Destiny è uscito il 9 settembre 2014, lasciando un segno nel mondo dei videogame. Una via di mezzo tra un FPS e un MMORGP, la stessa Bungie lo ha definito come Shared World Shooter, uno sparatutto a mondo condiviso.
Una novità per i videogame che è stata molto ben accolta, diventando già dal lancio un fenomeno impareggiabile nelle vendite. Un successo planetario che ha avuto non pochi problemi, ma per la maggior parte del tempo contava circa 3 milioni di accessi giornalieri.
Un nuovo gioco, un mondo fantastico curato nei minimi dettagli, accompagnato da una storia ricca, intensa e dettagliata; un lavoro minuzioso che avrebbe impressionato anche Tolkien probabilmente. Molti dei guardiani che si risvegliavano nel Cosmodromo 6 anni fa sono rimasti fedeli al loro Spettro, seguitando a sconfiggere i nemici che minacciavano la Terra.
Un gioco che ha regalato tantissime emozioni ai suoi fan; l’ambito drop del Gjallarhorn, le notti insonni passate a farmare le armi con i giusti perk. Le risate con gli amici durante le incursioni, anche quando i wipe superavano le ore di sonno.
Insomma tanti ricordi, tante amicizie strette, molte nuove conoscenze; gruppi di guardiani che con il clan si sono incontrati anche fuori dallo schermo per vedersi senza il casco indosso. Un gioco che indubbiamente ha dato molto a tutti noi guardiani.
L’ultima Era di Trionfo che ha ridato linfa vitale ad un gioco che aveva ancora molto da dare, e così è stato. Di nuovo gli accessi giornalieri in aumento, tutti a cimentarsi nel raid di turno per prendere armature ed armi, sbloccare obiettivi e passare ore di divertimento in squadra.
Il passaggio a Destiny 2, gli sbagli di Bungie dal lancio
Destiny 2 è stato un altro paio di maniche rispetto al primo capitolo; nonostante ci siano stati problemi legati al matrimonio Bungie-Activision, il titolo ha sofferto periodi di disinteresse. Fan che non hanno avuto lo stesso feeling tornando a calarsi nei panni dei loro guardiani nel sequel appunto.
Un amaro in bocca difficile da lavare che nemmeno Bungie e il suo team hanno ben digerito. La sensazione di Destiny 2 Vanilla era un gioco piatto, troppo semplice e lineare che toglieva quella componente che aveva caratterizzato le partite da “novel guardiano”.
Destiny 2: I Rinnegati e il ritorno in pista
Con l’espansione I Rinnegati, il vento è tornato a portare Destiny 2 nella giusta direzione, ripristinando diverse cose che non andavano giù, soprattutto ai player più hardcore. Una storia ben sviluppata, un colpo di scena impensabile e delle modifiche all’equipaggiamento hanno ripristinato parte del lustro del titolo originale.
Un lavoro che è continuato in maniera abbastanza soddisfacente con Ombre dal Profondo e le altre stagioni, tra alti e bassi, scelte più o meno condivise dai giocatori di Destiny 2. Con Oltre la Luce Bungie vuole dare quel giro di vite al titolo per riportarlo al fausto perduto, dandogli la verve che lo aveva contraddistinto in passato.
Un’ultima possibilità per molti utenti, resi scettici e diffidenti ormai davanti agli errori di Bungie, che accusano la software house di aver spinto Destiny 2 alla gogna. Dichiarato un “gioco morto” in più occasioni da streamer e community, solo un’eventuale terzo capitolo che avrebbe rimediato al disastro di questi anni.
Bungie si rimbocca le maniche, il feeling tornerà con Oltre la Luce
Bungie però non si è data per vinta durante la vita di Destiny 2. Recidere i rapporti con Activision, ha significato una rinuncia a fondi (e non pochi) e risorse umane da adoperare sul titolo. Un periodo di transizione molto importante che ha dato davvero filo da torcere agli sviluppatori.
Gli ultimi capitoli hanno ridato quella magia che mancava a Destiny 2 Vanilla e primi capitoli successori; il progetto New Light che ha aumentato di molto la fan-base è stato un altro colpo messo a segno. L’hype della community per Oltre la Luce è veramente alto.
Destiny 2 non è morto, non sta morendo e non sta nemmeno male. Molti lo criticano, ma continuano a giocarci. Si leggono quotidianamente su Reddit, Facebook, Twitter e altri social commenti negativi su Destiny 2, dal meta alle modalità di gioco.
Ci si lamenta di cheater nel Crogiolo, bug, problemi di connessione eppure i numeri parlano chiaro; la community resta lì, a raccogliere taglie in Torre e completarle nelle varie destinazioni. Certo, qualcuno passa ad altri giochi, ma una parte di noi è un guardiano, e difficilmente abbandona Spettro o clan.
Le dichiarazioni di Luke Smith
Qualche giorno fa, Luke Smith, un volto più che noto ai guardiani è ritornato a parlare di Destiny 2 e del suo futuro alla redazione di EDGE. Si è parlato di molto, dai programmi del DCV alle novità della Stasi, finendo inevitabilmente per discutere sul futuro di Destiny 2.
“ciò che stiamo cercando di fare con la Stasi e l’Oscurità è di offrirvi più libertà come giocatori. C’è tutto un nuovo meta che stiamo creando sulla dicotomia tra Luce e Oscurità, ma ci sarà anche un’altra componente che si baserà sulla libertà e sul concetto di ‘Questo è il mio Guardiano, ce ne sono molti come lui ma questo è il mio!’. Penso quindi che stiamo cercando di tornare al feeling di Destiny 1, ma aggiornandolo con tutti i sistemi e gli elementi che caratterizzano oggi Destiny 2”
Questo è uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate da Luke Smith, in cui si capisce che il lavoro ferve in casa Bungie, intenzionata più che mai a ritornare sulla cresta dell’onda. Una problematica che pochi guardiani si pongono, ma gli sviluppatori conoscono fin troppo bene è: riusciremo ad accontentare i fan?
Certo, perchè i giocatori di Destiny 2 sono davvero molti ed eterogenei; chi gioca PvE, chi si specializza in Azzardo in squadre, chi calca le arene di Lord Shaxx per fregiarsi di gloria e chi si cimenta nelle Prove di Osiride.
Ci sono guardiani che esplorano ogni anfratto alla ricerca di segreti e frammenti di lore per conoscere ogni succoso dettaglio offerto dagli scrittori di Destiny. Insomma, creare un gioco che accontenti tutti è impossibile; la migliore opzione è creare diversi tipi di contenuti che soddisfino la maggior parte dell’utenza.
“non so se riusciremo mai a fornire un bilanciamento completamente giusto per il gameplay e i contenuti, a causa della grande diversità della nostra base di giocatori. Non abbiamo un fan canonico di Destiny 2, i dati che raccogliamo ci dicono che Destiny 2 ha una fanbase estremamente diversificata, più di qualsiasi videogioco che abbiamo mai visto.
La verità è che lavorare su Destiny è un qualcosa che ti spinge a cambiare i tuoi piani in corso d’opera. Molte volte non importa ciò in cui crediamo o quale fosse la nostra strategia iniziale, ma dare l’opportunità a tutti i membri del nostro team di lavorare al massimo delle loro possibilità con il tempo che abbiamo a disposizione”
Una mission importante per Bungie e per il futuro di Destiny 2, un’opera in perenne evoluzione che richiede un costante lavoro per essere ben recepito dalla grande community. Considerando che destinytracker.com conta circa 20 milioni di guardiani, è inevitabile che qualcuno resti scontento!
Destiny 2: Oltre la Luce verrà rilasciato il 10 novembre, tra non molto insomma. Tra circa 20 giorni vedremo se il lavoro svolto da Bungie sarà quel je ne sais quoi che mancava tanto ai guardiani vecchi e nuovi.