Dopo aver conquistato una grande fetta di pubblico con il capitolo d’esordio: Remothered: Tormented Father, Storming Games, casa di sviluppo tutta italiana, torna a farci tremare con il secondo capitolo della serie: Remothered: Broken Porcelain. Se con Tormented Father sono riusciti a creare un’avventura horror dal gameplay e dall’atmosfera impeccabile, con Remothered: Broken Porcelain l’impresa sembra essere venuta meno.
Il nuovo capitolo, anche se mantiene le stesse caratteristiche horror del precedente, non riesce a regalare la stessa fantastica esperienza di gioco che abbiamo provato con Tormented Father a causa di svariati problemi tecnici ed un gameplay forse un po’ troppo fiacco per il genere che rappresenta. Remothered: Broken Porcellain mantiene comunque la stessa qualità di trama e lo stesso jumpscare del primo capitolo, ma spesso ci siamo trovati spaventati più dal grande numero di bug e problemi tecnici piuttosto che dalla vera e propria esperienza di gioco.
Nonostante gli svariati bug, Modus Games decide di anticipare l’uscita di Remothered: Broken Porcelain di una settimana pur di poter competere ad armi pari con la diretta concorrente, Amnesia: Rebirth, ma la risposta da parte degli utenti negli store è stata molto chiara, Broken Porcelain necessitava di maggiore lavoro nel comparto tecnico.
È davvero un peccato perché Remothered: Broken Porcelain è un’opera dal grande potenziale inespresso, l’atmosfera all’interno dell’hotel è così tetra che il solo pensiero di farti individuare dai nemici potrebbe farti davvero sudare a freddo, inoltre la colonna sonora davvero inquietante accompagna molto bene tutta l’avventura. Insomma Modus Games e Storming Games hanno perso un’occasione d’oro per dare vita ad uno dei giochi horror meglio riusciti nel mercato videoludico indipendente.
Remothered: Broken Porcelain, come ci siamo arrivati
Prima di parlare di Remothered: Broken Porcelain è meglio fare un ripasso del primo capitolo e scoprire cosa è accaduto.
In un tardo pomeriggio una donna, che si presenta come la dottoressa Rosemary Reed, visita la villa di un vecchio notaio, Richard Felton, che soffre di una strana malattia, quest’uomo infatti è assistito dalla sua infermiera personale, Gloria Ashmann. Dopo una breve conversazione tra i due, si scopre che la dottoressa Reed è un impostore, recatasi alla villa per scoprire cosa è realmente accaduto alla figlia adottiva scomparsa di Felton, Celeste.
Dopo essere stata cacciata dalla villa, Reed si nasconde aspettando il calare della notte per intrufolarsi di nuovo nella villa e quindi saperne di più. Reed no sa però che si ritroverà presto nel suo peggior incubo. Dopo aver girovagato all’interno della villa e raggiunto la camera da letto del padrone di casa, la dottoressa Reed viene a scoprire che il signor Felton perse la sua salute mentale e uccise sua moglie, Arianna Gallo. Non passa molto tempo che Felton viene a sapere che la protagonista dell’avventura si è infiltrata all’interno della villa e, con l’aiuto di una misteriosa suora rossa, la Red Nun, inizia a darle la caccia.
Dopo essere fuggita dalle grinfie del padrone di casa e della sua assistente misteriosa, la protagonista riesce a raggiungere la soffitta dove fa la conoscenza di una ragazza che afferma di chiamarsi Jennifer. Successivamente Rosemary Reed scopre che in realtà Richard Felton e Jennifer sono la stessa persona, infatti lei/lui, nata donna, viene costretta dal padre a vivere come uomo, indossando indumenti maschili e assumendo ormoni per diventare a tutti gli effetti il figlio maschio che il padre voleva.
Con l’aiuto del Phenoxyl, un farmaco creato sintetizzando i geni di una razza di falene parassite per reprimere ricordi traumatici, Felton riesce a superare tutte le sue inquietanti esperienze infantili, ma questo gli ha causato terribili effetti collaterali, tra i quali allucinazioni e furia omicida.
Il finale regala molti colpi di scena, l’infermiera Gloria si rivela essere la Red Nun, colei che in realtà muove i fili all’interno della villa ed è colei che somministrava il farmaco al signor Felton provocando tutte le atrocità accadute. Dopo aver catturato la Reed, Gloria costringe Felton a tagliarsi la lingua e a darsi fuoco nel salotto in compagnia della protagonista. Dopo un lungo scontro tra la protagonista e l’infermiera, Reed riesce ad uccidere la suora malvagia che, poco prima di esalare l’ultimo respiro, afferma che Celeste è ancora viva poiché riuscì a fuggire dalla villa molti anni fa.
Alla scoperta di ciò, Reed deve riprendere le ricerche e capire che fine abbia fatto Celeste, il mistero è tutt’ora irrisolto.
Il principio
Con Remothered: Broken Porcelain si torna indietro di qualche anno. In questo capitolo vestirai i panni di una giovane quindicenne, Jennifer, espulsa dal collegio femminile e costretta a lavorare come cameriera ai piani dell’hotel Ashmann Inn. Di lei si sanno soltanto questi due elementi e nient’altro, ma durante l’avventura la sua identità sarà rivelata maggiormente, svelando molti lati oscuri della sua vita.
La trama inoltre è alternata da alcuni salti temporali in cui potrai rivedere e impersonare la protagonista del primo capitolo, Rosemary Reed, che cerca ancora di trovare la piccola Celeste di cui ancora non si sa nulla. Per quanto riguarda la storia di gioco non voglio aggiungere nient’altro per non rovinarvi le mille sorprese che Remothered: Broken Porcelain nasconde all’interno della sua studiata ed intrigante trama.
Prima di cominciare l’avventura di gioco nei panni di Jennifer, dovrai prima subire una ramanzina da parte del proprietario dello stabile, il signor Ashmann, che si scopre da subito essere il fratello di Gloria, la Red Nun del primo capitolo. Dopo una lunga chiacchierata con il signor Ashmann, Jennifer viene rispedita subito a lavoro e, accompagnata dalla receptionist Andrea, si reca verso la camera da sistemare prima dell’arrivo dei clienti. Una volta dentro comincia a sentirsi tra le mura dell’hotel un uomo che fischia un inquietante motivetto, ma non è ancora chiaro se quello che Jennifer sente sia effettivamente reale o sia soltanto frutto della sua immaginazione.
Il primo jumpscare avviene appena il motivetto si interrompe, sarai infatti preso alle spalle dall’amica, nonché collega, Linn che purtroppo ha ancora un conto in sospeso con Jennifer e per questo le due iniziano a litigare finché la protagonista, in preda all’ira, non decide di chiudersi in bagno e riflettere sull’accaduto.
Dopo questa piccola introduzione potrai finalmente mettere mano al controller e cominciare a visitare l’intero hotel Ashmann Inn. Il terrore non si farà desiderare, infatti sin dai primi minuti di gioco potrai assistere a molte cose inquietanti, come ad esempio la receptionist che prepara un saporitissimo piatto di insetti e vermi sanguinolenti per poi lasciarlo ai piedi di una grata in attesa di essere degustato da chissà quale entità.
Remothered: Broken Porcelain possiede una trama davvero brillante, impreziosita dai continui salti temporali che lentamente svelano le vere identità e le vere intenzioni dei protagonisti che percorrono i corridoi dell’Ashmann Inn Hotel. Come per il primo capitolo, la regia prende spunto dai più importanti film horror come il Silenzio degli Innocenti, Psycho e Shining, le inquadrature e la colonna sonora trasformano Remothered: Broken Porcelain in una vera e propria opera cinematografica fatta ad hoc.
Inoltre Remothered: Broken Porcelain non è soltanto una storia con contenuti esclusivamente horror, ma tratta temi ancora più profondi come l’amicizia, l’amore e la diversità.
È davvero un peccato che tutti questi validissimi elementi siano rovinati però da un comparto tecnico e da un gameplay non all’altezza, soprattutto rispetto al capitolo precedente, che porteranno tantissime noie al videogiocatore che lo distoglieranno dalla trama di gioco per potersi concentrale sulla risoluzione dei vari problemi tecnici.
Corri Jennifer!
In Remothered: Broken Porcelain, opera completabile in sole quattro ore, il tuo compito sarà fuggire e nasconderti dagli stalker che cercheranno di darti la caccia. Per farlo non solo dovrai fare meno rumore possibile ma potrai sfruttare armadietti, bauli e molti altri mobili in cui nasconderti. Per riuscire meglio nell’impresa potrai inoltre utilizzare vari oggetti come bottiglie, carillon e bambole con i quali dovrai distrarre gli stalker e magari deviare il loro percorso per poter procedere senza problemi.
Fin quando si prende in considerazione soltanto il fattore stealth tutto sembra andare per il verso giusto, finché non si viene scoperti dal cattivo di turno. Le prime volte, preso dal panico (la colonna sonora in questi frangenti mette un’ansia pazzesca), cercavo sempre di scappare il più lontano possibile e al primo armadio disponibile mi ci intrufolavo dentro e ci rimanevo finché la musica non cessava, il ché fa intuire che lo stalker non è più sulle tue tracce.
Dopo tre o quattro volte che accadeva mi accorsi che scappare dagli stalker era più facile di quanto credevo, non tanto perché la nostra Jennifer sembra essere una maratoneta instancabile ma soprattutto perché i nemici possiedono un‘intelligenza artificiale fatta cosi male che perdono le tue tracce non appena attraversi un paio di stanze.
Molte volte capita addirittura che l’assalitore si blocchi all’improvviso senza alcun motivo o vada ad incastrarsi in mezzo a due mobili. Non appena ho visto questo ho pensato tra me e me: “ma chi me lo fa fare raccogliere gli oggetti e distrarre i nemici se posso tranquillamente correre per i corridoi senza incappare in gravi problemi?”
Una volta entrato in quel mood, Remothered: Broken Porcelain non era più un gioco horror ma un episodio di Benny Hill. Avete presente quelle scenette in cui due si rincorrono attorno ad un tavolo? In sala ristorante è andata esattamente così. Inoltre anche se l’assalitore riesce a raggiungere la povera e indifesa Jennifer, questo è così lento nell’eseguire l’azione d’attacco che nel frattempo la protagonista è già alla stazione ferroviaria a fare il biglietto per casa.
In un gioco di questo genere, a parer mio, il miglior gameplay da applicare è quello più semplice, come ad esempio quello di Alien Isolation, quindi una volta individuati da un nemico bisogna avere a disposizione solo qualche secondo per poterlo disinnescare, ad esempio lanciandogli contro una bottiglia, e trovare un nascondiglio sicuro, altrimenti game over. Remothered: Broken Porcelain invece dà troppo svantaggio al nemico, poiché lento, e rovina quel senso di terrore e agitazione che si dovrebbe avere in questi casi.
Nel caso in cui capitasse che il nemico riesca a raggiungere l’armadio in cui sei nascosto, Remothered: Broken Porcelain inserisce dei piccoli eventi quick time, ancora più semplici da risolvere, per poter evitare di essere scovati. Insomma il gameplay applicato in questo titolo non rende come avrebbe dovuto, rovinando un atmosfera resa in maniera magistrale.
Se solo fosse finita qui
Dal day one Remothered: Broken Porcelain è tormentato da svariati bug che, tramite vari aggiornamenti, gli sviluppatori stanno cercando di risolvere. Per citarne qualcuno, capita che durante la corsa verso un nascondiglio, una volta arrivati a destinazione, bisogna stare attenti a selezionare l’oggetto giusto con cui interagire, altrimenti si rischia di aprire un cassetto piuttosto che nascondersi in una cassapanca. Questo problema dovrebbe essere facilmente risolvibile mantenendo, durante la corsa, le interazioni con i soli oggetti utili allo stealth, quindi armadi e così via.
Può capitare inoltre di bloccarti in alcune boss fight, chiamiamole così, poiché c’è il rischio che l’oggetto che dovresti utilizzare per neutralizzare il nemico potrebbe fare cilecca, costringendoti a riavviare la partita sperando che questa volta tutto funzioni correttamente.
I problemi tecnici però non si trovano soltanto all’interno del gameplay ma anche all’interno del comparto visivo e audio. Una delle prime cose che noterai saranno i tagli di scena fatti in maniera grossolana, delle volte addirittura vengono tagliate alcune frasi finali all’interno delle cutscene e sarai improvvisamente ricatapultanto nel gameplay. Capita anche che improvvisamente la visuale di gioco diventi sfocata senza motivo apparente e anche in questo caso sarai costretto a riavviare la partita per eliminare il problema.
Molte critiche vanno fatte anche per quanto riguarda l’audio di gioco. Saprai benissimo che la componente più importante in un gioco horror è certamente l’audio, tant’è che è sempre consigliato giocare con dei bei cuffioni per potersi godere al massimo l’avventura, soprattutto in un gioco stealth come Remothered: Broken Porcelain, dove ogni singolo rumore provocato dal nemico è essenziale se si vuole capire la sua posizione.
In questo titolo purtroppo i suoni prodotti dagli stalker non sono per niente affidabili. Innanzitutto quelli che si sentono non sono passi normali ma dei passi da tip tap, inoltre anche se il nemico è situato a 20 metri di distanza, sembra che cammini al tuo fianco, non c’è alcun senso di distanza nei rumori che i nemici producono e non c’è alcun modo per capire bene dove possano trovarsi, il ché ti rimanda alla tecnica usata da me, corri e basta!
Sebbene abbia una colonna sonora fantastica e trascinante, questi problemi audio mi costringono a giudicare in maniera molto negativa il comparto dedicato, soprattutto considerando la sua importanza in un titolo del genere.
Graficamente Remothered: Broken Porcelain non è malvagio ma sicuramente si può fare molto di meglio. Le superfici degli oggetti e del pavimento sembrano così piatte che mi viene da pensare non siano stati applicati gli effetti bump alle texture. Il gioco è completamente privo di effetti particellari o volumetrici, per non parlare dei riflessi che se ci sono appaiono molto sgranati, e il design di alcuni personaggi vanno rivisti, anche quello della protagonista.
Insomma questa volta i ragazzi di Storming Games toppano alla grande, rovinando un’opera che dal punto di vista narrativo regala moltissime emozioni. Considerando che parliamo di una serie che dovrebbe avere tre capitolo, speriamo che nel prossimo facciano qualcosa per sistemare tutti questi problemi, un gioco come Remothered meriterebbe molto di più.
Remothered: Broken Porcelain è disponibile su PlyStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC via Steam.