L’uscita delle nuove console è davvero dietro l’angolo. Un po’ come succede il 31 di dicembre, quando si tirano le somme dell’anno passato è bello guardarsi indietro e vedere cosa è andato e cosa no. Facendo questo ragionamento volevo condividere, con tutto il popolo di iCrewPlay, quali sono stati i migliori titoli, secondo il mio personalissimo parere, delle console passate, o almeno di quelle che ho toccato.
Sono un giocatore anziano, eh si di soldi nella mia vita per questi accrocchi elettronici ne ho spesi un bel po’. Abbastanza da giocare con un buon 90% delle console uscite almeno dal 1985 ad oggi. Sarà un articolo lungo, infatti lo spezzeremo in tre parti (oggi Nintendo, nel prossimo Sony ed infine Sega e Microsoft).
Un po’ di paletti prima di iniziare: questi sono titoli che a parer mio sono i migliori usciti per ogni console esistente, non necessariamente quelli che la stampa specializzata ha indicato come i numeri uno. Se una console non compare vuol dire che non l’ho mai avuta, quindi non scandalizzarti se non troverai l’aggeggio del tuo cuore, non mi piace parlare di cose che non so.
Nintendo NES – Super Mario Bros. 3
Il titolo che ha gettato le basi per tutti i Super Mario futuri. Una grafica che definire eccezionale per il 1988 sarebbe riduttivo, un gioco che davvero non invecchia mai (se provi a giocarlo oggi lo troverai ancora divertente e molto impegnativo). Prende quello che era il Super Mario Bros. originale e lo eleva all’ennesima potenza.
Più power up, più livelli da giocare ma soprattutto una mappa tutta da esplorare. Cosa non di poco conto, era il fatto che al tempo non esistessero i save point, quindi per portarlo a termine i casi erano due: o si lasciava il nostro fidato Nintendo acceso fino alla prossima partita, oppure si portava a termine tutto d’un fiato. Certo si potevano utilizzare i flauti, ma se non avevi mai visto il Piccolo Grande Mago dei Videogames o non sapevi dov’erano gli altri due ti attaccavi.
Super Nintendo SNES – The Legend of Zelda: A Link to the Past
Il Super Nintendo è una console piena di capolavori. Avrei potuto tranquillamente prendere una manciata di titoli e dire: “Pick one from this list”. Ma quello che rappresenta questo capitolo di Zelda è poesia pura. A Link to the Past è semplicemente il gioco più appassionante presente sulla console a 16 bit di Nintendo, poche storie.
La storia, seppur semplice, è bellissima, la grafica è colorata e faceva veramente vedere di cosa erano capaci in Nintendo quando ci si mettevano. Il gioco che consacrò la saga di Zelda e la fece diventare un must have per tutti gli appassionati di RPG di avventura. In più se provi a giocarlo oggi rimane ancora fresco, al contrario del primo capitolo uscito per Nintendo NES. Che te lo dico a fare: procurati una copia del gioco e vai a salvare la principessa Zelda dalla minaccia di Ganon.
Nintendo 64 – Mario 64
Altro giro, altro Mario (si ci sono parecchie posizioni dedicate all’idraulico baffuto in questa lista, ma io sono nato videoludicamente grazie a lui, per me Mario è la rappresentazione del videogame). Emblema dei tempi che cambiano, Mario 64 è stato il titolo che ha dettato gli standard per il platform in 3D a venire.
Qualunque titolo, del genere, che uscisse in questo periodo doveva, per forza di cose, scontrarsi con lui ed essere messo a paragone. Non era cattiveria, ma semplicemente la perfezione, per il tempo. Lungo, divertente ed estremamente impegnativo. Peccato che il tempo non sia stato clemente con lui e se provi, oggi, a riprenderlo in mano, nella sua versione originale o per la collection appena uscita per Nintendo Switch, risulta parecchio frustrante.
Nintendo GameCube – Resident Evil 1 Remake
Il GameCube, console che personalmente ho amato alla follia, purtroppo rappresenta il primo vero passo falso di Nintendo nelle vendite. I giochi c’erano, la grafica era superlativa e le esclusive, anche dalle terze parti, non mancavano affatto. Tra queste Nintendo era riuscita a soffiare alla nuova nemica, Sony, una delle saghe più belle ed interessanti presenti sulla prima PlayStation ovvero Resident Evil.
Si prese il primo capitolo, ovvero quello probabilmente più pauroso, gli si schiaffò una grafica che ancora oggi tiene testa a titoli usciti negli ultimi anni e lo si fece uscire per il cubetto viola. Il risultato fu qualcosa di davvero miracoloso, peccato che a livello di vendite non si andò benissimo.
Nonostante questo Capcom continuò sulla sua strada, facendo uscire altri due titoli inediti, ovvero Resident Evil 0, prequel alle avventure di Chris, Jill e soci, ma soprattutto quello che, a parere di molti, è il miglior gioco su GameCube, ovvero Resident Evil 4. Risultato? Questi giochi, negli anni a venire, uscirono per ogni console in commercio, si anche su quelle più recenti (ci dobbiamo attendere una versione di Resident Evil 4 anche per PlayStation 5 e Xbox Series X?)
Nintendo Wii – Non pervenuto
Qui il discorso si fa più complicato. Ho avuto la Nintendo Wii, questa è stata una campionessa di incassi, rappresenta la svolta di Nintendo, ovvero lo smettere di inseguire la concorrenza, per avventurarsi in un terreno tutto nuovo, ovvero quello della giocabilità a discapito della tecnica.
Nonostante ammetta ciò che di buono ha la Nintendo Wii, non riesco proprio a trovare nessun titolo che mi abbia preso a tal punto da includerlo in questa lista. No, nemmeno i Mario Galaxy, visto che ammetto di non averli goduti quanto i loro capitoli passati e futuri.
Nintendo Wii U – New Super Mario Bros. U
Che dire di Wii U? La più sfortunata console Nintendo di sempre. Piena zeppa di giochi da incorniciare, ma purtroppo non capita; a partire dal nome. A chi era rivolta? Ai casual gamer come Wii o forse ai giocatori affezionati a Mario, Link e Samus? Boh, ad anni di distanza dalla sua uscita ancora non l’ho capito.
Però c’è da dire che i giochi di qualità c’erano ed erano pure tantissimi (talmente buoni che molti di questi sono stati riproposti su Nintendo Switch). Tra questi prendo New Super Mario Bros. U, ovvero il vecchio che incontra il nuovo. Una formula di gioco, che riprende le meccaniche originarie dell’idraulico baffuto e le trasporta ai giorni nostri grazie ad una grafica attuale e a meccaniche di gioco adatte sia ai veterani che alle nuove leve. Esperimento iniziato su Nintendo DS, continuato su 3DS e passato a Wii U.
Se non l’hai mai giocato al tempo, beh non è troppo tardi, infatti New Super Mario Bros. U è presente anche su Nintendo Switch. Menzione d’onore per New Super Luigi U, ovvero la stessa cosa, ma con una difficoltà che “perfavore Dark Souls spostati un attimino”.
Nintendo Switch – The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Arriviamo ai giorni nostri, dove Nintendo Switch ha creato un mercato a parte, ovvero una console che si può collegare alla TV di casa, ma che ci possiamo portare dietro anche nelle nostre scampagnate. È nel pieno del suo ciclo vitale, quindi parecchie cartucce potrebbero essere sparate, ma ad oggi difficilmente vedo qualcosa di migliore di The Legend of Zelda: Breath of The Wild.
La capacità di rinnovarsi, elevando l’esplorazione di mondi all’ennesima potenza, ma restando ancorato ai canoni che mi hanno fatto innamorare alla follia di questa saga. Tutto è stato implementato: gli scontri, il dettaglio, la storia, l’inserimento di cinematiche. A mani bassissime il miglior gioco su Nintendo Switch, ma non solo, uno dei candidati a miglior gioco di questa generazione.
E le portatili?
Sì, Nintendo nel corso degli anni è diventata maestra nel gioco portatile. Nessuno è mai riuscito a scalfire il predominio della casa giapponese in questo campo, l’unica che ci andò molto vicino, fu Sony con la sua PSP, ma anche in quel caso la vittoria andò alla casa di Mario. E siccome a curriculum ho anche una sfilza di console portatili, mi pare giusto menzionare anche queste.
Game Boy – Super Mario Land
Perché il primo e non il secondo? Vero, Super Mario Land 2 era più longevo e presentava una grafica molto simile alla sua controparte su Super Nintendo, tuttavia il primo capitolo era qualcosa di nuovo, differente, ma al contempo era sempre Mario. Immaginati la scena, un bambino di circa 8 anni che è in fissa potente con l’idraulico baffuto, passa pomeriggi interi a superare i livelli su suo NES, poi un bel giorno, insieme al suo Game Boy nuovo fiammante, arriva un capitolo nuovo di Mario.
Un titolo che si poteva giocare on the go. Praticamente un sogno che realizza. In più i nemici diversi, il fatto di poter controllare un sottomarino, i power up che si comportano in maniera differente. Un’ottima variazione al tema principale.
Game Boy Color – Super Mario Bros. Deluxe
Passa il tempo e a 16 anni vado a trovare degli zii all’estero, mi ci vuole qualcosa per passare il tempo sull’aereo. Rompo le scatole all’inverosimile ai miei genitori e riesco a portarmi un Game Boy Color con la cartuccia di Super Mario Bros. Deluxe, ovvero il primo capitolo della saga di Mario, ma leggermente rimaneggiato per entrare all’interno del minuscolo schermo del Game Boy Color.
Mi tiene compagnia per immemore tempo, anche se il gioco è a tutti gli effetti quello uscito nel 1985. Se ce l’hai da qualche parte, tienitelo stretto perché ho capito che sta raggiungendo quotazioni mostruose
Game Boy Advance – Super Mario Advance 2: Super Mario World
L’evoluzione del Game Boy Color era la sua controparte Advance. Per tutti era il Super Nintendo in miniatura, la cosa non era molto lontana dalla verità, in Nintendo lo sanno e giocano parecchio su quest’aspetto.
Super Mario Advance 2 è Super Mario World, non c’è da aggiungere altro. La giocabilità è la medesima, la grafica pure solo che te lo puoi portare in giro. Perché mi resta nel cuore, nonostante l’ampia presenza di titoloni? Beh logico, sono riuscito a scoprire ogni anfratto della cartuccia senza nessuna guida e a raggiungere l’ultimo livello di gioco che ti premia con un: “You are a super player” scritto con le monetine. Gaudio e tripudio.
Nintendo DS – Resident Evil DS
Lo schermo si sdoppia e in Nintendo si chiamano i partner fidati per dare un senso a quella seconda finestra di gioco. C’è chi si inventa di metter una semplice mappa, altri di usarlo per i power up.
Capcom, invece, prende il secondo schermo del DS, il quale era touch screen, converte una delle sue ip più famose, uscita su altri lidi, ovvero Resident Evil e lo trasforma in ulteriore modo di agire. Infatti con Resident Evil DS, in alcuni punti, si poteva utilizzare il pennino come se questo fosse un coltello e uccidere corvi e zombie.
Negli in cui abbiamo iPhone 12 e smartphone da 2000 € non è nulla di che, ma al tempo, ti possa assicurare, che questa fu una vera e propria genialata.
Nintendo 3DS – The Legend of Zelda: Ocarina of Time
Concludiamo con l’ultima console portatile, in senso stretto, di Nintendo: il 3DS. Erano gli anni del 3D al cinema grazie agli occhialini. Una tecnologia tanto inutile che fu un flop clamoroso (chissà il perché). In molti provano a far diventare questo modo di fruire contenuti, in maniera più comoda, ovvero si cercano di eliminare gli odiosissimi occhiali.
Nessuno ci riesce, a parte Nintendo, ma per una console con schermo piccolo, non si può ricreare lo stesso effetto su TV da 50 pollici. 3DS parte piano e il 3D stereoscopico si rivela solo un fastidioso gimmick, ma soprattutto, nei primi anni, il problema è la carenza di giochi.
Ci si rimbocca le maniche e si partoriscono dei remake per i due capitoli di Zelda, tra i più riusciti, ma invecchiati peggio, ovvero: Ocarina of Time e Majoras Mask. Il team Grezzo (Grezzo di nome, ma non di fatto) prende questi due capolavori senza tempo, gli appiccica una grafica al passo con i tempi e adatta i controlli alla console portatile 3DS. Risultato spettacolare e utenti felici. Per il 3D? No per quello nulla da fare, ciofeca era e ciofeca è rimasta, anzi il 2DS è probabilmente una scelta migliore e più economica.
TO BE CONTINUED…