AVICII Invector è un titolo musicale sviluppato da Hello There Games e Wired Productions e ispirato alla parabola musicale, purtroppo interrottasi anzitempo, del dj svedese Tim Bergling. Su Nintendo Switch è disponibile al prezzo di 19,99€, con due DLC venduti al prezzo di 5,99€ ciascuno. Sostenuto dalla fondazione in memoria di Avicii, parte del ricavato del titolo andrà devoluto in favore della sensibilizzazione su tematiche difficili come il suicidio e la sua prevenzione.
AVICII Invector, un Guitar Hero elettronico
Come tutti i giochi musicali, AVICII Invector spinge il giocatore a premere i tasti al momento giusto per andare quanto più possibile a ritmo con la musica. È una meccanica che in molti conoscono grazie a videogiochi come Guitar Hero, che però aveva a disposizione una libreria di canzoni decisamente più ampia e focalizzata per lo più sulla musica pop-rock. In questo caso, com’è evidente già dal titolo, la colonna sonora sarà composta interamente dalle musiche del dj svedese, per un ammontare di oltre una trentina di brani.
Sono disponibili due modalità: una in giocatore singolo e una che permette di sfidare un amico grazie allo schermo condiviso. È proprio quest’ultima a costituire la modalità destinata a riscuotere più successo, in quanto si rivela perfetta per una serata tra amici. Rispetto a titoli analoghi, come Just Dance o Mario Party, tuttavia, il tetto massimo di due giocatori rischia di limitare il divertimento e costringere il proprio gruppo a prendere turni per sfidarsi.
I difficili controlli su Nintendo Switch
Uno dei più grossi problemi è proprio la differenza più vistosa con Guitar Hero: se nel caso di quest’ultimo si aveva a disposizione un’affascinante quanto scenografica chitarra elettrica a fungere da controller, in AVICII Invector siamo costretti ad accontentarci del pad in dotazione con la nostra console di scelta. Nel caso di Nintendo Switch, ciò costituisce un problema soprattutto in assenza del Pro Controller: è noto che i JoyCon abbiano tasti molto piccoli, ma con titoli di questo tipo può essere un problema ancora più importante.
In particolare, il sistema della triplice difficoltà accentua ulteriormente questo difetto. Per superare ciascun livello dei sei mondi disponibili è necessario totalizzare almeno il 75% di input corretti, considerando però che a Facile bastano il dorsale, l’analogico e due tasti, a Medio questi ultimi aumentano a tre e a Difficile sono invece coinvolti tutti e quattro. La soluzione migliore sarebbe stata quella di scegliere, almeno alla difficoltà minore, due tasti opposti (A e Y oppure B e X), mentre il gioco decide di puntare su B e Y, che il giocatore dalle dita più grosse si ritrova spesso a premere contemporaneamente nelle fasi più concitate.
Trama: un intermezzo simpatico ma troppo scarno
Per quanto riguarda la storia, è facile immaginare che in AVICII Invector costituisca un semplice mezzo per lanciare il giocatore nel gameplay e, soprattutto, all’ascolto delle musiche. Tuttavia, gli sviluppatori hanno fatto da questo punto di vista un lavoro persino più minimalista di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi. La trama del titolo si riduce, infatti, a poche e brevi scene di intermezzo tra un livello e l’altro che purtroppo non sono neppure inserite tra tutti gli stage, ma inframmezzate in maniera abbastanza casuale.
La storia narrata da AVICII Invector è quella di una ragazzina senza nome dallo stile punk che ha perso la sua barretta di cioccolata dopo uno dei frequenti malfunzionamenti della sua navicella spaziale monoposto. Per risolvere questo problema, si affida al navigatore dell’astronave stessa, che però continua a rompersi e sbagliare direzione, inviandola anche verso casa, luogo che per qualche ragione non meglio specificata, la protagonista preferisce rifuggire.
I livelli veri e propri costituiscono quindi il viaggio della ragazza nei tunnel spaziali che dividono le varie tappe della sua ricerca. La musica di Avicii è dunque il sottofondo che ascolta la nostra misteriosa protagonista per ammazzare il tempo mentre compie evoluzioni tra wasteland, città futuristiche e foreste incontaminate. Purtroppo, alla fine rimane comunque una sensazione di vuoto e di possibilità non sfruttate. Inserendo qualche scenetta aggiuntiva si sarebbe potuto approfondire maggiormente il personaggio principale, che rimane così anche una divertente parodia del cliché dell’adolescente solitaria e in rivolta contro il mondo, ma nulla più.
Grafica: una godibile galassia al neon
Dal punto di vista visivo appare superfluo sottolineare come AVICII Invector, a maggior ragione su una piattaforma come Nintendo Switch, non punti al raggiungimento di un effetto di realtà, ma si orienti invece sull’elaborazione di un proprio stile personale. Sotto questo aspetto, l’accentuata spigolosità di tutti gli elementi del gioco, dal corpo della protagonista alle icone che indicano quando premere i pulsanti, appare una scelta indubbiamente felice.
L’ambientazione spaziale e il design geometrico, pieni di colori al neon, danno l’impressione di trovarsi in una galassia costruita a immagine e somiglianza della discoteca più “in” del nostro pianeta. Gli effetti visuali aggiungono ulteriore luce all’insieme, dalle acrobazie compiute dalla navicella quando passa al centro di anelli rosa fucsia al cerchio di colore che si sprigiona se si riesce a premere un pulsante con il tempismo perfetto.
Il problema di quest’abbondanza immersiva di luce è però dato dallo schermo ridotto di Nintendo Switch. Soprattutto in modalità handheld, infatti, la barra del completamento del livello e i feedback sul tempismo sono relegati nella parte inferiore e potrebbero risultare troppo piccoli perché il giocatore, impegnato a premere affannosamente i tasti giusti, li degni anche del minimo sguardo. Le luci al neon, inoltre, potrebbero risultare fastidiose dopo periodi di gioco neppure troppo estesi, in particolare se gli occhi del giocatore tendono a soffrire gli ambienti molto luminosi anche nel mondo reale.
Musica: l’amore e il rispetto per l’arte di Avicii
Dopo varie categorie segnate (letteralmente) da luci e ombre, il punto in cui AVICII Invector fa un lavoro incontestabile è proprio quello più importante: la musica. È innegabile che siano proprio le canzoni del dj svedese la preoccupazione principale degli sviluppatori, che sembrano aver pensato tutto il gioco, comprese alcune delle sue mancanze, per lasciare tutta la scena all’arte di Avicii.
Il risultato premia i loro sforzi, rendendo il titolo un gioco musicale a tutti gli effetti, in cui il senso dell’esperienza sta tutto nella possibilità data al giocatore di riascoltare (o riscoprire) alcune delle canzoni più iconiche degli ultimi anni, da Wake Me Up a Hey Brother, in un modo inusuale. Pur non essendo un appassionato di musica elettronica, mi è capitato più di una volta nel corso della mia prova di muovere inconsciamente la testa o i piedi a ritmo, talora persino più a ritmo di quanto non facessi nel gameplay vero e proprio.
Per un titolo di questo genere non potrebbe esserci un pregio più luminoso, a maggior ragione se poi anche gli effetti sonori sono coerenti con questa centralità della musica. Niente fastidiosi trilli da arcade ogni volta che si ottiene un tempismo perfetto, ma semplicemente la nota in questione viene accentuata, portando il giocatore a concentrarsi maggiormente su una colonna sonora capace di sostenere da sola tutto il comparto audio già unicamente grazie alla sua qualità.
Longevità: dipende dall’utilizzo
Stando al fattore durata, AVICII Invector lascia molta libertà al giocatore, con un risultato complessivamente accettabile. Limitato nell’ampiezza della libreria musicale dalla produzione musicale dell’artista cui il titolo è dedicato, il titolo non fornisce troppa giocabilità a chi volesse limitarsi a uno o pochi tentativi su ciascuna canzone.
La musica cambia totalmente, invece, qualora si volesse puntare al 100%, o addirittura a scalare la classifica online mostrata sulla destra del menu di selezione livello. Molti stage sono tutt’altro che semplici anche a difficoltà Facile, dove i movimenti delle dita sono limitati a soli due tasti. In questa situazione, la durata del gioco aumenta considerevolmente, portandolo forse a rivaleggiare anche con produzioni ben più blasonate.
Un altro punto di forza è poi rappresentato dalla possibilità di AVICII Invector di trasformarsi in un party game minimalista e costituire il gioco prescelto per una serata tra amici. Certo, anche in questo caso la libreria limitata costituirebbe un difetto non da poco, così come la possibilità di sfidarsi tra massimo due giocatori, ma la presenza di questa modalità multiplayer rappresenta comunque un valore aggiunto.
Prezzo: una scelta apparentemente bipolare
L’ultimo fattore da tenere in considerazione è quello del prezzo. AVICII Invector viene venduto sul Nintendo eShop a 19,99€, vale a dire la stessa spesa richiesta per le versioni PC via Steam e PlayStation 4. Il che è senza dubbio motivo di lode in una console come Nintendo Switch che sembra far lievitare automaticamente i costi di titoli anche indipendenti.
Il discorso è completamente diverso se si prendono in considerazione i DLC: ognuno di essi contiene cinque nuovi livelli ed è venduto a 5,99€. In proporzione, i contenuti aggiuntivi forniscono meno del 50% dell’esperienza al titolo base, ma sono venduti a più della metà di questo. Tale scelta risulta ancora più inspiegabile se paragonata al prezzo contenuto della versione standard.
Lo stesso ragionamento vale anche per l’Encore Edition, quella che ci è stata fornita dal publisher, in cui i DLC sono già compresi nel prezzo. Il costo di questa edizione, tuttavia, e di 29,99€, praticamente identico alla spesa richiesta per comprare separatamente il titolo base e i contenuti aggiuntivi.