Recentemente Sony è stata ingiustamente attaccata da un numeroso gruppo di utenti su Twitter, a causa dell’implementazione del tema Black Lives Matter sulla schermata home di PlayStation 4. Questa mossa di solidarietà nei confronti delle vittime di razzismo e del mondo intero non è piaciuta a quelle persone che, dimostrando ignoranza e cattiveria, hanno deciso di minacciare Sony di non comprare la PlayStation 5, ma di passare a Nintendo Switch e a Xbox Series S/X.
La questione non è assolutamente passata inosservata sotto gli occhi della società nipponica, né tantomeno sotto gli occhi di Microsoft e Nintendo, ma soprattutto, davanti al mondo intero. La ferocia dei commenti razzisti è qualcosa di devastante, infatti i moderatori di Twitter sono intervenuti all’istante per filtrare i commenti offesivi, ed eliminarli. Nonostante l’intervento tempestivo, gli screen dei commenti hanno fatto il giro del mondo, provocando un vero e proprio shock all’interno della community videoludica mondiale.
Clamorosa la dichiarazione di un utente, che ha espresso testuali parole: “Grazie per avermi aiutato a capire quale console acquistare. Ho provato a decidere quale console comprare perché me ne posso permettere solo una. E per quanto ne so Xbox non ha mostrato alcun supporto per BLM. Quindi sembra che sarò l’orgoglioso proprietario di una nuova Xbox quando avrò risparmiato abbastanza soldi”.
Bisogna aggiungere un dettaglio, ovvero che anche Microsoft e Nintendo hanno partecipato insieme a Sony alla lotta contro il razzismo e la discriminazione, a favore di Black Lives Matter; pertanto, se l’utente in questione fosse stato più “astuto”, a quel punto non avrebbe dovuto comprare nemmeno la Switch o le Xbox, se proprio dovesse agire coerentemente con ciò che ha espresso su Twitter. Fatto sta che la pessima figura di questo utente non cancella il segno di vergogna provato dal resto dei giocatori e degli sviluppatori.
Black Lives Matter: Ponti o Barriere?
A questo punto una domanda sorge spontanea: qual è il vero scopo del movimento Black Lives Matter? Quello di creare solidarietà tra le persone (quindi creanto “ponti” metaforicamente parlando), oppure spingerli alla lotta continua, creando delle “barriere“? Insomma, è chiaro che l’obbiettivo principale è il primo, ma di fatto, spesso si verifica la seconda dinamica. La ragione sta nel fatto che quando si tratta di relazionarsi con individui caratterizzati da una totale ignoranza, per poi aggiungere altri difetti come arroganza e malvagità, è assolutamente impossibile giungere ad una conclusione civile. Pertanto, a parer mio, la verità di questo dilemma sta in mezzo.
Personalmente ritengo che la filosofia della creazione dei ponti debba essere il punto di partenza, nel senso che bisogna partire dall’idea secondo cui si deve cercare di creare una connessione con l’altro individuo. Se la persona con cui ci interfacciamo dimostra di appartenere alla stessa categoria dei “signori” che hanno avuto la geniale idea di scrivere quei commenti a Sony. In tal caso, credo che la soluzione più saggia da adottare sia quella di allontanarsi ed isolarli, ovvero creare una barriera.
Come diceva il saggio Mark Twain: “Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”. Così come ci hanno insegnato a scuola, quando eravamo bambini, che l’indifferenza era l’arma chiave con cui si poteva contrastare il fenomeno del bullismo.
In questo caso, anche se la gravità della situazione è di gran lunga maggiore, il concetto da cui bisogna trarre ispirazione è sempre questo: le persone di questo basso calibro vivono per stare nel famoso “centro dell’attenzione“. Più attenzioni ricevono, che siano offese, critiche, o elogi e roba varia, più si sentono motivati a fare scena. Nell’eventualità in cui nessuno dovesse darli corda, allora il loro ego sarà battuto.
Questo articolo meritava un discorso più approfondito, dato che il tema trattato ha un’importanza vitale, al di là del discorso dei videogiochi.
Cosa possiamo trarre di positivo da questo? Sicuramente il fatto che la speranza per un mondo migliore ci deve sempre accompagnare, come testimoniato dai rappresentanti del movimento Black Lives Matter. Ebbene si, non lasciamoci scoraggiare dalla bassezza di qualche individuo, ma lasciamoci coinvolgere da quelle persone che dimostrano di avere sostanza nella mente e nello spirito.