One Finger Death Punch 2 è un ritorno in grande stile che tutti gli appassionati del primo capitolo stavano aspettando con ansia. I ragazzi di Silver Dollar Games non si sono accontentati del grande successo ottenuto dal primo capitolo ma non si sono nemmeno lasciati inebriare e il risultato non può che essere un titolo eccezionale che riesce a superare il già eccellente primo capitolo.
Un pad in mano e due tasti attivi
Se hai già giocato il primo One Finger Death Punch sai benissimo cosa intendo, in caso contrario lascia che ti spieghi. Questo titolo necessita dell’utilizzo di due soli pulsanti – con l’ovvia eccezione della navigazione all’interno dei menù – per essere giocato: il quadrato e il cerchio.
Il gameplay di One Finger Death Punch 2 è tanto semplice quanto geniale, controllerai uno stickman – si, di quelli che disegnavi alle elementari – disposto al centro dello scenario, sui lati ci sono delle piccole barre, blu per la sinistra e rosso per la destra, che determinano l’area entro la quale un nemico può essere colpito.
Quando il nostro avversario è dentro una di queste due aree per colpirlo sarà sufficiente premere il quadrato se è entrato nella zona blu o il cerchio se è entrato nella zona rossa. Questa meccanica di base è semplice ma, complici le superbe animazioni realizzate dai ragazzi di Silver Dollar Games, estremamente soddisfacente.
All’inizio della nostra partita dovremo completare un breve e ben fatto tutorial suddiviso in vari stage in cui verremo istruiti su tutte le situazioni che possono accadere durante una partita: nemici con 2 barre di vita – che quindi necessitano di essere colpiti due volte per essere eliminati -, nemici che cambiano lato una volta colpiti, armi che possono colpirci a distanza ed essere raccolte e rilanciate -rigorosamente con la sola pressione del cerchio o del quadrato quando l’arma entra nella solita area – e così via. Insomma, molte eccezioni al gameplay di base che tuttavia si risolvono sempre allo stesso modo, con la pressione dei due tasti sopracitati.
Nessuna trama, molte modalità
One finger Death Punch 2 non ha una trama, nemmeno una di quelle pretestuose e banali pensate solo per giustificare blandamente le azioni del nostro protagonista. Il nostro avatar stilizzato si trova lì, al centro di uno dei bellissimi 14 stage, pronto a riempire di mazzate tutti coloro che cercano di colpirlo.
Molte e ben strutturate, invece, le modalità di gioco presenti nel titolo. All’inizio consigliamo di concentrarsi sulla corposa modalità single player che si divide in ben 9 mappe, ognuna delle quali popolata da molteplici scenari, in cui è possibile eliminare un’esorbitante quantità di nemici, compresi alcuni boss più particolari e molto divertenti da sfidare.
Avanzando nella modalità classica è possibile guadagnare delle gemme spendibili per sbloccare le abilità, esse costituiscono una parte importate del gameplay perché quando si innescano sprigionano effetti devastanti per i nemici che ci circondano. Ognuna delle 24 abilità presenti nel titolo presenta tre slot in cui è possibile alloggiare una gemma, zero gemme significa ovviamente abilità non attiva mentre aumentarle equivale ad accrescere la probabilità che essa si attivi durante una partita, cosa che è completamente automatica.
Le abilità sono una più interessante dell’altra e possono davvero essere cruciali nel completamento di uno stage.
One Finger Death Punch 2 non ospita soltanto la modalità classica ma dispone anche di una modalità cooperativa a due giocatori, in cui potrai massacrare omini stilizzati con un amico, una sorta di torre lotta in cui dovrai totalizzare il punteggio più alto possibile e una tanto insolita quanto divertente modalità “No Luca No” di cui non ti dico altro se non di evitarla se sei allergico ai gatti.
One Finger Death Punch 2 vanta un comparto tecnico di tutto rispetto
Ho giocato One Finger Death Punch 2 sulla mia fidata PlayStation 4 Pro e sono rimasto davvero impressionato dalla qualità del comparto audiovisivo di questi titolo indipendente. Sebbene il protagonista e i nemici siano poco più di omini stilizzati, essi sono dotati di una quantità di animazioni da capogiro, più di mille diversi colpi che potremmo sferrare ai nostri nemici e subire a nostra volta rendono questo titolo uno spettacolo per gli occhi, un concentrato di arti marziali degno di Bruce Lee.
Anche gli stage e i disegni del background sono notevoli e i menù, in particolare la sezione di potenziamento delle abilità, hanno un feeling arcade meraviglioso che non può lasciarti impassibile.
Ultima ma decisamente non meno importante, l’eccellente colonna sonora, che potete trovare sul YouTube – anche se meriterebbe un vinile dedicato -, eleva il tutto a un livello superiore grazie alle sue scariche di adrenalina veramente notevoli.
Dal lato tecnico c’è davvero poco da dire, il titolo gira alla grandissima senza mai perdere un colpo sull’attuale ammiraglia di casa Sony e segue perfettamente la frenesia richiesta da un titolo come One Finger Death Punch 2.
Ennesima nota di merito per i ragazzi di Silver Dollar Games, il titolo costa solamente 8,99 € ed è attualmente in offerta a 7,19 € per gli abbonati al servizio PlayStation Plus. One Finger Death Punch 2 è un titolo che consiglio a tutti, anche se dopo aver letto questa recensione non sei convinto che il titolo faccia per te, sono certo che non ti pentirai dell’acquisto!