L’impatto avuto dal Covid-19 sull’intera industria videoludica non è certo passato inosservato, i continui rinvii di titoli Tripla A sono stati (anzi, sono ancora) solo la punta dell’iceberg di tutti i problemi causati dalla pandemia.
Quello di cui non si è ancora parlato, tuttavia, sono gli effetti a lungo termine che questa situazione di emergenza potrà avere sulla produzione dei titoli next-gen.
A lanciare per prima l’allarme è addirittura Square Enix. La holding nipponica, nel report finanziario di questo 2020, ha infatti già messo in conto i possibili (per non dire certi) rallentamenti in cui potrebbe incappare lo sviluppo dei suoi titoli futuri.
Riportiamo di seguito le esatte parole del comunicato di Square Enix:
“Possibile impatto sulla tabella di marcia per quanto concerne la pubblicazione di nuovi titoli, a causa dell’interruzione dei lavori da parte di società alle quali avevamo delegato parte degli sforzi produttivi”.
Essendo risaputo che lo sviluppo di un titolo richiede diversi anni di lavorazione, è abbastanza facile intuire come l’interruzione dei lavori sia una conseguenze dello “smart-working” imposto a causa della pandemia; l’unica alternativa valida(?) sarebbe quella che vede Square Enix essere già a conoscenza di motivi terzi che costringeranno, oppure hanno già costretto, queste aziende affiliate ad interrompere i lavori di sviluppo.
Sempre dal comunicato estrapolato dal report di Square Enix, siamo a conoscenze di un posticipo confermato per alcuni titoli in sviluppo; di questi, le finestre di lancio sono state fissate per il 2022 e 2023.
Non è stato possibile saperne di più, dunque non sappiamo quali siano i titoli coinvolti, ma ovviamente il pensiero di noi tutti videogiocatori corre verso Final Fantasy XVI; sarà proprio lui il prossimo titolo Tripla A ad impelagarsi in uno sviluppo difficoltoso ?
Ricordiamoci però che Square Enix è a lavoro su molti altri titoli:
- Project Athia
- NieR Replicant
- Outriders
- Dying Light 2
- Babylon’s Fall
- Bravely Default 2
Square Enix ha dunque lanciato l’allarme, come risponderà il mondo dello sviluppo videoludico !?