PositronX è uno sparatutto indie a livelli procedurali. Se volessimo riassumere in tre parole il gameplay e, a dire il vero, l’intera sostanza del gioco, il suo slogan, visibile nell’immagine di copertina, sarebbe perfetto: “Play. Die. Repeat.”
E in effetti moriremo parecchie volte, specialmente contro i boss, spesso fin troppo resistenti e duri a morire rispetto agli altri nemici. Ma andiamo con ordine. In questo gioco andremo a comandare un robottone umanoide che, armato di bocche da fuoco varie, ottenibili completando i livelli, e tanta rabbia, si farà strada in dungeons ipertecnologici abbattendo orde di altri robot.
Il gameplay
Il gameplay di questo gioco è molto semplice. Mira, spara a qualsiasi cosa che anche solo accenni un movimento e continua a farlo finché non vieni abbattuto. Dopodiché, ricomincia il procedimento. Dopo un breve tutorial in cui faremo fuori i nostri primi ragni meccanici e qualche altro robot, entreremo nel vivo del gioco.
I livelli di questo sparatutto vengono creati in maniera procedurale, un approccio il cui indice di gradimento è molto soggettivo. Ad ogni modo, ripulendo le aree e completando obiettivi come compiere una killstreak oppure uccidere un certo numero di nemici, otterremo armi e tantissimi power-up. Infine, ci scontreremo con dei boss veramente tosti e molto diversi tra loro.
Segni particolari?
Avremo a disposizione diversi tipi di poteri e abilità che variano un po’ il gameplay. Il primo potere che otterremo, ad esempio, consisterà nel poter rallentare il tempo per una manciata di secondi, consentendoci di mirare con maggior facilità alle frenetiche macchine impazzite che è nostro compito rottamare.
Tali poteri saranno potenziati man mano che completeremo le aree di gioco. Troveremo qui e là anche dei campi gravitazionali che ci permetteranno di fluttuare e muoverci liberamente per l’arena oppure delle piattaforme di salto. La cosa triste di questo gioco è che, stranamente, non è presente alcuna componente multiplayer. Si giocherà unicamente contro l’intelligenza artificiale, non sempre brillante. Un vero peccato.
I boss
Dopo le prime partite e dopo aver preso la mano con i controlli, il numero di volte in cui i nostri nemici riusciranno ad abbatterci calerà drasticamente. Tuttavia, bisogna dire che le boss battle rappresentano una vera e propria sfida. Abbiamo sfidato un gigantesco granatiere che, oltre a bombardarci costantemente, era anche in grado di teletrasportarsi in continuazione.
Un altro ancora, “The Fly”, era in grado di volare e gli è bastato colpirci una volta, dopo che noi avevamo scaricato praticamente tutto il nostro arsenale, per scaraventarci giù dalla nostra bella passerella e farci atterrare nella lava. PositronX offre dei boss forse un tantino troppo coriacei ma divertenti da affrontare, se non altro.
Grafica e colonna sonora
La grafica di PositronX è un punto a suo favore. Decisamente soddisfacente e dall’aspetto decisamente meno amatoriale rispetto al gameplay. Giocando, infatti, avvertirete spesso un retrogusto di “fatto in casa”, a causa di un gameplay visto e rivisto, benché frenetico e divertente. La colonna sonora ha un sound genericamente metal/hard rock che accompagna decentemente le nostre solitarie partite.
Giudizio
PositronX sa tanto di già visto. Se cerchi un gioco che abbia un minimo di personalità o che abbia qualche fiore all’occhiello, lascia perdere. Se invece ciò di cui hai bisogno è uno sparatutto tanto generico quanto frenetico e senza componente multiplayer, questo indie potrebbe essere giusto per te: trascorrerai qualche ora di piacevole e futuristica strage meccatronica. Il gioco ha da poco lasciato lo stato di accesso anticipato ed è disponibile su Steam al prezzo di 19,99 €.