Un genere notoriamente poco presente nel catalogo delle console Nintendo è quello dei racing game.
E’ vero, ogni generazione annovera tra i titoli più venduti Mario Kart, ed in questo Switch non fa eccezione, tuttavia per gli amanti di racing più realistici la scelta è veramente limitata (che siano più o meno simulativi poco importa).
Con i soli Burnout Paradise e Grid, entrambi riproposizione di titoli già visti, l’arrivo nel 2017 di Gear Club Unlimited è stato salutato dagli appassionati come una boccata d’aria fresca, nonostante di suoi difetti. Sviluppato da Eden Games, studio francese esperto del genere per i propri lavori su V-Rally e Test Drive Unlimited, si trattava della conversione per console di uno dei migliori titoli scaricabili gratuitamente su mobile.
Nonostante alcune pecche dovute alla sua peculiare natura, Gear Club Unlimited ebbe un discreto successo, tanto da spingere gli sviluppatori a dargli un seguito; è questo titolo che, dopo numerosi DLC e 2 anni di vita, ritorna con il suffisso Tracks Edition.
Siamo in presenza di una sorta di versione definitiva, che al titolo base aggiunge nuovi circuiti e modalità secondo la filosofia “more of the same”, puntando ad offrire un’esperienza importante ai giocatori Switch.
Start your Engine
Se, come dicevo in apertura, il primo capitolo di Gear Club Unlimited era un titolo nato per mobile, lo stesso non si può dire di questo sequel.
Sulla base di questo ragionamento ci saremmo aspettati delle modifiche atte a rendere il gioco più profondo, meno vicino alla versione mobile e più adatto alla sua nuova piattaforma: così non è.
Per carità, questo non vuol dire che Gear Club Unlimited 2 sia un titolo pessimo, ma un lavoro di revisione di alcune meccaniche e modalità sarebbe stato preferibile alle semplici aggiunte di veicoli e tracciati.
Quello che viene fuori è un ibrido, a metà tra gioco mobile e racing per console più complesso: è un elemento che emerge subito, non appena inizieremo una gara e sarà possibile notare la gran quantità di aiuti disponibili per il giocatore. Pur essendo tutti disattivabili liberamente abbiamo la frenata assistita, il controllo di traiettoria e volendo addirittura l’accelerazione automatica.
Sono comunque tutti aiuti che si possono accantonare, lo stesso gioco ci invita a scegliere tra 3 diversi stili di guida, in base alla nostra abilità.
L’unica modalità in grado di soddisfare il giocatore più smaliziato è quella più difficile, che conferisce alle gare il giusto livello di sfida, tenendo anche conto dell’ormai onnipresente possibilità di ritornare indietro di qualche istante e cancellare un errore appena commesso.
Una volta in pista, Gear Club Unlimited 2 tradisce ancora una volta le proprie origini: anche se la differenza di potenza tra le varie vetture è tutto sommato ben riproposta, spingendoci a sfruttare al massimo le nostre abilità di guida per avere la meglio, il feedback della pista e ancora peggio delle collisioni è quasi nullo.
Che si corra su circuito cittadino o sterrato, la nostra automobile risponderà allo stesso modo e anche andando sui cordoli non sentiremo vibrazioni di sorta e neppure la nostra velocità subirà variazioni.
Peggio ancora per quanto riguarda le collisioni, che ricordando quelle di Gran Turismo, talvolta diventano un elemento di gameplay a cui fare ricorso. Se in altri titoli, determinati scontri possono addirittura porre fine alla nostra gara, in Gear Club Unlimited 2 fare a sportellate è spesso premiante dal momento che se colpito nel punto e nel momento giusto, l’avversario andrà facilmente fuori strada oppure diventerà una comoda sponda per una curva da affrontare a tutto gas.
Nulla che francamente vorremmo vedere nel 2020, sinceramente.
La presentazione del gioco ricorda molto da vicino quella dei vari capitoli di Forza, Horizon in particolare, con una mappa su cui si dipanano le attività da portare a termine nella modalità carriera.
Diversamente dai racing di casa Microsoft e nonostante la fama di Eden Games, non abbiamo un open world a disposizione e la mappa sarà navigabile solo tramite cursore da posizionare sulle gare scelte o sui luoghi da visitare (garage, concessionarie..).
E’ proprio in questo frangente che emergono le novità di questa Tracks Edition, che introduce nuovi circuiti, le gare Endurance e sopratutto la 24 ore di Le Mans.
Con le gare Endurance gli sviluppatori hanno provato ad introdurre elementi simulativi e tattici: in queste particolari competizioni dovremo gareggiare all’interno di una finestra temporale, per cui oltre a cercare di arrivare più in alto possibile occorrerà gestire il carico di carburante insieme al treno di gomme da montare e ai pit-stop da effettuare.
La carriera procede tra una gara e l’altra (comprese quelle classiche e ad eliminazione) al solo scopo di vincere premi in denaro, indispensabile per effettuare i (pochi) upgrade del veicolo che sono praticamente obbligatori in determinati frangenti.
Immancabile il multiplayer, sia locale che online. Tuttavia, al momento si spera, risulta praticamente impossibile trovare altri giocatori da affrontare.
Segnali di Stile
Gear Club Unlimited 2 dal punto di vista grafico viaggia su due velocità, tradendo ancora una volta la propria natura di titolo mobile: se da un lato abbiamo i modelli delle vetture che sono abbastanza definiti, anche se non al punto da inserire la classica inquadratura all’interno dell’abitacolo, dall’altro i circuiti in cui corriamo sono abbastanza anonimi e nel complesso poco rifiniti.
Se in modalità dock il gioco gira su 30 FPS stabili, in modalità handheld è possibile incorrere in sporadici rallentamenti.
Buono il comparto sonoro, con le musiche di sottofondo piacevoli e i motori delle vetture riprodotti con una certa accuratezza.