Dopo un bel po’ di tempo trascorso dall’uscita del gioco, eccoci tornati a parlare dell’eccellente The Outer Worlds. Il GDR Obsidian, infatti, è subito riuscito a spiccare sulla massa, grazie allo stile peculiare, a dei dialoghi ben scritti e a un gameplay divertente e, in fondo, anche con una certa profondità. La prima espansione Pericolo su Gorgone si propone di aggiungere una nuova campagna con una sottotrama dedicata e nuove zone esplorabili. Vale la pena tornare ad Alcione?
Intrighi aziendali
Queste due parole possono riassumere il tema della nuova campagna di Pericolo su Gorgone. Tutto inizia con un pacco mandato a bordo dell’Inaffidabile, dentro il quale è contenuto un braccio mozzato che regge un registratore. Avviando la registrazione contenuta capiamo che l’arto apparteneva a un vecchio amico del capitano Hawktorne, il quale sembra essersi invischiato in un lavoro pericoloso ma molto remunerativo.
Dato che la nostra ciurma è composta perlopiù da canaglie (togliendo Parvati, ovviamente) si decide di seguire le tracce di questo fantomatico incarico, arrivando a una villa dove una donna ci chiederà di indagare sul fallito progetto Gorgone, al fine di rintracciare il diario della madre (la quale faceva parte del team di scienziati che ci ha lavorato) scomparsa prematuramente, in modo da capire cosa sia andato storto.
Questo ci porterà su Gorgone, appunto, un asteroide che ospitava questo vecchio progetto di Soluzioni Spaziali. Dopo il fallimento del progetto stesso, l’azienda ha evacuato il corpo celeste in tutta fretta, lasciando alcuni operai senza via di fuga, in preda ai predoni, alle cavie fuggite e alla fauna locale. Molti anni dopo il luogo è in rovina e il mistero ancora irrisolto.
Da questo incipit troviamo una storia breve ma appassionante, fatta di segreti aziendali, droghe per aumentare la produttività degli operai e personaggi più o meno stravaganti. I dialoghi e le piccole sotto trame sono sempre il piatto forte della produzione, grazie a temi, scelte e situazioni interessanti; tutto portato avanti con la classica ironia che caratterizza The Outer Worlds. Non mancano momenti più seri, dove la moralità dei vari personaggi diventa grigia.
In poche parole, la storia di Pericolo su Gorgone è esattamente quello che potresti aspettarti: una lunga side quest sullo stile di quanto visto nel gioco base, sia a livello tematico che stilistico. Torna quindi la critica al sistema capitalistico, di cui vengono enfatizzati i tratti negativi in modo ancora maggiore della trama principale.
Un buon more of the same
Anche stavolta il titolo basterebbe a riassumere cosa può offrire Pericolo su Gorgone. La nuova avventura ambientata ad Alcione, infatti, non riserva troppe sorprese e ripropone la stessa struttura di gioco che abbiamo già apprezzato nell’offerta base di The Outer Worlds.
La maggior parte delle missioni si svolgono sull’asteroide roccioso di Gorgone, paragonabile a una versione ridotta di un pianeta del gioco base: è una grande area, che ospita dungeon, NPC, qualche segreto e le varie quest. Le attività offerte dal DLC sono principalmente le nuove missioni principali, visto che le side quest sono poche e brevi.
Il punto di forza di Gorgone sono sicuramente i vari dungeon. Questi sono piuttosto lunghi e ben disegnati, con diverse vie secondarie oltre a quella principale e qualche segreto sparso per i vari luoghi. I vari ostacoli che ci troviamo ad affrontare sono risolvibili in molti modi diversi, in base alle nostre specializzazioni o a eventuali oggetti che siamo riusciti a ottenere in precedenza.
Il level design dei luoghi è davvero ottimo, sia per la struttura appena descritta, sia per la massiccia dose di narrazione ambientale. Le esplorazioni ci portano infatti in strutture abbandonate da tempo, piene di cadaveri e macchinari ormai in disuso. Interagendo con i vari terminali poi, troviamo dei messaggi che ci permettono di ricostruire le varie vicende.
A tutto questo si aggiungono i classici dialoghi con gli NPC, che anche in questo caso sono interessanti e ben scritti. Anche stavolta le competenze del nostro personaggio possono fare la differenza, dandoci modo di ottenere oggetti per facilitarci la vita nei dungeon, o spingendo i vari personaggi a darci informazioni aggiuntive sul progetto Gorgone.
Vale la pena ripetere che Pericolo su Gorgone si limita ad ampliare il gioco base, senza troppe ambizioni e senza aggiungere meccaniche particolari. La progressione e la struttura di gioco sono praticamente identici. Il punto di forza della produzione, quindi, è proprio il mistero che copre la storia, che viene ricostruito poco per volta grazie ai vari frammenti sparsi per i terminali, i dialoghi e le registrazioni.
Di fatto, anche il sistema di combattimento è rimasto invariato, vista l’assenza di nuove meccaniche o abilità rilevanti. Allo stesso modo, i nemici sono gli stessi che abbiamo già visto in The Outer Worlds, con qualche piccola differenza poco significativa. Lo stesso dicasi per le armi: possiamo trovare versioni migliorate delle bocche da fuoco viste nel gioco base ma, in fondo, sono le stesse. Ci sono alcune armi scientifiche, che si aggiungono al nutrito roster del gioco base, ma nulla che possa sconvolgere il gameplay base.
Forse proprio per questo motivo lo stimolo a esplorare i paesaggi rocciosi di Gorgone è è poco: la maggior parte delle volte non troviamo loot che possa giustificare le deviazioni extra.
In poche parole, Pericolo su Gorgone prende a piene mani lo stesso gameplay che abbiamo già visto nella recensione del gioco, ereditando sia i pregi che i difetti. Se ti è piaciuto The Outer Worlds, ti divertirai sicuramente. Se invece cercavi qualcosa di nuovo o di rivoluzionario, farai bene a riflettere sull’acquisto.
I paesaggi di Gorgone
Il comparto tecnico di Pericolo su Gorgone, chiaramente, è lo stesso di The Outer Worlds, ma vale comunque la pena spendere qualche parola per parlare delle ambientazioni.
Rispetto al gioco principale questo DLC offre paesaggi meno variegati, dato il numero minore di luoghi che visitiamo. Alcuni sono davvero belli, come la villa Ambrose o il piccolo museo della Soluzioni Spaziali, mentre altri sono meno ispirati.
In generali, gli interni tendono a essere belli da vedere e interessanti da esplorare, anche solo per cercare gli indizi sul fallimento del progetto Gorgone; mentre i luoghi esterni sono meno interessanti e più monotoni.
Il comparto sonoro si conferma ottimo, con dialoghi totalmente doppiati e compagni d’avventura che interagiscono tra loro durante l’esplorazione per commentare quanto accade.