Dirt 5 è bello. Siamo ben lieti di iniziare così questa nuova recensione, preannunciandovi che con questo ultimo capitolo della serie Colin McRae vi divertirete. A patto, però, che rientriate in certe categorie. Abbiamo tra le mani un simulatore di guida variegato e frenetico, con una grafica davvero niente male e un comparto sonoro da urlo. Inoltre, abbiamo un ottimo doppiaggio in italiano dei vari podcast ascoltabili durante le diverse fasi della modalità carriera. Un’introduzione davvero coi controfiocchi, vero? Tuttavia, i difetti ci sono. Ebbene, dopo avervene già parlato per sommi capi tempo fa, ora che abbiamo finalmente potuto provarlo, iniziamo a parlare nello specifico di Dirt 5.
Il gameplay
Come abbiamo già detto, questo titolo è dannatamente frenetico, adrenalinico e non bada troppo al realismo in cambio di un gameplay sempre frizzante e che bada più alla velocità e alla nostra capacità di driftare (o derapare che dir si voglia).
Infatti, qualunque sia la modalità, non dobbiamo aspettarci danni realistici alla nostra o alle altre auto oppure scontri in stile Michael Bay che, pur rivelandosi probabilmente spettacolari, invaliderebbero certamente la partita. No, in Dirt 5 noi correremo, correremo e correremo fino alla fine della gara. Ciò sarà possibile in svariate modalità, in diversi tipi di veicoli e in numerosi setting, tra i quali è compresa anche l’Italia.
Modalità Carriera
Questa è la modalità principale del gioco. Sebbene piuttosto breve e lineare, durante la carriera potremo affrontare gare in tutti i tipi di veicoli (GT, fuoristrada, Buggy, Rallycross ecc..) e in ogni tipo di percorso. Avremo, ad esempio, strade regolari ma piene di pericolose curve e anche percorsi fangosi, ponti ghiacciati e strade allagate dalla pioggia che metteranno a dura prova le nostre abilità di drifter. Il meccanismo è semplice: gareggia, cerca di vincere, o comunque di arrivare sul podio, ottieni soldi e prestigio e prosegui fino alla fine del percorso, ascoltando, intanto, i podcast dei nostri irriverenti commentatori, qui in un ottimo doppiaggio italiano.
Online
Dirt 5, bisogna dirlo, non brilla per la componente multiplayer. Effettivamente il meccanismo non è dei migliori: verremo semplicemente inseriti in una lobby senza possibilità di scegliere granché e inizieremo la partita.
Oltretutto, i server non sono esattamente ad alta densità di popolazione (questo perchè il multiplayer ha convinto ben pochi giocatori), quindi potremmo ritrovarci ad attendere fin troppo a lungo per gareggiare con qualcuno. Se cercate un titolo di corse d’auto competitivo, ci duole ammetterlo, Dirt 5 non è proprio la scelta migliore, poichè si tratta di un titolo che fa della sua larga componente Arcade il lato migliore.
Corse libere e Playground
Ovviamente abbiamo a disposizione una modalità in cui gareggiare liberamente e secondo le nostre condizioni. Potremo scegliere condizioni climatiche, orario del giorno, tipo di veicoli, percorsi e setting. Una modalità classica e sempreverde. Anche se avremmo apprezzato una scelta più ampia nella selezione dei tracciati.
Comunque, se questa modalità non dovesse saziare la vostra sete di personalizzazione, c’è la modalità Playground, in cui potremo costruire il nostro percorso. Una volta imparati i comandi di editing, non sempre molto intuitivi, sarà molto divertente tracciare diversi tipi di gare e condividerli con la community.
Garage
Nel garage di Dirt 5 potremo ammirare i nostri bolidi. Infatti, sarà possibile, anche al momento di iniziare una qualsiasi gara, personalizzare le nostre auto. Tuttavia, tale fattore non rappresenta chissà quale novità o caratteristica peculiare. La personalizzazione è abbastanza povera e crediamo che, in un gioco in cui le auto sono protagoniste assolute, i ragazzi di Codemasters avrebbero dovuto curarla decisamente meglio. Sarà possibile, ovviamente, cambiare i colori, aggiungere gli stickers degli sponsors e di vari personaggi ma è davvero tutto qui. In Dirt 5, la nostra auto, colori a parte, sarà identica a tutte le altre. Un vero peccato.
Grafica
Il porting di Dirt 5 per PC non è stato dei più efficaci. Anche con componenti decisamente di tutto rispetto, come una NVIDIA 3080 e Intel 9700k, potremo avere cali di FPS. Ovviamente, con componenti inferiori, anche di potenza medio/alta, la cosa non fa che peggiorare.
Ciononostante, bisogna dire che, una volta alla guida, verremo colti da un’ambientazione spettacolare e da un’interazione con l’ambiente (l’auto si sporcherà di fango e si danneggerà) abbastanza convincente. Insomma, l’estetica convince anche, il problema è un comparto tecnico non sempre all’altezza e una scarsa soddisfazione per i feticisti degli fps.
Comparto audio
Come da introduzione, il doppiaggio in italiano dei commentatori, protagonisti di diversi podcast fra una gara e l’altra, è davvero ottimo. Il che, come tristemente sappiamo, non è sempre così scontato. Anche la colonna sonora, seppur non comprendente di moltissimi track, è avvincente e sicuramente ben inserita nel contesto delle gare. Renderà le vostre sessioni ancor più movimentate. Sarebbe stata carina, come feature, la possibilità di importare tracce personalizzate ma ciò non sarà possibile.
Altre mancanze
L’avrete ormai capito, Dirt 5 non è perfetto. A salvarlo è un’ottima componente Arcade, come detto, che riesce sempre a divertire e ad intrattenere. Il gameplay, in altre parole, è facile, veloce e fa il suo dovere. Ma un simulatore d’auto di questo tipo senza supporto per il wheel? E senza supporto per il VR? Già. O controller, o tastiera.
Non nominiamo neanche il mouse perchè sarà del tutto inutile. Infatti, il lavoro di telecamera è del tutto automatico e non sempre molto efficace. Capiterà spesso che, trovandoci in discese o salite particolarmente ripide, non vedremo un accidenti davanti a noi fino all’ultimo secondo, rischiando spesso di schiantarci, specialmente durante gare notturne.
Giudizio
Dirt 5 è ottimo se questo è il vostro primo approccio alla serie o ai simulatori di corse, in generale. Ancora meglio se vi piace l’approccio videoludico prettamente Arcade. In altri casi c’è di meglio. Potrebbe comunque regalarvi diverse ore di divertimento, se non avete troppe pretese.
Fatto sta che il prezzo attuale su Steam (54 € per la standard e 74 € per la Amplified Edition) è decisamente esagerato, considerando i titoli precedenti e ciò che il mercato offre. Aspettate dunque i saldi e, se vi sentite rappresentati dalle categorie da noi suggerite, compratelo pure, il divertimento è assicurato.