Il recente annuncio della collezione Super Mario 3D All-Stars per Nintendo Switch, comprendente Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy, è stata la grande notizia videoludica della settimana. La collection, disponibile dal 18 settembre prossimo fino al 31 marzo 2021, sembra aver stabilito un record nelle vendite su Amazon.com.
Secondo quanto diffuso dal popolare sito di retail, solo Animal Crossing: New Horizons avrebbe fatto meglio nel corso del 2020. Ciò significa che in pochi giorni Super Mario 3D All-Stars avrebbe già venduto più copie dei grandi titoli di quest’anno, da Final Fantasy VII Remake a The Last of Us: Parte 2, dimostrando come l’operazione nostalgia creata da Nintendo abbia ancora una volta dato i frutti sperati dalla casa di Kyoto.
Super Mario 3D All-Stars, tra vendite e paure dei collezionisti
Se questa notizia rappresenta certamente un successo per Nintendo, le cose potrebbero cambiare lato consumatore, soprattutto in virtù della data di scadenza imposta alle vendite della collezione. Punto certamente tra i più discussi dell’annuncio, ha causato moltissime lamentele sui social da parte dei fan che temono di non riuscire a comprare in tempo una copia di Super Mario 3D All-Stars.
I dati record delle vendite, che certamente non saranno molto diversi nel nostro Paese, aumentano ulteriormente la paura dei cosiddetti accaparratori, cioè persone che comprano numerose copie di un prodotto per poi rivenderle a prezzi smisuratamente gonfiati una volta che è uscito di produzione. Nel caso di Super Mario 3D All-Stars, l’esclusività garantita al titolo dai soli sei mesi di vendita lo rende il materiale perfetto per il business di questi individui, soprattutto nel caso in cui le loro copie fossero conservate in condizioni tali da soddisfare le esigenze del più maniacale dei collezionisti.
C’e una concreta possibilità, insomma, che il grande successo di questa collezione sia dovuto non a ragioni di nostalgia e marketing vincente da parte di Nintendo, ma a una strategia di rivendita che andrebbe a discapito di chi, per mille motivi, sarà costretto ad aspettare oltre marzo 2021 per acquistare il titolo.