Il 9 settembre 2014 veniva rilasciato il primo Destiny; un gioco innovativo sviluppato da Bungie. Non un semplice sparatutto, nè un RPG classico, tanto che gli sviluppatori lo hanno definito un shared world shooter, ma meglio noto alla folta community come un MMORPG.
Un successo incredibile in termini di vendite, di feedback del pubblico, insomma un titolo che tra 20 anni potrebbe essere ricordato come DOOM o Halo probabilmente. Le caratteristiche uniche hanno reso infatti Destiny un fiore all’occhiello per la software house dopo altri successi come Myth o Marathon.
Il gioco infatti prevede un’insieme di attività in grado di soddisfare sia un casual player che un giocatore più “hardcore”. PvE, PvP, attività di squadra come Cala la Notte e Incursioni, le memorabili Prove di Osiride e molti eventi stagionali o a rotazione hanno fatto sì che questo gioco avesse una diffusione notevole.
La componente shooter va a braccetto con quella RPG; insomma per alcune cose basta puntare e sparare sui nemici, per attività più complesse organizzare un loadout è fondamentale per la riuscita della missione.
Le armi e le armature sono a perk random, ovvero possiedono caratteristiche e combinazioni differenti che le rendono più o meno utili in base alle attività per cui vengono usate. Trovare equipaggiamento god-roll è un lavoro lungo e ripetitivo, un vero e proprio farming che richiede tanto tempo quanta pazienza.
Così come completare alcune attività; le vittorie impeccabili nelle Prove di Osiride per ricevere equipaggiamento unico da sfoggiare, armi e armature delle Incursioni e via dicendo. Come molti MMORPG, possedere i “pezzi migliori” è fonte di vanto per il guardiano che li può sfoggiare.
Un premio per il loro impegno, la loro determinazione e dedizione nel conseguire un obiettivo che non tutti riescono a raggiungere. Eppure la natura umana non è così pura come quella dei guardiani, prodighi difensori dell’umanità e paladini della Luce.
I furbetti, se così si possono chiamare sono sempre in agguato; chi vuole “tagliare le curve” con mezzi più o meno leciti hanno visto in Destiny una vera e propria miniera d’oro. Cheater e carrier si sono in breve tempo ritagliati il loro spazio nel gioco, rovinando sovente l’esperienza di giocatori onesti.
I Cheater di Destiny
Come ogni gioco al mondo, esistono i giocatori onesti che con le proprie abilità ed equipaggiamento raggiungono i loro traguardi; altri invece pur di ottenere un vantaggio sulle qualità degli avversari ricorrono a mezzi poco ortodossi.
Di recente Bungie ha messo un freno a PerfectAim, sito noto per vendere cheat e hack di vario genere per diversi titoli. Pagando un tributo più o meno oneroso in base alle richieste ecco che arrivavano aimbot e altri aiuti illegittimi.
Purtroppo si tratta solamente di un piccolo aiuto alla community; i siti concorrenti di PerfectAim infatti sono ancora in funzione e perseverano in questa condotta illecita a danno di moltissimi guardiani. Ci sono anche gli utilizzatori di interruttori lag-switch, che facendo “singhiozzare” la connessione si teletrasportano nelle mappe PvP in stile Super Sayan.
Altri invece, più avvezzi all’informatica e dotati di apparecchi specifici, “dossano” gli avversari (attacco DDos) facendoli rimuovere dalla mappa e vincendo praticamente a tavolino. In poche parole si tratta di comandi impartiti tramite il router dello scorretto guardiano che “mandano in crisi” il modem avversario causando una disconnessione dalle attività.
I servizi di carry e boosting
Nato per guardiani pigri e svogliati, i servizi di boosting funzionano in maniera piuttosto semplice, sicuramente meno dannosa dei cheater. L’interessato infatti darà gli estremi di accesso del proprio account ad un giocatore “professionista” che in cambio di denaro, completa attività su richiesta del committente.
I servizi spaziano dal raggiungere l’hard cap, completare attività come Incursioni, Prove di Osiride ( o dei Nove quando c’erano), sbloccare obiettivi, sigilli e armi esotiche o del pinnacolo. Qualunque attività più faticosa come trovare i god roll di alcune armi è a portata di bancomat per chi non ha voglia e tempo da dedicare a Destiny.
Conseguire così premi e riconoscimenti in-game è una scorciatoia che di fatto porterà sì il trofeo dell’interessato nell’inventario, ma senza la soddisfazione/frustrazione per conseguire questo traguardo. Cosa se ne farà un giocatore di un sigillo come “Indistruttibile” se poi prende pesci in faccia anche nelle Partite Veloci? Chi lo sa!
Il Real Money Trading
Pratica oltremodo nota a qualunque gioco che contiene obiettivi e equipaggiamento farmabile o difficile da ottenere, è una della attività illegali più contrastate da ogni software house. Facendo una semplice ricerca su internet, è facile trovare utenti che vendono i loro account per cifre più o meno esorbitanti.
Un prezzo stabilito in base alle proprietà dell’account; emblemi rari o stagionali, armi difficili da ottenere o non più ottenibili, decori unici e altro fanno arrivare le cifre anche sopra i 2000€. Anche se i prezzi possono far sembrare questo mercato molto statico, posso assicurare che non è così; giocatori folli e con troppi soldi da spendere spesso acquistano questi account per puro collezionismo.
Oltre ad essere un’attività espressamente proibita su Destiny, moltissime software house la menzionano tra i motivi di sospensione e cancellazione degli account colti in fragranza. Oltre a danneggiare il gioco e l’esperienza da giocatori, si tratta di un ottimo camouflage per attività ben peggiori.
Se non credete sia possibile, è bene riportare un aneddoto per far chiarezza su questo punto. L’FBI diverso tempo fa aveva rintracciato un trafficante di armi che utilizzava Snapchat per vendere armi agli acquirenti.
Un metodo non convenzionale e difficile da rintracciare che però non è passato a lungo inosservato, portando gli agenti del bureau ad arrestarlo. Faccenda analoga è quanto accaduto al giocatore noto su PlayStation network Speedola20, arrestato per spaccio organizzato tramite PSN.
Il Real Money Trading (RMT) non è nuovo a questo genere di traffici; spesso vengono messi in vendita account e flussi di denaro viaggiano dal nord al sud america per finanziare cartelli internazionali; usando infatti bitcoin, paypal e altri sistemi difficili da gestire e rintracciare per le forze dell’ordine, i trafficanti riescono a spostare denaro senza destare troppe attenzioni.
La situazione su Destiny 2
Destiny 2 ha visto un esponenziale aumento di cheater con lo sbarco su PC, piattaforma molto più comoda per chi gradisce rovinare l’esperienza altrui rispetto alle console. Giocatori mediocri, streamer e carrier infatti gradiscono questi mezzi per i loro obiettivi, marciando sull’esperienza dei guardiani più onesti.
Un fenomeno che Bungie da sola non può arginare; esiste nella software house una squadra anti-cheat che lavora per evitare manipolazioni di rete o dei codici del gioco, ma i metodi sono davvero molti e alcuni molto difficili da individuare.
Se ognuno di noi segnalasse i giocatori scorretti e sospetti di attività illecita, sicuramente il numero di imbroglioni scenderebbe rapidamente; d’altronde è compito di noi guardiani proteggere l’umanità dall’Oscurità, già che ci siamo facciamolo anche con gli imbroglioni!