Per chi è abituale frequentatore del mondo dell’intrattenimento è facile trovarsi in mezzo ad accese diatribe fra opposte fazioni, sostenitori contro detrattori di un determinato prodotto. Una delle contrapposizioni che va avanti da più tempo è quella che vede ai poli opposti fan Marvel e fan DC comics: negli ultimi anni, inoltre, complici due progetti cinematografici di ampia prospettiva avviati da entrambe le case, l’infinita contrapposizione ha trovato ulteriore terreno fertile negli inevitabili confronti. Dal cinema agli originali comics, fino ad arrivare agli innumerevoli titoli videoludici, i punti a favore e contro non lasciano intravedere alcun possibile punto di incontro fra le opposte fazioni. Tanto vale allora cercare di capire a cosa si possa guardare per cercare di formarsi una propria idea in merito, partendo dal chiedersi: quali sono i migliori videogiochi del mondo DC?
Uno dei titoli che ha avuto più successo è stato Injustice: Gods Among Us, uscito nel 2013, seguito nel 2017 da Injustice 2. Si tratta del miglior risultato, nel mondo DC, raggiunto da un picchiaduro. I titoli infatti, al netto della scarna modalità storia tipica del genere, puntano tutto sull’offrire un roster selezionato fra i più iconici eroi e cattivi del mondo DC, oltre a “guest stars” da altri giochi. Ponendosi in diretto confronto con titoli come Tekken, Street Fighter e Mortal Kombat, è evidente come gli sviluppatori abbiano inteso ricercare le stesse meccaniche tipiche dei vecchi cabinati: nonostante l’ottima grafica in 3D di modelli e personaggi, i combattimenti fra questi ultimi si svolgono in arene bidimensionali, strizzando così l’occhio ai veterani delle sale giochi. Una ampissima selezione di costumi e personaggi sbloccabili completa l’offerta dei titoli, per la gioia degli appassionati.
Cambiando totalmente genere, sono ormai iconici i giochi Lego ambientati nell’universo DC. I mattoncini danesi non hanno certo bisogno di presentazioni, così come è nota la collaborazione, in ambito videoludico, con i più diversi franchise: da Star Wars a Harry Potter, fino a Il Signore degli Anelli, Marvel e Pirati dei Caraibi, la versione mattoncino dei mondi di fantasia ha un fascino tutto suo. Non poteva ovviamente mancare il mondo DC, che ha quindi prodotto Lego Batman, ben tre titoli, e Lego DC Super Villains, uscito nel 2018. Si tratta di giochi action-adventure che, puntando tutto sull’umorismo e sull’ironia, riescono a ritagliarsi uno spazio nel cuore degli appassionati. Merita menzione Lego Batman 2: DC Super Heroes, che introduce per la prima volta l’open world e presenta ben 75 personaggi giocabili fra eroi e antieroi DC.
Fra le saghe rivelazione degli ultimi anni, invece, si colloca a buon diritto la serie Batman Arkham, composta da tre capitoli principali: Asylum (2009), City (2011) e Knight (2015). Per quanto il finale del terzo capitolo abbia creato una grossa frattura fra entusiasti e critici, i giochi della serie Arkham si sono messi in luce per una vasta lista di pregi. Sin dall’inizio infatti questi hanno avuto come punto di forza la narrazione di fatti avvenuti in una sola notte, con una massiccia presenza dei più iconici nemici e alleati del cavaliere oscuro. Nel secondo capitolo il gioco viene presentato in una Gotham City open world, aspetto ulteriormente enfatizzato nell’ultimo capitolo nel quale si può, non a caso, finalmente usare la Batmobile. Il successo della serie è testimoniato dall’impazienza con la quale si stanno attendendo altri due prossimi titoli annunciati di recente: Gotham Knights, che non è tuttavia un seguito della serie Arkham, e Suicide Squad: Kill the Justice League, nato invece dagli stessi sviluppatori che hanno creato la trilogia.
Non va comunque dimenticato che nel corso degli anni, esattamente come nel cinema, sono stati innumerevoli i giochi, di maggior o minor successo, ispirati agli iconici personaggi DC. Se il primo gioco dedicato a Superman risale al 1979 per la Atari 2600, da ricordare anche per essere uno dei primi giochi su licenza mai creati, gli amanti del retrogaming non possono dimenticarsi di Batman Returns, icona a 16 bit basata sull’omonimo film del 1992, seconda prova di Tim Burton con il pipistrello. Dopo un periodo nel quale il cinema dava l’impulso per i supereroi DC nel digitale, siamo arrivati al punto in cui questi vivono di vita propria in universi narrativi videoludici appositamente creati. C’è sicuramente da riflettere su quanto recentemente sostenuto da Joseph Gordon-Levitt, secondo il quale l’equilibrio dello storytelling fra videogiochi e cinema si sta via via spostando a favore dei primi.