Ragnorium, uno strategico-survival dalle meccaniche interessanti, forse ancora un po’ acerbo per il pubblico. Il gioco è stato prodotto da Devolver Digital, la famosa software house con diversi successi alle spalle, come il recente Fall Guys. Ma non solo, Devolver Digital è nota per il suo interesse al mondo dei titoli indie, possiamo ricordare fra i titoli prodotti dalla casa di sviluppo diverse piccole perle indie come Observation, My Friend Pedro, Ape Out, Gris, Katana Zero, The Messenger e altri.
E’ molto probabile che tu abbia sentito alcuni dei titoli elencati, questo dimostra l’attenzione e la cura che Devolver Digital pone nella selezione del finanziamento dei progetti indie. Ragnorium si inserisce dunque nella selezione della software house, proponendoci uno strategico-survvival interessante ma forse ancora non a livello dei titoli elencati.
Bisogna anche dare atto allo sviluppatore di aver profuso impegno e dedizione al titolo. Dal suo debutto su Steam, avvenuto il 19 luglio, Ragnorium ha ricevuto più di venti aggiornamenti. Il creatore del videogioco, Vitali Kirpu ha in effetti profuso diversi sforzi per il suo titolo, arrivando ad una release in early access.
Per l’appunto, stiamo parlando di un gioco in accesso anticipato, quindi possiamo “mettere in conto” un livello di finitura non completo, alcune feature di base ed elementi singoli però andrebbero corretti, giusto per proporre all’utenza un titolo in buone condizioni di funzionamento.
Tenendo in consideraziona quanto appena detto possiamo scoprire insieme pregi e difetti di questa anteprima, sperando che Ragnorium raggiunga presto uno stadio di sviluppo avanzato e più maturo.
Ragnorium – la trama
Ragnorium è ambientato in un futuro post apocalittico, come spesso accade nell’ambito della fantascienza. In questo caso, l’umanità è stata sconvolta da una catastrofe definita come “invitabile”. Questo evento funesto viene chiamato Ragnorium ed è l’incipit del gioco.
Il Ragnorium ha dunque completamente devastato l’umanità, portandola sull’orlo di una crisi terribile. Dopo la catastrofe sono emerse due fazioni, cui appartengono tutti i sopravvissuti.
Le due fazioni sono quella della Clone Union, una alleanza di grandi corporation, comunità di scienziati, cloni e altri gruppi minori. Dall’altro lato troviamo l’Ark Empire, una alleanza di comunità religiose e altri, ferocemente contro il progresso e contro la Clone Union.
Le fazioni hanno cercato di mantenere la pace sulla terra, nonostante le divergenze, ma tutti gli sforzi sono stati vani e il mondo sta per ritornare sull’orlo dello scontro totale. Con questo scenario, in Ragnorium sarai a capo di una delle spedizioni della Clone Union, alla ricerca di un nuovo pianeta abitabile per scongiurare un’estinzione di massa causata dalla possibile guerra contro l’Ark Empire.
Più precisamente, ci viene spiegato nel prologo (un testo che scorre su schermo) che sarai nei panni del capitano di una spedizione fra quelle della nave Hermes -1, una astronave gigantesca in grado di sostenere la vita e dare inizio ad una nuova civiltà.
Il prologo sembra interessante ma bisogna dire che viene presentato in maniera piuttosto blanda, con del testo su schermo senza particolare cura del dettaglio o altro. Ho sentito la mancanza di una cutscene o perlomeno di alcune immagini che potevano aiutare il giocatore ad entrare nell’atmosfera. Dopo il prologo inizia la tua avventura di colonizzatore spaziale, portandoti ad esplorare il nuovo mondo e a costruire una società sempre più avanzata. Vedremo più avanti le meccaniche di costruzione e di insediamento della nuova civiltà.
Ragnorium – il gameplay
Nella prima missione di Ragnorium inizierai costruendo la tua astronave, in un editor che ti propone diverse scelte per il tuo mezzo. In questo caso però non si comprendono bene le meccanche di costruzione, in particolare non è chiara la ragione per cui si sceglie un design piuttosto che un altro. A tutti gli effetti è una feature interessante ed innovativa nel genere, bisogna però specificare e chiarire al giocatore le conseguenze delle sue scelte di design dell’astronave, rimane altrimenti una sezione di gioco non particolarmente curata e aggiunta per fare numero piuttosto che per costruire una parte di gameplay diversa.
Ancora più nello specifico, sembra che nell’editor di astronavi sia impossibile sbagliare: l’unico limite sono i crediti da tenere d’occhio per costruire il tuo mezzo. Non c’è un design “sbagliato” o che possa produrre conseguenze sulla effettiva funzionalità della tua astronave, in ogni caso il tuo mezzo raggiungerà il pianeta senza problemi.
Veniamo poi alla fase di sbarco sul pianeta, in questo caso Ragnorium segue delle meccaniche abbastanza classiche per quanto riguarda il gameplay. Ci propone la tipica visuale top-down degli strategici, liberamente zoomabile a piacimento. Questa scelta ti consente di dominare l’azione, ponendoti in una visione molto lontana che ti consente di vedere bene quello che accade.
Nella prima missione controllerai due o tre cloni, imbarcati sulla nostra astronave da sbarco insieme a un carico frugale. In questo caso inizia l’avventura e Ragnorium segue la classica struttura degli strategici: accumulando risorse e costruendo edifici si raggiungerà un livello di tecnologia superiore che ci consentirà di progredire. A questa meccanica classica si aggiunge una limitata parte survival: il terreno scoperto è infatti pieno di creature ostili e ti troverai qualche volta a dover menare le mani.
Nello specifico avremo le classiche risorse come legno, pietra e cibo per ricostruire la nostra civiltà, raggiungeremo poi diversi stadi tecnologici che ci consentiranno di progredire e aumentare il livello di contatto con la nostra astronave madre. Una volta raggiunto un certo livello ci sarà più facile costruire e diventeremo via via più esperti, disponendo di edifici più efficienti e moderni.
Il gioco poi non aiuta a iniziare: il carattere scelto è davvero troppo piccolo. La finestra principale è piena di informazioni e mi sono ritrovato a dover aumentare l’ingrandimento fino al 150% per ottenere un testo facilmente leggibile. Come sempre diamo il beneficio di titolo in sviluppo, sembra strano però che un difetto così sia passato inosservato.
Ragnorium – la grafica
Ragnorium presenta una bella grafica low poly in pixel art. In effetti uno dei punti di forza del titolo è proprio l’impatto grafico intrigante.
La palette cromatica mantiene toni caldi, soprattutto per il terreno di gioco, proponendoci una fusione fra le sfumature del marrone, dell’arancio e del verde. Il pianeta è in contrapposizione ai toni delle astronavi nella fase iniziale, spostati su colori freddi e dalla finitura lucente. Le strutture sono costruite con un buon livello di dettaglio fin dall’inizio e sono senz’altro un punto a favore di Ragnorium.
In poche parole, Ragnorium è un titolo che si presenta bene, con meccaniche interessanti e alcune idee innovative, perde qualche cosa nell’immediatezza (non aspettarti di imparare tutte le meccaniche subito) e in alcuni dettagli poco curati come l’incipit non approfondito e la mancanza banale del testo effettivamente troppo piccolo. Rimane un titolo valido e se vuoi premiare lo sforzo dello sviluppatore è già acquistabile su Steam in early-access. Speriamo che Ragnorium continui a ricevere aggiornamenti e che lo sviluppatore riesca a correggere alcuni dei difetti evidenziati.