Non si fermano i leak dei titoli Nintendo: stavolta a finire in pasto al web sarebbe una versione iniziale, risalente a marzo 2018, di Pokémon Spada, che sarebbe stato pubblicato circa un anno e mezzo dopo su Nintendo Switch insieme al gemello Pokémon Scudo. La cosa è particolarmente preoccupante per la casa di Kyoto proprio perché si tratta di titoli recentissimi, al contrario delle volte precedenti, quando a essere protagonisti erano stati giochi degli albori della serie, nei primi anni Duemila.
Le tegole non sarebbero, poi, finite, in quanto starebbe per arrivare, secondo gli analisti su Twitter, anche una build di sviluppo di Pokémon Let’s Go Pikachu o Pokémon Let’s Go Eevee, che i leaker starebbero ancora cercando di hackerare passando attraverso la password che protegge i file. Per fortuna, né in quel caso né in quello di Pokémon Spada si tratterebbe di codici sorgente, ma di semplici versioni iniziali dei titoli che potrebbero farci vedere come questi avrebbero dovuto essere in origine. Ovviamente, quella del leak è una pratica illegale e ci aspettiamo che Nintendo si muova al più presto per far valere le sue proprietà intellettuali.
Pokémon Spada e un bivio nella serie
I due titoli leakati, Pokémon Spada e uno dei Pokémon Let’s Go, sono quelli che hanno causato da parte dei fan lamentele sempre più insistenti nei confronti della gestione di Game Freak. La cadenza annuale dei giochi dedicati ai mostriciattoli tascabili, infatti, è finita nel mirino di chi diceva che sarebbe stato necessario più tempo per realizzare un prodotto di qualità, mettendo nel mirino la grafica insufficiente di Pokémon Spada e la natura di ennesimo remake della prima generazione dei Pokémon Let’s Go.
Qualora i leak mostrassero novità poi bocciate, potrebbe risultarne una reazione ambivalente. Da un lato sarebbe senza dubbio un segnale della vitalità di Game Freak, responsabile anche del recente Little Town Hero, ma dall’altro andrebbe a rinforzare questa sensazione di fretta, che li avrebbe spinti a cassare alcune possibili innovazioni per rispettare la tradizionale scadenza di novembre. Ciò che sembra necessario, in ogni caso, è un netto cambio di rotta e chissà che i primi segnali non possano arrivare proprio oggi, con il DLC Le terre innevate della Corona.