Popup Dungeon è un titolo sviluppato da Triple B Studios e pubblicato da Humble Games il 12 agosto. Questo indie, nonostante le sue basse pretese, riesce a divertire tutti gli appassionati del genere GDR, che per anni hanno sognato il ritorno dei combattimenti su griglia.
Nonostante alcune pecche nel comparto tecnico Popup Dungeon riesce a intrattenere per ore e ore con dialoghi divertenti, combattimenti mozzafiato e un sistema di personalizzazione fuori dal comune.
Popup Dungeon, il GDR “cartaceo”
Popup Dungeon prende a piene mani dagli albori del genere per portarci all’interno di un mondo fatto di draghi, pipistrelli parlanti e origami. Hai capito bene, la caratteristica principale che contraddistingue il titolo è il fatto che i personaggi siano rappresentati come omini di carta dalle buffe movenze.
Popup Dungeon vuole farci vivere un’esperienza tipica dei GDR cartacei stile Dungeon&Dragons, e per farlo ha bisogno solo di due cose: una griglia e delle pedine. Per il resto l’unica cosa che dovremo fare è andare avanti per la nostra strada prendendo scelte e tirando il classico d20 per superare gli ostacoli che incontreremo sul percorso.
Il titolo di Humble Games dispone di diverse modalità di gioco.
- La storia: un’avventura ricca di emozioni e combattimenti dove un morbo misterioso minaccia l’ordine naturale delle cose.
- La Torre del Mago: una scalata attraverso i folli piani della torre del mago. Ogni piano comporta un sfida diversa con diverse ricompense e nemici sempre più forti.
- La run: una sorta di modalità sopravvivenza in cui proseguiremo attraverso vari dungeon diventando sempre più forti.
Tutto questo lo vivremo attraverso un sistema di narrazione molto semplice, tramite il quale faremo la conoscenza di vari NPC divertentissimi, compiendo scelte importanti che potrebbero cambiare il corso della storia e superando tutti gli ostacoli che potrebbero pararsi dinnanzi a noi con l’ausilio del classico d20 (o dado a 20 facce per i meno esperti).
Un gioco di carte
Come avrai capito il gioco verte tutto sul concetto delle carte. Oltre ai nostri personaggi, tutto sarà composto da origami o miniature di carta. Anche il gameplay in tutta la sua semplicità si basa sulle carte.
In Popup Dungeon il gameplay può essere suddiviso in due macro categorie: la storia e i dungeon. All’inizio di ogni avventura ci ritroveremo su un tavolo dove enormi tessere ci permetteranno di proseguire nella nostra avventura. Nella fase di narrazione potremmo effettuare delle scelte: possiamo cacciare, seguire tracce, esplorare, decidere quando accamparci ecc…
La fame, la stanchezza la lucidità mentale verranno monitorate durante il nostro viaggio e dovremmo gestirle al meglio per evitare malus significativi durante i futuri combattimenti.
Nella fase di esplorazione, invece, ci ritroveremo all’interno di un dungeon, alla ricerca della minaccia da sbaragliare per concludere il capitolo. Gli scontri sono caratterizzati da un sistema di iniziativa che gestisce i turni di gioco di ogni personaggio presente nel combattimento.
Il sistema di combattimento è semplicissimo, ogni personaggio ha delle specifiche abilità, rappresentate sotto forma di carta. Su ognuna di esse sono presenti vari parametri che ne identificano il costo, il range, il danno ecc…
Quindi, all’inizio di ogni turno, ogni personaggio dispone di X Punti azione e X Punti movimento. Quando ci spostiamo sulla griglia di combattimento spendiamo un punto movimento per ogni casella mentre spendiamo punti azione per usare le nostre abilità. Una volta terminati tutti i punti a disposizione, passiamo il turno e così via fino al termine del combattimento.
Al termine di ogni combattimento, riceveremo delle ricompense. Armi, armature, tomi, amuleti e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo durante le partite ho notato che la maggior parte degli oggetti recuperati erano praticamente inutili. Molte volte mi sono ritrovato a scartare oggetti appena recuperati perché totalmente anti-sinergici con il party di avventurieri.
C’è da dire che poche volte mi sono trovato in difficoltà durante un combattimento. Alcuni personaggi pregenerati hanno delle abilità e della capacità incredibili in grado di abbattere un nemico con un solo colpo.
Una volta terminato il combattimento torneremo al tavolo dove potremo proseguire la nostra storia.
Un’esperienza infinita
Una delle caratteristiche che più mi ha colpito di questo titolo è la sua incredibile personalizzazione.
Triple B Studios ha concesso ai giocatori un incredibile comparto editing che ti permetterà di personalizzare qualsiasi componente di un personaggio pregenerato o addirittura di andarne a crearne di nuovi.
Il gioco è stato rilasciato su Steam da pochi giorni e nonostante questo il workshop è già pieno di personaggi inediti creati da migliaia di giocatori. Mi sono particolarmente divertito nell’utilizzare all’interno di un gioco prettamente fantasy personaggi come Ciclope, Dark Phoenix o addirittura il mitico ed inimitabile He-man.
La possibilità di creare il proprio personaggio dalla testa ai piedi scegliendo abilità, classe, arma preferita ecc… rende questo titolo un vero e proprio GDR cartaceo.
Ma non solo, oltre ai personaggi è possibile creare la propria avventura da far giocare ad altri appassionati o ai propri amici. Questo rende Popup Dungeons un gioco praticamente infinito, un titolo creato dalla community e portato avanti dalla passione e dal coraggio di sviluppatori intraprendenti.
Qualche bruciatura
Purtroppo però non è sempre tutto rose e fiori. Popup Dungeon ha dei difetti che devono essere raccontati per ragion di cronaca e per poterti descrivere al meglio il titolo.
Per quanto riguarda il comparto grafico, se per un secondo mettiamo da parte il concetto degli origami, il titolo non spicca per la sua bellezza ma l’utilizzo che Triple B Studios fa degli origami e degli effetti speciali come fuoco, fulmini e saette ha dell’incredibile. Grazie a questa loro intuizione non solo si sono risparmiati parecchie ore di lavoro di modellazione 3D, ma hanno concesso ai giocatori l’intero sistema di creazione ed editing dei personaggi rendendo il gioco immenso, anche se potrebbe non piacere a tutti.
Per quanto riguarda invece il gameplay, o per meglio dire la fruizione del titolo, purtroppo il registro linguistico utilizzato all’interno dei dialoghi è particolarmente ostico per un non-anglofono.
Termini abbreviati e un accentuato slang rendono tutto molto difficile per un giocatore poco avvezzo alla lingua inglese. Io personalmente ho riscontrato non pochi problemi nella comprensione di alcune frasi.
Ci tengo a sottolineare che questo piccolo difetto per alcuni potrebbe risultare uno scoglio insuperabile, per altri no. L’assenza, non tanto di un doppiaggio, quanto di una localizzazione in italiano può letteralmente impedire a molti giocatori di divertirsi.
Conclusione
Come puoi aver capito da questa recensione, Popup Dungeon ha superato le nostre aspettative. Nonostante a una prima impressione il titolo non sia degno di nota, la sua mancanza di sex appeal viene compensata da una quantità a dir poco infinita di contenuti e da un gameplay davvero ben curato.
Popup Dungeon è un titolo che verrà sicuramente apprezzato da tutti gli appassionati di Baldur’s Gate e Neverwinter Nights. Personalmente consiglio agli amanti dell’action GDR di dare un’occasione a questo gioco. Il suo gameplay diretto e il suo outfit cartonato rendono Popup Dungeon adatto anche ai meno avvezzi al genere
Purtroppo, per chi non possiede una buona padronanza della lingua inglese, sconsiglio vivamente il titolo. Essendo quasi tutto basato su dati, effetti speciali riportati su carte da gioco e storie per lo più narrate o da leggere, non è possibile per chi non conosce bene la lingua giocare a questo titolo. Il comparto editing rende la longevità letteralmente infinita portando l’esperienza di gioco a un livello superiore.
Ti ricordiamo che Popup Dungeon è disponibile per piattaforma PC su Steam e sullo store di Humble Bundle, venduto alla modica cifra di 24,99 €.
Per maggiori informazioni su Popup Dungeon puoi visitare il sito ufficiale di Humble Games.