Ubisoft, ancora una volta, è finita in un ciclone mediatico. Una nuova serie di accuse ha colpito l’azienda: questa volta riguarda un gruppo dirigenziale accusato di gravi comportamenti scorretti, aiutati e incoraggiati dai dirigenti più importanti dell’azienda.
Un rapporto dettagliato pubblicato su Gamasutra rivela modelli strazianti di abuso in tutte le sedi Ubisoft (dal Canada alla Francia fino a Singapore) confermando precedenti rapporti secondo cui la società deliberatamente promuova questi metodi a favore della produttività aziendale. Un certo numero di sviluppatori ha dichiarato a Gamasutra di temere che le ultime “pulizie di primavera” annunciate da Ubisoft per tagliare le mele marce, siano solo parole al vento e certamente non aiuta il fatto che il CEO Yves Guillemot sia ora accusato di proteggere chi abusa della propria posizione.
Secondo un ex-sviluppatore senior di Ubisoft, Guillemot inoltre avrebbe impedito loro di licenziare alcuni membri violenti dello staff perché erano “talentuosi” e perché hanno portato “più valore all’azienda che danni collaterali“. Quando il dipendente insieme ad altri dirigenti dei team hanno sollevato preoccupazioni al riguardo, sono stati ignorati. A un certo punto, Ubisoft avrebbe ricompensato un dipendente violento con azioni della società per le sue prestazioni.
I dipendenti hanno sottolineato ciò che molti di noi avevano già notato: quei dirigenti cari al management di Ubisoft si sono convenientemente dimessi durante le indagini, mentre altri sono stati licenziati.
In un rapporto separato pubblicato da Kotaku, è stato rivelato che il più noto dei dirigenti Ubisoft dedito a questo tipo di comportamenti, Serge Hascoët, non è stato indagato nonostante la grande quantità di accuse mosse contro di lui; quando gli è stato chiesto il perché, la società si è rifiutata di commentare. Nonostante ciò, le dimissioni di Hascoët sono state una sorpresa per molti. Secondo un dipendente, “Ci aspettavamo che Yves si tagliasse un braccio prima di licenziare Serge“.
Nonostante il controllo pubblico, Ubisoft continua a prendere decisioni discutibili. Quando Yannis Mallat di Ubisoft Montreal si è dimesso a causa delle accuse, è stato sostituito nientemeno che dal cugino di Guillemot, Christophe Derennes. Le accuse contro la software house francese non accennano a diminuire e se ne contano di nuove dopo ogni mese. Come sempre in questi casi, è difficile dire quanto sia vero e quanto no, dato anche l’argomento delicato. Rimani con noi per eventuali aggiornamenti.