Quanti giochi conosci in cui impersoni un fortunato nipote a cui viene donata l’intera eredità di una nonna o una zia mai vista? Be’, Atomicrops è esattamente questo, con la differenza che sarai l’erede di una fattoria da dover mandare avanti in uno scenario post-apolittico. Nel caso in cui non ti fossi mai imbattuto in qualcosa del genere allora sappi questo è il gioco giusto per farsi un’idea chiara di cosa voglia dire ereditare una fattoria in un contesto “particolare”.
Il titolo realizzato da Raw Fury potrebbe sembrare un classico gioco in cui bisogna farmare e vendere i propri prodotti, che a pensarci bene come interpretazione non è così sbagliata, ma se aggiungiamo un po’ d’azione in stile Tom Cruise allora otteniamo la copia esatta di Atomicrops. L’obiettivo sarà quello di sopravvivere coltivando piante di vario genere che ci daranno accesso ad alcune cosette utili nel corso della notte.
Un orto da gestire e dei mostri geneticamente modificati da uccidere. Benvenuto su Atomicrops
Nel corso degli anni abbiamo visto aumentare in modo esponenziale il numero di utenti sui giochi farming, rilassanti e allo stesso tempo molto burocratici. Il compito di un vero agricoltore è quello di avere un’ampia varietà di prodotti da portare al mercato per guadagnarsi il pane, ma in un mondo post-apocalittico il pane è l’ultima risorsa a cui pensare. Su Atomicrops dovrai sopravvivere agli attacchi notturni di mostri geneticamente modificati ed assicurarti che il tuo raccolto sia sempre al sicuro. Ero scettico sul fatto che Atomicrops potesse essere un gioco interessante, ma quello che sembra essere un Farming Simulator “radioattivo” è davvero un buon prodotto.
La funzione principale che svolge un agricoltore è quella di assicurarsi il benessere del proprio raccolto, visto che è anche la principale fonte di guadagno di cui dispone, e fino a qua ci siamo. Nel caso in cui aggiungessimo un carattere poco loquace e molto nazionalista (americano) allora per gli intrusi potrebbe essere un problema arrivare al raccolto. Insomma, non per forza zappare la terra e veder crescere le patate dev’essere noioso, soprattutto se il nostro orto si trova in un terreno infetto da sostanze radioattive in cui sono presenti animali e mostri geneticamente modificati.
Atomicrops è un vero e proprio roguelike, ovvero un gioco dalle ambientazioni fantasy in cui saremo portati ad esplorare la zona circostante al nostro orto in cui troveremo mostri da uccidere e oggetti da raccogliere utili alla creazione di armi e strumenti. La cosa fondamentale è riuscire a far prosperare il nostro orto in modo tale da poter avere a nostra disposizione merce di scambio necessaria per acquistare potenziamenti e altro. Sicuramente avrai capito che sto parlando di un titolo in cui sarai proprietario di un terreno da coltivare nell’arco di una giornata per poterne ricavare qualcosa.
Zappa, pianta, irriga e raccogli, ma nel frattempo SPARA
Immagina di avere una casetta in mezzo al nulla e nel momento in cui ti allontani un’orda di mostri tenterà di distruggerla o rubarti le cose. Questo è quello che accade su Atomicrops, dovrai difendere il tuo raccolto, ma se non vai ad esplorare le aree vicine non riuscirai mai a proseguire nel gioco, pertanto dovrai aumentare lo spazio coltivabile (esplorando) in modo tale da avere quante più piante possibili. Nella mappa in cui verrai spawnato saranno presenti diverse aree da poter esplorare per scoprire nuovi semi da coltivare e items utili, ma ricorda che la notte, oltre che a portare consiglio, porterà con sè spiacevoli visitatori.
Al calare della notte la situazione si complicherà in quanto dovrai respingere ondate di mostri vari che tenteranno di rubarti il raccolto e qualche volta ti imbatterai in dei boss che ti daranno del filo da torcere. L’attacco è sì la miglior difesa, ma certe volte schivare i colpi può aiutarti nel superare la notte evitando, quindi, di morire. Ti troverai in situazioni alquanto frenetiche, legate principalmente alla mole di mostri che giungeranno nei tuoi campi e per difenderti avrai a tua disposizione un fucile in stile Nerf che ti aiuterà a respingere ogni tipo di nemico.
Al sorgere del sole potrai finalmente concederti un po’ di riposo in quanto verrai teletrasportato in una sorta di hub centrale in cui vari NPC ti forniranno tutto il necessario per affrontare le notti successive e continuare a coltivare i campi. All’interno di questa “piazza” troverai potenziamenti atti a migliorare le abilità del personaggio e altri che miglioreranno l’efficacia del fucile. Ovviamente la merce di scambio saranno le piante del tuo raccolto, quindi maggiore sarà la superficie coltivabile maggiori saranno i guadagni.
Acquistare, vendere, flirtare e sposarsi, tutto è possibile su Atomicrops
Ogni NPC vende degli equipaggiamenti e potenziamenti specifici e potresti aver bisogno di diverse monete di scambio, infatti sarà fondamentale avere anche una grande varietà di prodotti visto che pagherai in patate, zucchine etc… Ovviamente anche qui esiste la moneta di scambio più rara e importante, ovvero, la rosa. Nel mondo normale simboleggia l’amore, ma su Atomicrops è l’unica pianta capace di far rigenerare la vita e farti conquistare qualche fanciulla attratta da patate nucleari e mostri notturni.
Hai letto bene, potrai anche avere il supporto di alcuni NPC grazie al corteggiamento che, se andrà a buon fine, ti fornirà ulteriori potenziamenti altrimenti inaccessibili. Riuscire a sposarti con un NPC invece che con un altro sbloccherà un nuovo equipaggiamento e nuovi bonus da utilizzare nel corso delle giornate dedicate alla difesa del raccolto. Insomma tutto è basato sul commercio, per quanto riguarda il farming, e sulla tua reattività in situazioni frenetiche visto che, come già detto, schivare è meglio che fronteggiare.
Atomicrops su PC è un titolo che dovresti acquistare
La versione che mi è stata fornita dal team di sviluppo è quella per PC e devo dire che il comparto grafico mi è piaciuto molto, infatti grazie alla sua pixel-art i colori risultano abbastanza gradevoli e non stancano gli occhi in caso di lunghe sessioni. All’inizio ho faticato un po’ per comprendere bene il senso del gioco e le dinamiche, ma dopo un paio di minuti sono entrato dentro la psicologia del gioco e ho iniziato a farmare piantine come se non ci fosse un domani.
Ho giocato l’intero game-play da mouse e tastiera ed ho avuto modo di poter apprezzare la fluidità e la reattività degli spostamenti, ma ho voluto constatare di persona anche l’esperienza di gioco di un pad-player. Sarò sincero, le differenze principali si notano sulla rigidità dei movimenti, poco reattivi nelle fasi notturne del gioco, e sulla mira, visto che deve essere costantemente aggiustata sull’obiettivo. Tali handicap per i pad-player potrebbero risultare alquanto fastidiosi, visto che in caso di morte bisognerà ricominciare tutto da capo.