Ubisoft ha sempre avuto un occhio di riguardo allo sfondo storico in cui sono ambientati i titoli della serie Assassin’s Creed. Il successo della serie è basato sull’attenzione ai dettagli e la creazione fedele delle caratteristiche salienti di ogni epoca rappresentata.
Assassin’s Creed Valhalla non fa eccezione e anzi, sembra essere il capitolo più fedele al periodo storico in cui è ambientato rispetto i capitoli precedenti della serie.
Un’epoca di sangue
Entrati nell’animus veniamo catapultati nel 9° secolo d.C. con esattezza nell’anno 873, un periodo pieno di imprese e personaggi di un certo rilievo in piena epoca vichinga. La “Grande Armata Vichinga“, guidata dai figli del leggendario vichingo Ragnarr Loðbrók (pronunciato Lothbrok) è impegnata nella conquista dei regni Sassoni di Wessex, Mercia, Anglia dell’est e Nortumbria.
Dopo l’arrivo di Ragnarr e il triste e famoso saccheggio del monastero di Lindisfarne nel 793 d.C., sempre più navi danesi, norvegesi e svedesi apparivano al largo della nuova isola scoperta. Al contrario di come si potesse pensare i “pagani”, come chiamati dai Sassoni, non erano li per razziare oro e argento, ma per conquistare le terre fertili che il suolo sassone offriva. Ragnarr aveva scoperto che l’antica Inghilterra offriva una terra adatta alla coltivazione al contrario della Scandinavia che rendeva faticosa la sopravvivenza della popolazione.
Eivor, protagonista di Assassin’s Creed Valhalla fa parte di quei “pagani” che cerca terre dove allevare bestiame, costruire nuovi villaggi e coltivare cibo. L’obbiettivo di questa fetta di popolazione vichinga è nettamente più semplice, dato che la Grande Armata ha già conquistato alcune regioni dell’isola e fondato insieme ai Sassoni un vero e proprio stato chiamato Danelaw e guidato dai figli di Ragnarr: Ivarr, Halfdan e Ubba.
Tra gli invasori e i Sassoni la corda che teneva uniti i rapporti era sempre tesa al massimo, ma una guerra non conveniva a nessuno e si optò per una convivenza pacifica, tanto che una buona parte della popolazione vichinga si convertì al Cristianesimo. Questa convivenza pacifica durerà fino al 1066 anno in cui Guglielmo il Conquistatore guiderà i discendenti della popolazione vichinga, i normanni, contro gli invasori sottomettendoli in definitiva e dando vita al Regno d’Inghilterra.
Questo è esattamente il periodo storico che si vive vagando per le ambientazioni, i villaggi e le vicende di Assassin’s Creed Valhalla. Un’epoca di grande cambiamento per due popolazioni che hanno tanta storia e personaggi decisamente di un’importanza leggendaria.