Probabilmente ti ricorderai del primo gioco dello sviluppatore Funselektor, Absolute Drift.
Si trattava di un gioco di drifting sorprendentemente realistico, abbastanza low poly, quasi un Mirror’s Edge, con i suoi bianchi puliti e i suoi rossi netti, il tutto da una prospettiva dall’alto verso il basso.
Art of Rally (stilisticamente “art of rally”, non ho sbagliato a scrivere il titolo, si scrive così, senza maiuscole!) riprende la stessa idea ma ci riporta all’epoca d’oro della guida dei rally, con tanto di riconoscibili auto d’epoca dagli anni Sessanta in poi. Non hanno la targa ufficiale, hanno nomi come “das whip“, “cozzie sr5” o persino “turbo brick“, ma hanno l’aspetto e il suono dei loro omologhi del mondo reale.
Devo ammetterlo, i giochi di rally sono difficili da vendere per gli appassionati occasionali di corse: per quanto divertente possa essere guardare una gara di rally in TV, è difficile rendere un gioco come questo accessibile ai newcomers, data la natura frenetica e pericolosa di questo sport.
Sia Dirt che WRC hanno costantemente cercato di implementare nuove funzionalità per rendere i casuals meno intimiditi dal gameplay, ma sono ancora lontani dal prendere in considerazione esperienze di “pick up and play“.
Ma art of rally riesce a trovare la soluzione, è l’anello mancante che stavamo aspettando.
“To do something dangerous with style is art”
art of rally è un mix di molti mondi e generi diversi, tra cui top-down, simulazione, indie e arcade. Ma soprattutto, è una lettera d’amore agli appassionati di auto: certo, non possiede l’enorme roster di Forza, ma non posso fare a meno di sentirmi soddisfatto di come è stata progettata la modalità carriera del gioco.
La modalità carriera è stata pensata per persone come me e te.
Non è la tipica modalità “seleziona un team, inizia dal basso ed arriva in cima”: è quasi come una lezione di storia dell’automobile. Ogni gara assomiglia ad un anno di storia del mondo del racing, il che significa che si inizia a giocare con le auto più vecchie disponibili nel gioco, una Mini Cooper ed una vecchia Escort.
Dopo aver battuto la prima coppa otterrai una classica Alpine A110, e cosi via alla fine acquisterai auto di altre decadi e diverse categorie. Nessuna di esse ha il marchio o nome (come può uno studio indie pagare le licenze?), ma sono facilmente riconoscibili.
La Lancia Delta, la Ford RS200, la Renault 5 Turbo, sono tutte presenti. Non c’è bisogno di guadagnare valuta in gioco per sbloccarle: basta progredire nella modalità carriera e il tuo garage crescerà costantemente.
Ogni veicolo viene fornito con una breve lezione di storia sulle sue origini, il suo aspetto e le sue prestazioni nel mondo dei rally
Oltre alle gare di rally standard, art of rally dispone anche di una fantastica modalità dove puoi girare liberamente, con enormi mappe piene di oggetti da collezione, come le lettere R-A-L-L-Y, e alcune mete turistiche da fotografare.
Non è molto, ma fornisce un valore aggiunto ad un pacchetto già sostanzioso. Questi oggetti sono di solito ben nascosti, o vi si può accedere solo saltando attraverso un’angolazione specifica, il che significa che c’è anche qualche rompicapo da risolvere.
Naturalmente, la cosa più importante in un gioco di corse è il suo gameplay.
Il campo visivo unico rende più facile valutare la strada da prendere, rendendo le cose un po’ più facili da gestire per i nuovi arrivati. La fisica non è così realistica come in WRC, ma non significa che non si debba frenare e derapare correttamente per fare una curva perfetta e netta.
La cosa migliore del gameplay di art of rally è che è così semplice da imparare, ma difficile da padroneggiare, che non c’è bisogno di un tutorial per capirlo.
Non importa dove si va, il panorama è innegabilmente bello: lo stile low-poly combinato con l’illuminazione ed i colori vivaci, rende il gioco bellissimo
Il gameplay è fantastico, ma è la sua presentazione la cosa per cui brilla davvero.
È un piacere visivo, che mescola modelli di auto low-poly e ambienti con effetti di illuminazione di alta qualità, creando così il simulatore più realistico di “micro-macchine” che esista. Sembra davvero di giocare con dei giocattoli in giardino, con il sole che splende sulle miniature.
Il rosa acceso dei fiori di ciliegio in Giappone, le spiagge sabbiose della Sardegna o anche i laghi ghiacciati della Norvegia, tutto sembra incredibile quando si corre in giro con i motori che ruggiscono per la strada.
Non solo la grafica è eccellente, ma anche la colonna sonora è un’altra cosa: è una collezione di incredibili melodie synthwave che si ispirano pesantemente al lavoro di Barry Leitch sui classici giochi di Top Gear su SNES.
Per un gioco che ha come protagonista un veicolo in miniatura, è al top anche quando si parla di suoni realistici del motore. Ci sono casi in cui i motori sono troppo rumorosi, rendendo difficile ascoltare la colonna sonora, ma questa è solo una piccola lamentela su un sonoro altrimenti quasi perfetto.
art of rally è attualmente disponibile su Steam e Epic Games Store al prezzo di 20,99€.
Dai un’occhiata al sito ufficiale del gioco.