Avere un ottimo schermo da gaming è fondamentale per ogni gamer e ogni postazione di gioco. Velocità di reazione, nitidezza, risoluzione sono requisiti essenziali tanto quanto un controller o una tastiera adeguata al nostro livello di gioco.
D’altro canto se la selezione di console o del controller/tastiera sono scelte abbastanza semplici, trovare uno schermo perfetto per il nostro uso è cosa ben diversa. I fattori da valutare sono molti, ecco dunque un excursus dei criteri fondamentali per uno schermo da gaming.
Le regole base per scegliere lo schermo
La scelta di uno schermo adeguato alle nostre esigenze non è solo legata alla scheda tecnica dell’apparecchio, ma anche a pochi semplici fattori legati a nostre esigenze.
- Dimensione: le dimensioni contano ovviamente, inutile negarlo. La grandezza dello schermo deve essere proporzionale alla distanza alla quale ci posizioneremo per giocare. Uno schermo da 55 pollici messo sulla scrivania ha ben poco senso, così come un 21 pollici piazzato dall’altra parte di un ampio salotto.
- Distanza dallo schermo: uno dei fattori più importanti per godere appieno della qualità delle immagini trasmesse, senza affaticare l’occhio e peggio ancora, compromettere la vista. La distanza ottimale per il gaming è tra gli 80cm e 1,3m in base alla dimensione dello schermo e il nostro comfort. Possiamo anche aumentare la distanza, rinunciando però a percepire dettagli, riducendo così la qualità dell’immagine.
- Budget e console: “last but not least” lo schermo perfetto per noi è piuttosto semplice da trovare, ma bisogna fare i conti con la dura realtà, o meglio con il proprio portafoglio. Le caratteristiche di uno schermo da gaming sono piuttosto precise. Non è il classico schermo per lavorare su word, excel o giocare a campo minato. Un fattore che dobbiamo conoscere è il segnale nativo, ossia la qualità delle immagini generate dalla nostra console, cosa che approfondiremo più avanti.
Dopo aver affrontato queste brevi, noiose ma necessarie premesse possiamo passare a qualche dettaglio più tecnico e interessante. Saper valutare bene lo schermo da acquistare aumenta notevolmente il valore del nostro acquisto, evitando di sprecare denaro e magari risparmiare qualcosa.
Input Lag
Qualcuno lo avrà sicuramente sentito già altre volte; l’input lag è fondamentalmente il “tempo di reazione” del nostro schermo. Come ben sappiamo esiste un tempo di trasmissione tra l’occhio e la mano, lo stesso accade tra console o PC e il nostro schermo.
Facciamo un rapido esempio per chiarire questo punto, immaginiamo di giocare ad un FPS. Un soldato nemico lancia una granata verso di noi; la console elabora la situazione e genera le immagini o meglio i fotogrammi, dopodichè il segnale viaggia dalla sorgente attraverso il cavo fino allo schermo.
Qui lo schermo elabora le informazioni e le rende immagini. Con l’input lag non si misura altro che il tempo intercorso tra la generazione del segnale e la trasmissione dell’immagine quindi. Molti schermi e TV possiedono ormai delle modalità di visualizzazioni che spesso comprendono una voce dedicata al gaming.
Attivando questa modalità lo schermo perderà inevitabilmente qualcosa in definizione, ma guadagnando velocità necessaria per giocare. Così non fosse, non potremmo schivare per tempo la fantomatica granata di poco fa e salteremmo inevitabilmente per aria!
Moltissimi venditori o shop online propongono nelle schede tecniche il tempo di risposta o response time. Questo non ha nulla a che vedere con l’input lag; spesso compare scritto o menzionato come GtG o BtB, (gray to gray o black to black) che indicano il tempo necessario ad un pixel per passare da un grigio ad un altro colore e tornare al grigio.
Questo parametro può indicare un monitor che riduce di molto il ghosting, un fenomeno visivo che si traduce in una “scia” delle immagini in movimento, ma non indicano il tempo di elaborazione dello schermo, non facciamoci trarre in inganno! Può essere un parametro importante certo, ma se l’input lag è basso, possiamo stare tranquilli che anche il GtG sarà proporzionato.
Meglio un monitor a 60hz o di più allora?
Prendendo in esame l’acquisto di un monitor per giocare alla console, sappiamo che 60hz saranno più che adeguati. Sappiamo anche però che i monitor non sono semplici “riproduttori” di immagini, ma possono anche correre in aiuto generando immagini di completamento.
Questo meccanismo si chiama interpolazione di movimento o effetto soap-opera. Per chiarire questo concetto riprendiamo il flipbook di poco fa come esempio. Sappiamo già bene che un filmato non esiste nel senso fisico del termine, in quanto si tratta di una rapida sequenza di immagini.
A qualcuno sarà capitato di giocare con una Xbox One o Playstation 4 con uno schermo di bassa qualità e uno dalle prestazioni più elevate. La differenza che analizziamo ora è il rapporto hz/fps. Le console attuali possono arrivare fino a 120fps, mentre i giochi vengono riprodotti tendenzialmente intorno ai 30fps.
Prendendo in esame Resident Evil 2, possiamo vedere nel video qui sopra quale sia l’effettivo frame rate del titolo riprodotto; in particolare possiamo notare come PS4 Pro e Xbox One X siano in grado di reggere tranquillamene i 60fps, anche in questa generazione.
Molti altri titoli sono stati ottimizzati per Xbox One X e PS4 Pro raggiungendo i 60fps in maniera più o meno stabile, come diversi Call of Duty, Rage 2, Destiny 2 e diversi altri titoli, migliorando non di poco l’esperienza di gioco degli utenti.
Un buon monitor secondo queste premesse deve avere un refresh di almeno 60hz per poter godere appieno delle migliorie grafiche offerte dai vari sviluppatori. Considerando però che con Xbox Series X e PlayStation 5 potremmo raggiungere i 120fps su alcuni titoli, è bene adeguarsi e mantenersi almeno sopra questo standard.
Consigli per gli acquisti
Questo articolo non vuole assolutamente essere un “vangelo del monitor”, nè una campagna pubblicitaria; dopo tante nozioni è ora di vedere alcuni esempi su cui possiamo basarci per fare un buon investimento.
- Samsung Odyssey 27″: un refresh che raggiunge i 240hz e un input lag che oscilla in base alle impostazioni tra i 2,7 e i 12,7ms. Monta una tecnologia LED, QLED e una risoluzione di 2560×1440, sebbene pecchi leggermente in luminosità è uno dei monitor migliori sul mercato per quanto riguarda il gaming. Non raggiunge i 4k ma si tratta di prestazioni superiori ad un monitor UHD.
- LG27UK650 27″: un eccellente monitor 4k con una risoluzione di 3840×2160, questo schermo LED targato LG offre un refresh massimo che si attesta sui 60hz, bene ma non troppo quindi. L’input lag si aggira tra gli 8,8 e i 9,4ms in base alle impostazioni. Uno schermo più adatto a sfruttare la grafica che a reggere magari un FPS più o meno competitivo.
- Acer Predator X27: un monitor ben equilibrato per il gaming; risoluzionie 3840×2160, input lag tra i 10,9 e 22,7ms è uno schermo 4k degno di rispetto. L’input lag è abbastanza elevato per essere preso in considerazione da un gamer anche solo agonistico, ma da un punto di vista generale è un ottimo monitor.
Questi sono alcuni dei migliori monitor da gaming attualmente disponibili sul mercato. In ogni caso se abbiamo voglia/necessità di acquistare un buon monitor da gaming, è opportuno visitare un sito specifico.
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