I titoli rhytm su Switch sono tutt’altro che infrequenti, con titoli interessanti come Thumper, per non parlare dell’immancabile presenza di Hatsune Miku e dei giochi che la vedono protagonista.
Quello che differenzia Double Kick Heroes dalla concorrenza è un uso massiccio di armi da fuoco, come nemmeno Miku saprebbe fare. Il perché è presto detto.
Nonostante molti rythm partano da un mondo di gioco allegro è spensierato, la storia di Double Kick Heroes ruota intorno ad una apocalisse zombie e a una band che viene inseguita dai non morti lungo quello che rimane delle autostrade degli Stati Uniti d’America ormai allo sbando.
Il tutto in una confezione che ricorda da vicino Beatmania di Konami, con la parte superiore dello schermo su cui scorrono gli eventi mentre in basso abbiamo la traccia ritmica da seguire.
La band, i Double Kick Heroes del titolo, dovrà eliminare l’orda zombie che l’insegue utilizzando come armi i propri strumenti, con la mira determinata dal pulsante che sceglieremo di premere, naturalmente al ritmo di sonorità metal.
Se i non morti da eliminare saranno in alto, premeremo A, altrimenti è meglio schiacciare B; teoricamente è possibile guidare l’auto con cui stiamo fuggendo, per evitare mostri più grandi o altri veicoli. Questa opzione è disattivata di default, ed è meglio mantenerla così dal momento che tutta la nostra attenzione sarà focalizzata sulla beatmap, rendendo complicato concentrarci a dovere sulla strada.
Questo, almeno in un primo momento è il problema maggiore con Double Kick Heroes: sullo schermo avvengono tantissime cose, ma noi dovremo necessariamente rimanere concentrati sulla striscia in basso per non perdere un colpo, rendendo tutto il resto un contorno sfocato.
Colpendo al momento giusto riusciremo a dare maggior potenza alle nostre armi (passando da pistola a fucile ecc), anche se non riusciremo ad apprezzare appieno nemmeno questo elemento dal momento che saremo concentrati nel determinare più velocemente possibile a chi sparare e quando cambiare la mira.
Double Kick Heroes, solo per appassionati
Double Kick Heroes è un gioco molto punitivo, non perdona il minimo errore anche a difficoltà più basse, ai livelli più alti diventa quasi impossibile. Questo elemento, più di tutti, lo rende un rythm per appassionati di lungo corso, molto esperti del genere.
Un altro problema che ho riscontrato è relativo alla musica, l’elemento principale di questo tipo di giochi. Intendiamoci, la colonna sonora nel complesso non è male e molto dipende anche dai gusti soggettivi; tuttavia sappiamo benissimo come in questo tipo di giochi più le canzoni sono memorabili meglio è.
In Double Kick Heroes i brani proposti, per quanto orecchiabili, cadono facilmente nel dimenticatoio. E’ presente un’ammirevole miscuglio di generi metal, ma nulla di realmente coinvolgente. Un bel problema per un titolo basato sulla musica.
Per fortuna, ci sono tanti altri elementi in Double Kick Heroes che funzionano. La modalità storia è diventente, con personaggi riusciti, dialoghi ben scritti e un artwork che richiama lo stile di Scott Pilgrim e titoli come Day of the Tentacle.
Oltre alla storia ci sono altre modalità con cui entrare rapidamente in azione, tra cui spiccano quelle Arcade ed Hellgate. Selezionando la prima, potremo rigiocare tutte le canzoni che abbiamo sbloccato durante la storia, mentre tramite Hellgate ci viene presentata la musica di artisti ospiti come Gojira e Carpenter Brut.
Vista l’importanza di questi musicisti, sarebbe stato bello se questi brani fossero stati inseriti nel gioco principale, ma è comunque positivo averli a disposizione.
Menzione d’onore merita il sistema di controllo: è possibile utilizzare lo schema tradizionale, con l’uso dei pulsanti, ma a livelli più difficili il motion control è sicuramente più efficace.
Double Kick Heroes ci consente addirittura di giocare con due set di Joy-con: uno per mano e uno inserito negli alloggiamenti previsti.
E’ una modalità bizzarra, ma sicuramente la migliore per affrontare i momenti più frenetici.
La maggior parte dei giocatori si troverà meglio con i controlli tradizionali, ma Double Kick Heroes va lodato per la sua originalità.
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