte le sue stagioni è fondamentale, non solo per proseguire, ma anche per trovare i vari bauli all’interno dell’area, che contengono nella maggior parte dei casi monete e, raramente, anche dei potenziamenti. Con l’ausilio delle monete, Ary può acquistare dai commercianti vari power-up come agilità, forza e salute; diversi oggetti, ad esempio gli stivali per il doppio salto; svariate armi, tra le quali la fionda e la katana.
La fase di combattimento è molto semplice ma efficace. Lo scontro con i nemici, solitamente delle iene corazzate, si basa fondamentalmente su attacco, schivata, contrattacco e nulla di più. Delle volte può capitare che Ary si imbatta in alcune creature gelatinose che potranno essere congelate o comunque alterate dai vari poteri della protagonista. Le bossfight ovviamente hanno una dinamica diversa. Mentre si cerca di schivare gli attacchi del nemico, l’obbiettivo è quello di trovare il suo punto debole, una delle stagioni, e utilizzarlo a proprio vantaggio per stordirlo o atterrarlo e quindi finirlo a colpi di fendente.
I punti forti del gameplay di Ary and the Secret of Seasons sono le dinamiche platform e i puzzle che si dovranno risolvere. Il mezzo principale con cui affrontare queste due fasi di gioco è sempre il potere delle stagioni.
Per poter andare da una piattaforma ad un’altra molto spesso si dovrà sfruttare il potere di Ary per mutare l’ambiente circostante. Attivando questo potere Ary creerà sul posto una sfera nella quale l’ambiente di gioco avrà una stagione diversa, quella selezionata e, utilizzando delle rocce magiche situate in punti strategici, si potrà aumentarne il raggio. Con quest’abilità potrai sciogliere pareti di ghiaccio, congelare laghi, creare stalattiti sulle quali arrampicarti e scoprire oggetti nascosti o strumenti necessari per risolvere i rompicapo che solo in determinate stagioni possono essere scovati.
Ary and the Secret of Seasons inoltre comprenderà la funzione dedicata ai trofei, messa lì probabilmente per invogliare il giocatore a completare le varie missioni secondarie all’interno dell’opera, nelle quali molto spesso vedrai la protagonista effettuare consegne o fare da mediatrice.
Sebbene il gameplay di Ary and the Secret of Seasons sia solido e ben diversificato c’è da dire che le missioni di gioco, i puzzle e i combattimenti possono essere superati sempre molto facilmente, forse troppo. La soluzione ai puzzle è spesso evidente e, quelle volte in cui non lo è, si riesce facilmente a trovarla andando per esclusione. I combattimenti inoltre non richiedono ottime abilità da gamer, basterà infatti alternare attacco e contrattacco per farla sempre franca. Nonostante si abbia la possibilità di variare la difficoltà della run, il gioco non cambia molto, ovviamente i danni inflitti e ricevuti durante i duelli mutano ma il gameplay rimane totalmente invariato.
Comparto tecnico
Ari and the Secret of Seasons possiede una resa grafica ben sviluppata, sebbene si parli di un titolo low poly, ma non è esente da alcuni difetti o mancanze. La versione PC è ottimizzata molto bene, utilizzando un hardware che soddisfa i requisiti consigliati infatti non si assistono a bug, crash di sistema, cali di framerate o stuttering, molto probabilmente anche perché il comparto tecnico dell’opera non è per niente complesso.
Le immagini di gioco sono degne di lode grazie ai disegni ben realizzati, ai colori vivaci dell’ambiente circostante e alla cura dei dettagli sui quali gli sviluppatori si sono dedicati, spesso infatti si possono ammirare, in cima ad alture o torri, dei fantastici panorami di grande effetto.
Ary and the Secret of Seasons ha però diverse lacune, tra queste ce n’è una che mi ha deluso particolarmente, la fisica di gioco. In un’opera come questa dove le stagioni fanno da protagoniste, ci si aspetta una variazione di attrito tra un terreno ed un altro, specialmente quando si parla di ghiaccio. Appena messo il primo piede su una lastra di ghiaccio Ary dovrebbe iniziare a scivolare, ma non è così, cammina su di esso come se fosse un prato fiorito.
La scelta di non inserire questo aspetto potrebbe far storcere il naso a molti videogiocatori, non solo perché così facendo toglie molto realismo all’interno della scena, ma sopratutto perché la variazione tra un terreno ed un altro avrebbe dato maggiore spessore al gameplay, rendendolo ancora più divertente è complesso, sia nelle fasi platform che durante i combattimenti. Probabilmente se avessero inserito questa caratteristica staremmo parlando di un gioco totalmente diverso.
A parte qualche blocco di ghiaccio che potrebbe spiccare il volo se colpito con decisione, il motore fisico di Ary and the Secret of Seasons non presenta ulteriori difetti.
Le animazioni di gioco sono state realizzate abbastanza bene, considerando che parliamo di un gioco indie e quindi a basso budget, anche se quelle dedicate alle cutscene appaiono spesso molto meccaniche e poco dettagliate. Nonostante l’impostazione ultra nei settaggi grafici le ombre risultano poco definite, mentre i riflessi sono completamente assenti.
Parlando invece del comparto audio c’è da dire che la colonna sonora, che cambia in base alle situazioni e alle regioni, è di ottima scrittura. Di contro i dialoghi, disponibili solo in lingua inglese, sono presenti esclusivamente all’interno delle cutscene, inoltre questi sono stati resi neanche troppo bene.
Se sei un utente PC sappi che i requisiti di sistema sono abbastanza bassi, quindi non è necessario possedere un hardware performante. I requisiti minimi per far girare Ary and the Secret of Seasons sono un processore Intel Core i5-4590; una scheda video Geforce GTX 660, AMD FX-6350 Radeon RX 460; 4 GB di memoria RAM; 9 GB di spazio libero, il tutto su un sistema 64 bit Windows 8.1 o superiore. Mentre i requisiti consigliati sono un processore Intel Core i7-6700; una scheda video Geforce GTX 1050 Ti, AMD FX9590 Radeon R9 390X; 4 GB di memoria RAM; 9 GB di spazio libero, su un sistema operativo Windows 10.
In conclusione
Essendo la prima opera della casa sviluppatrice Exiin ad approdare su console e PC, non possiamo pretendere troppo, soprattutto dal punto di vista tecnico e grafico, anzi c’è da dire che Ary and the Secret of Seasons è sviluppato anche fin troppo bene per essere un titolo d’esordio a basso budget. Tutto sommato ha le carte in regola per essere un buon titolo, l’opera infatti gode di una trama avvincente, dei bei disegni, un gameplay divertente e mai noioso, il tutto accompagnato da una colonna sonora accattivante e ben realizzata, per il resto invece c’è ancora un mese di tempo per poterlo migliorare.
Ary and the Secret of Seasons, disponibile il primo settembre per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC, difficilmente riuscirà a spiccare tra i numerosi titoli che riempiono i cataloghi videoludici, soprattutto in vista della next-gen, però vale la pena buttare un occhio su un titolo come questo che sicuramente regalerà molte ore di intrattenimento.
Se vuoi avere maggiori informazioni su Ary and the Secret of Seasons visita il sito ufficiale dell’opera ma soprattutto rimani sintonizzato sui nostri canali.