Le incredibili offerte presentate da Sony durante l’ultimo showcase di mercoledì 16 settembre non sono state sufficienti per garantire un giusto flusso di prenotazioni per il modello all digital della sua nuova console, PlayStation 5.
Precisi studi svolti da analisti esperti del settore hanno evidenziato l’incredibile fiasco commesso da Sony. Siti come Video Games Chronicle e Ars Technica, in stretto contatto con rivenditori europei e nord americani, hanno riferito ai vari editoriali tutti i dati relativi ai preorder di PlayStation 5. I numeri parlano chiaro, la Digital Edition per ora ha attirato molti meno compratori rispetto alla Standard Edition.
PlayStation 5 Digital Edition non attira
Esempio palese di questo evidente fallimento ce lo fornisce il sito canadese Best Buy, il quale ha dichiarato che mercoledì 16 settembre, giorno in cui ipoteticamente la maggior parte dell’utenza dovrebbe prenotare la nuova console, il sito ha registrato 19.000 prenotazioni per la Standard Edition e solo 3.000 per la Digital Edition.
Insieme al sito canadese anche 9 Gamestop hanno rivelato i propri registri ed a quanto pare la situazione non sembra migliorare. Questa scelta da parte del pubblico sembra diventare una vera e propria tendenza. L’utenza sembra preferire la PlayStation 5 Standard Edition alla sua versione all digital.
Quando AV Watch ha tentato di intervistare il CEO di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan, quest’ultimo si è rifiutato di condividere i dati relativi ai preorder ma ha dichiarato che l’azienda sta ancora cercando di prevedere la domanda per entrambe le unità.
“Il rapporto tra la Digital e la Standard Edition è attualmente qualcosa che non possiamo rivelare. Non possiamo fornire informazioni specifiche sui numeri, ma possiamo dire che siamo intenzionati a produrre il numero necessario di unità per soddisfare la domanda di entrambi i modelli in commercio. Tuttavia, non abbiamo mai prodotto due diversi modelli di console nello stesso momento, quindi decidere il giusto numero di unità da produrre è molto difficile. Stiamo facendo del nostro meglio per prevedere la domanda.”