Stando alle recenti dichiarazioni di Ubisoft, la conduttrice di uno dei podcast in-game di Watch Dogs: Legion verrà presto sostituita con un nuovo doppiatore. All’origine di questa decisione, ci sarebbero dei passati commenti di natura transfobica da parte della giornalista, dai quali l’azienda francese ha scelto di prendere le distanze.
Visti i recenti scandali che hanno travolto le fila interne della software house, tra accuse di molestie sessuali e lamentele per le pessime condizioni lavorative, una decisione come questa non poteva che essere il modo migliore per continuare il proprio percorso di redenzione, già avviato da qualche tempo.
I creatori di Watch Dogs: Legion hanno quindi affermato che le idee di Helen Lewis, riassumibili con il titolo di un suo editoriale che recita: “Un uomo non può semplicemente dire di essersi trasformato in una donna“, non sono assolutamente in linea con lo spirito di Ubisoft. Queste, le esatte parole di uno dei portavoce dell’azienda:
“Siamo stati informati dei commenti controversi di una giornalista la cui performance di doppiaggio appare in due dei podcast presenti in Watch Dogs: Legion. Né Ubisoft né il gioco riflettono i punti di vista di questa persona. Il team di sviluppo ha lavorato con un produttore esterno per selezionare i profili utili a questi podcast, che non è risultato a conoscenza della controversia al momento della prenotazione o della registrazione. […] Comprendiamo che questa collaborazione possa essere considerata offensiva e ci rammarichiamo profondamente per qualsiasi danno causato. In risposta, sostituiremo i due episodi di podcast in un prossimo aggiornamento, rafforzando inoltre i nostri controlli in background per i partner futuri”.
Prima di salutarti lasciandoti a un trailer del titolo, ti ricordo che Watch Dogs: Legion è già disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, mentre sbarcherà sulle console di nuova generazione il prossimo 10 novembre (Xbox Series X e S) o, nel caso di PlayStation 5, un paio di giorni più tardi.