Che si stia combattendo un’agguerrita console war è sotto gli occhi di tutti, soprattutto se si pensa all’acquisto di Bethesda, sviluppatore di Fallout 76, da parte di Microsoft. Che invece il gioco appena nominato possa rappresentare una minaccia reale per la sicurezza pubblica non se lo sarebbe aspettato mai nessuno, specialmente un gruppo Facebook di appassionati del famoso gdr-action online.
Uno degli amministratori del gruppo Facebook Free States Militia un bel giorno scopre che il suo account, così come quello degli altri quattro responsabili della pagina, è stato cancellato e apprende inoltre che ben due anni di contenuti e di immagini condivise sul social sono andati perduti nel nulla poichè il gruppo è stato bannato.
Si scopre così che Free States Militia è stato censurato poichè Facebook, che da settembre si è dichiarato profondamente impegnato nella rimozione dei gruppi che incitano all’odio e minacciano la sicurezza della popolazione, ha scambiato questo luogo virtuale di appassionati di giochi di ruolo per un pericoloso covo paramilitare.
https://twitter.com/Free_StatesMil/status/1311714290190217216?s=20
Sono state necessarie diverse richieste inoltrate a Facebook e l’intervento di alcuni membri di Bethesda per riportare la situazione alla normalità. Per fortuna, alla fine, gli account sono stati riabilitati così come è stato ripristinato tutto il prezioso contenuto relativo al gruppo. Ovviamente è stato appurato che si trattava di un falso positivo.
Non sono chiare le motivazioni che possono aver fatto scattare la macchina della censura. Il famoso social ha dichiarato di star utilizzando sia degli algoritmi di controllo, sia 15.000 moderatori umani. Forse la parola Militia può aver insospettito l’intelligenza artificiale o qualche tecnico non informato sul gioco può aver preso fischi per fiaschi, fatto sta che Facebook si è scusato ammettendo che alcune rimozioni erronee, nonostante tutto, possano capitare.
Il gruppo, per evitare confusione nel futuro, ha cambiato nome su Facebook in “The Original Free States (Fallout 76 Group) PS4” e su Twitter in “FSM Playstation Video Game Club”. Tutto è bene quel che finisce bene insomma. Quasi, perchè gli amministratori del gruppo si lamentano di come vengano cancellate pagine come la loro e di come invece organizzazioni paramilitari reali ancora persistano sul social.