Alwa’s Legacy è un titolo in classico stile metroidvania, il quale farà felici sia chi ama questo genere, ma al contempo potrebbe far avvicinare anche coloro che non hanno mai toccato un Metroid o un Castlevania.
Sequel di Alwa’s Awakening, gioco in 8 bit, creato da Elden Pixels, ha fatto il suo debutto prima su Kickstarter e, una volta raggiunto l’obbiettivo monetario, approdato su Steam. Il secondo capitolo, invece, viene lanciato, oltre che sulla piattaforma di Gabe Newell, anche sulla console ibrida di Nintendo. Uno stile grafico particolare, ma rifinito molto bene, il quale ti farà scendere una lacrimuccia se sei un gamer che ha vissuto l’epoca delle console a 16 bit.
Il risveglio di Zoe
Non avendo mai giocato il primo capitolo, non so come questo si colleghi ad esso, tuttavia ti posso assicurare che il non sapere nulla del precedente titolo, non va ad inficiare su quello che è la storia di Alwa’s Legacy.
Il personaggio che controlleremo si chiama Zoe, la quale si risveglierà, senza ricordi, in un luogo chiamato Alwa. Mentre la protagonista cerca di ricordare cosa è successo, ma soprattutto com’è finita ad Alwa, un ragazzino le dice di andare nella biblioteca della città, questo perché gli è stato ordinato di accompagnare in quel luogo chiunque fosse vestito con un mantello viola.
Durante il suo cammino, Zoe, incontrerà il cattivo di turno, Vicar. Lui ci riconoscerà ed immediatamente cercherà di farci fuori, senza successo. Ci rimetteremo in cammino verso la biblioteca e, una volta arrivati a destinazione, verremo accolti da un’anziana di nome Saga. Lei ci dirà di fermare Vicar e ci consegnerà un libro speciale, il quale si riempirà man mano che noi proseguiremo nella nostra avventura.
Storia meh, ma gameplay eccezionale
C’è da ammettere che Alwa’s Legacy a livello di trama non è un granché, ma è nel gameplay che mostra i suoi veri punti forti. Partiamo con un presupposto: è un metroidvania vecchio stampo, con parecchie aree da esplorare, tantissimo backtracking e puzzle da risolvere i quali, spesso, ci bloccheranno la via. Se sei un appassionato del sistema di gioco alla Castlevania o Metroid, puoi chiudere la recensione qui e andare direttamente a prenderne una copia, visto che a livello di giocabilità il titolo diverte davvero tantissimo e posso assicurarti che avrai pane per i tuoi denti.
Per affrontare i livelli di gioco abbiamo un sistema basato sui punti magia. Puoi creare, grazie ai potenziamenti che troverai man mano che proseguirai nell’avventura: cubi di pietra, bolle di sapone (almeno credo che sia sapone) e fulmini.
Oltre a queste, avrai altre 4 abilità da sfruttare, tuttavia le magie sono le skill principali di Zoe. Esplorando troverai diverse sfere che possono essere utilizzate per migliorare i tuoi poteri, come ad esempio: la possibilità di far galleggiare i cubi di pietra sull’acqua, creando così dei ponti di fortuna o anche la possibilità bruciare i tuoi nemici a colpi di fulmini, come un novello Pikachu. Oltre a questo e al fatto di collezionare i vari poteri per vedere tutto quello che ha in serbo per noi il gioco, non è necessario raccogliere tutti questi power up, il titolo può essere tranquillamente portato a termine senza, anche se faccio senza dirti che il potenziarti, ti renderà la vita nettamente più facile.
Invece alcune abilità sono obbligatorie per portare a termine la missione. Esempi sono: la possibilità di accendere torce oppure quella di riuscire a rompere determinati muri o ostacoli, grazie alla bacchetta magica; questi strumenti saranno fondamentali per il proseguo della trama. Tuttavia uno dei punti forti di Alwa’s Legacy è il fatto di poter potenziare ciò che ti pare con una certa libertà, senza troppi obblighi e quindi potrai portare a termine il gioco nella maniera che più ti è congeniale.
Altra cosa fatta decisamente bene è il viaggio rapido. Infatti ogni checkpoint può essere utilizzato per essere teletrasportati nel luogo che vogliamo, quindi niente giri a vuoto se ci perderemo nella vasta mappa di gioco e questo diminuisce, di molto, il fattore frustrazione. Alcuni punti, però, per essere sbloccati necessitano di determinati oggetti chiamati tears e questo va ad incentivare il fattore esplorazione.
Infine parliamo proprio dell’esplorazione, perché che metroidvania sarebbe senza questo aspetto? Alwa’s Legacy è un titolo estremamente curato da questo punto di vista, ma soprattutto molto coinvolgente. Ogni dungeon ha le proprie peculiarità come ad esempio: cambio di gravità, alternanza tra futuro e passato, abbassamento e aumento dei livelli dell’acqua.
Queste caratteristiche rendono i puzzle divertenti ed impegnativi da risolvere, azzardo che se non avessi visto il produttore, Elden Pixels, potrei tranquillamente pensare che questo titolo sia stato creato da mamma Nintendo in persona.
Graficamente ottimo
Un altro punto da lodare è sicuramente l’aspetto tecnico. Graficamente eccellente, con un 2D che rievoca i tempi delle console a 16 bit. C’è purtroppo da sottolineare che spesso e volentieri incapperemo in qualche glitch grafico e i caricamenti potrebbero essere più lunghi del dovuto, ma a parte questo Alwa’s Legacy è graficamente impeccabile.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma soprattutto variegati, i fondali sono colorati e danno davvero l’idea di ritrovarsi un contesto medievale e il tutto è condito da un’ottima colonna sonora. Questa ci aiuterà ancora di più a calarci in un titolo che non ha davvero nulla da invidiare a giochi con nomi ben più altisonanti.
Concludendo
Alwa’s Legacy è stata una bellissima scoperta. Il gioco è fatto bene e diverte parecchio. Tecnicamente è molto buono, nonostante qualche sbavatura come i caricamenti un po’ troppo lunghi e qualche glith grafico, ma oltre a questo, da un punto di vista tecnico, non ho nulla da rimproverare al lavoro svolto da Elden Pixels.
La storia poteva effettivamente essere scritta meglio, tuttavia è nel gameplay che Alwa’s Legacy mostra i muscoli e tutta la bontà che ha. Lo consiglio sicuramente all’appassionato di Metroid o Castlevania, ma anche a chi non ha mai toccato un titolo del genere, potresti trovare una bellissima perla in grado di donarti tantissime ore di sano divertimento.