E’ passato davvero tanto, tanto tempo dall’ultimo Mai Abbastanza JRPG dedicato alla saga di Mana e finalmente i miei impegni post-lockdown si sono abbastanza assestati da permettermi di riprenderla, pur apportando alcuni aggiustamenti. Che cosa è questa rubrica? E’ un luogo dove, di settimana in settimana, mi dedicherò a parlare di questo genere di videogiochi, a volte elencandone diversi tutti appartenenti ad una serie, altre volte concentrandomi più nello specifico su un argomento dettagliato.
Nelle premesse della nostra rubrica, nata in seguito alla mia serie di articoli del Final Fantasy Compendium, specificavo che comprenderò sotto l’ombrello della definizione “JRPG” tutti i giochi che hanno elementi da loro derivati come, per esempio, i tactical jrpg e gli action jrpg. Ovviamente, se vuoi, puoi consigliarmi serie o argomenti di cui parlare. Detto questo, con l’articolo di oggi voglio chiudere uno dei punti che avevo lasciato aperto proprio nel già citato Final Fantasy Compendium ed andare a parlare della serie di jrpg di SaGa.
Che Cosa è SaGa?
Di SaGa avevamo già brevemente parlato nella 6° parte del Final Fantasy Compendium. Come mai? Perché i primi tre capitoli di questa serie di videogiochi, i tre Makaitoushi SaGa, sono anche parte dei pochi ad essere stati distribuiti subito in tutto il mondo, ma lo hanno fatto sotto il nome di Final Fantasy Legend I-III per ovvi motivi di marketing. Bastava comunque giocarli per rendersi conto delle evidenti differenze, da un’ambientazione sci-fi invece che fantasy classica ad uno stile di gioco più orientato all’open-world e allo sviluppo libero dei propri personaggi. Queste sono diventate le caratteristiche distintive di una serie di videogiochi, quella di SaGa, che deve molto agli spunti innovativi del suo creatore, Akitoshi Kawazu, ma che, purtroppo, solo di recente ha superato i confini del Giappone.
Un’altra delle caratteristiche più rinomate dei giochi della serie SaGa è che questi, piuttosto che avere un’unica epica narrativa complessiva, basavano la propria storia su varie vicende di personaggi diversi connesse solo marginalmente, atte a creare un affresco narrativo più ampio ed interconnesso. Questo mette quindi più enfasi su un fattore di replay del gioco stesso. Esistono poi anche altri punti fermi a livello di gameplay come, per esempio, l’assenza di incontri casuali o il fatto che i nemici diventano più forti in modo proporzionale alla crescita dei personaggi. Quest’ultima è una meccanica che è oggi abbastanza consueta e si trova in titoli come Final Fantasy VIII, Dragon Age: Origins, Fallout 3 e The Elder Scrolls V: Skyrim, ma che fu introdotta per la prima volta proprio in un gioco della serie SaGa (Romancing SaGa 3 per la precisione).
P.S.: non era ancora stato annunciato quando scrissi il Final Fantasy Compendium, ma i primi tre giochi SaGa usciranno in un’unica collection per Nintendo Switch il 15 Dicembre con il titolo di Collection of SaGa: Final Fantasy Legend.
All’inseguimento della SaGa
Se escludiamo la trilogia originale, di cui abbiamo già parlato, ci sono pochi dubbi su quale sia l’altra serie di videogiochi centrale nella saga di SaGa (scusa il gioco di parole): Romancing Saga. Una piccola curiosità prima di iniziare è che Romancing SaGa prende il nome da un film di Robert Zemeckis che in originale ha il titolo Romancing the Stone, ma che in Italia è stato distribuito come “All’inseguimento della pietra verde”.
Romancing SaGa (1992)
Il primo capitolo della serie Romancing SaGa entrò in fase di sviluppo per il Super Nintendo dopo il successo della trilogia originale su Game Boy ed uscì nel 1992, solo un anno dopo Final Fantasy Legend/SaGa 3. La storia segue 8 diversi personaggi attraverso il mondo di Mardias, ognuno impegnato nella propria missione che lo condurrà ad affrontare il dio oscuro Saruin. Nel 2005 ne è uscito un remake ampliato (Romancing Saga: Minstrel Song) per PlayStation 2 che è stato distribuito anche in Nord America, ma non ottenne molto successo, motivo per cui non arrivò mai in Europa. Nel 2009 il gioco originale è stato adattato ai sistemi mobile, ma solo su territorio nipponico. Come giocarlo: probabilmente la versione più facile da reperire per noi è quella per PlaySation 2.
Romancing SaGa 2 (1993)
Il secondo Romancing Saga uscì dopo solo un anno sempre su Super Nintendo e, pur mantenendo gli stessi elementi di gameplay, pone ancora di più il riflettore sul frammentarsi e diramarsi della storia che si sviluppa attraverso le varie generazioni della famiglia imperiale di Avalon. Ogni cambio generazionale porterà, ovviamente, ad un cambio di personaggi e ad uno sviluppo diverso della narrazione. Oltre a dover affrontare le varie missioni, inoltre, il giocatore deve anche gestire e far crescere e prosperare la capitale del suo impero. Dopo anni di esclusiva giapponese sugli shop online di Wii, Wii U e 3DS, nel 2016 è arrivato sui sistemi mobile di tutto il mondo ottenendo un sorprendente successo. Questo ha spinto nel 2017 ad una sua distribuzione globale su tutti i principali shop online delle console di ultima generazione. Come giocarlo: lo trovi su steam o sui negozi virtuali di Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.
Romancing SaGa 3 (1995)
Il terzo Romancing Saga, uscito nel 1995 sempre per Super Nintendo, torna ad uno stile narrativo affine al primo capitolo della serie, con una scelta iniziale tra 8 personaggi che determina il nostro percorso narrativo, e ad un gameplay che ricorda molto Final Fantasy II, con i personaggi che migliorano in base a quanto utilizzano determinate capacità. Adattato a Wii e a Wii U solo negli shop nipponici, anche di questo esce una versione remasterer per sistemi mobile nel 2017 (trainata dal successo del predecessore) che poi viene estesa, per la prima volta, a tutto il mondo. Poco più di un anno fa, l’11 Novembre 2019, Romancing SaGa 3 è arrivato anche sugli shop online delle console di ultima generazione. Come giocarlo: presente su steam o sui negozi virtuali di Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.
Romancing SaGa Re;univerSe (2018)
L’incredibile successo della trilogia dei giochi Romancing SaGa in versione mobile spinse Square Enix a riprendere in mano la saga nel 2018 con Romancing SaGa Re;univerSe, sempre e solo per sistemi mobile. Questo è strutturato come un free-to-play, ma è anche un seguito diretto di Romancing SaGa 3, ambientato 300 anni dopo gli eventi del titolo e contenente molte delle caratteristiche di quest’ultimo. Il 25 Giugno di quest’anno il titolo è stato reso disponibile in tutto il mondo. Come giocarlo: lo trovi da acquistare/scaricare sul tuo cellulare, a prescindere che tu abbia un sistema android o iOS.
Altre Saghe di SaGa
Ovviamente quella di Romancing SaGa non fu l’unica saga di SaGa (sto odiando questo titolo), ma ce ne furono molte altre che seguirono proprio alle due trilogie del Game Boy e del Super Nintendo. Nessuna di queste, tuttavia, raggiunse mai più di 2 titoli connessi e ho quindi deciso di raggrupparle tutte insieme qui.
SaGa Frontier (1997)
Il primo SaGa ad essere stato tradotto in inglese e distribuito in Nord America è quello che uscì 2 anni dopo il precedente per PlayStation. Inizialmente era sviluppato con il nome di Romancing SaGa 4, salvo poi cambiare in SaGa Frontier. Non sono chiari i motivi del cambio di nome visto che poi, come gameplay e stile narrativo (con la storia che faceva scegliere tra 7 diversi personaggi e trame), il gioco era simile ai capitoli di Romancing SaGa. Probabilmente, essendo il primo gioco al di fuori di una console Nintendo, volevano far credere che non ci fossero predecessori. Come giocarlo: è disponibile sul PlayStation Store giapponese, ma non è mai uscito da lì quindi l’unica soluzione è cercare l’originale Nord Americano. Auguri.
SaGa Frontier 2 (1999)
Il secondo SaGa per PlayStation è anche il primo a raggiungere anche l’Europa ed è considerato da molti come il titolo più bello di tutto il franchise. Il gameplay è il solito, ma l’ambientazione si ispira pesantemente alla Germania medievale e la narrazione è semplificata e ridotta a solo 2 personaggi e trame da seguire. Si avvertiva chiaramente il tentativo di cercare di aprire la serie di giochi ad un pubblico più grande, meno abituato ai jrpg classici. La manovra ebbe solo parzialmente successo. Una particolarità è che nonostante il periodo, dove si sperimantava tantissimo con il 3D, SaGa Frontier 2 mantiene una grafica completamente 2D. Come giocarlo: non è mai stato reinserito in qualche shop online al di fuori del Giappone e va quindi recuperato l’originale che, probabilmente, costa un fegato sano e mezzo.
Unlimited Saga (2002)
Anche Unlimited Saga venne distribuito in Nord America ed Europa ed è emblema del perché questa serie non è mai stata molto conosciuta. Sviluppato per PlayStation 2, Unlimited Saga era un gioco molto diverso dai predecessori. Prima di tutto presentava una grafica che era uno dei primi esperimenti di unire 3D e 2D e, in secondo luogo, aveva un nuovo sistema di gioco che combinava caratteristiche di SaGa a quello che sembrava una specie di colossale gioco da tavolo. Il gioco si rivelò un successo clamoroso in Giappone, ma il gameplay estremamente complesso e la narrazione molto frammentata (ancora una volta si doveva scegliere tra 7 personaggi a inizio gioco) lo hanno portato ad essere pesantemente bocciato in occidente. Questo successo così sbilanciato portò il franchise ad essere messo in pausa fino al 2014. Piccola curiosità prima di continuare, questo è stato il primo gioco di SaGa che io abbia mai giocato… ho bestemmiato tanto al tempo, credimi. Come giocarlo: purtroppo va recuperato l’originale che è abbastanza introvabile.
Emperors SaGa (2012)
Prima che il franchise fosse ripreso in mano nel 2014, con tanto di dichiarazione in comunicato stampa della Square Enix, nel 2012 esce Emperors SaGa per GREE, un social media giapponese di cui avevamo già parlato nel Final Fantasy Compendium. Si tratta di un gioco che ha la tipica struttura narrativa di un SaGa, ma che, al solito gameplay, ne sostituisce uno che sfrutta delle carte collezionabili digitalizzabili. Il gioco è stato cancellato dalla piattaforma nel 2017. Come giocarlo: beh, non puoi.
Imperial SaGa (2015)
Nel 2014, in occasione del 25esimo anniversario del franchise, Square Enix annunciò ben 2 nuovi giochi di SaGa. Il primo ad uscire, nel 2015, fu questo Imperial SaGa che era un gioco free-to-play che funzionava direttamente sul web browser. Il gameplay era tuttavia più simile ad un tipico free-to-play di gestione di un regno piuttosto che ad un capitolo di SaGa (per quanto ci fossero alcuni elementi ricorrenti) ed il miglior riferimento è probabilmente Romancing SaGa 2 visto che dovremo andare a scegliere un Imperatore/Imperatrice per poi giocare tutta la sua discendenza. Nonostante Imperial SaGa abbia una sua storia originale, in realtà il 75% del gioco cita altri capitoli del franchise e, a detta di molti, è una trasposizione di Emperors SaGa. Nel 2019 è uscito un seguito/espansione/remake dal titolo Imperial SaGa Eclipse. Come giocarlo: il sito esiste sempre, ma è tutto in giapponese e richiede un account yahoo nipponico.
SaGa: Scarlet Grace (2016)
In contemporanea a Imperial SaGa, nel 2014 Square Enix annunciò il primo SaGa ad arrivare su console dal 2002. SaGa: Scarlet Grace, uscito inizialmente per PlayStation VITA, è un gioco che prende tantissimo dai vecchi capitoli del franchise per ripropoporlo in veste moderna. Il gameplay è il solito e la narrazione è ancora una volta suddivisa su più trame anche se stavolta i personaggi sono solo 4. Nel 2018 è uscita anche una versione ampliata e migliorata, dal sottotitolo Ambitions, per Nintendo Switch, PlayStation 4, Steam e sistemi mobile. E’ proprio quest’ultima che alla fine, nel 2019, è stata distribuita in tutto il mondo. Come giocarlo: la versione internazionale di SaGa: Scarlet Grace Ambitions è decisamente recente essendo uscita il 3 Dicembre 2019.
I Seguiti Spirituali
Di base SaGa: Scarlet Grace dovrebbe chiudere il nostro listone per quanto riguarda la serie di videogiochi di SaGa, ma ci sono altri due titoli che, essendo stati sviluppati da gran parte dello stesso team che ha lavorato ai SaGa per console ed avendo un gameplay simile, sono considerati seguiti spirituali. Vediamoli.
The Legend of Legacy (2015)
Un gioco ideato nel 2013 da Masataka Matsuura. Questi voleva riproporre un jrpg che avesse un feeling dei vecchi tempi e per questo coinvolse gran parte dello staff che aveva lavorato ai primi SaGa. The Legend of Legacy uscì nel 2015 per Nintendo 3DS e nel 2016 è arrivato anche in Europa. Pur proponendo una grafica 3D, il gioco ha tantissimo dei vari SaGa a partire da una storia che ti fa scegliere tra 8 diversi personaggi e trame fino ad arrivare ad un gameplay che ricorda in più di un passaggio i primi giochi del franchise. Come giocarlo: va recuperato il gioco originale che è comunque abbastanza recente.
The Alliance Alive (2017)
Il secondo seguito spirituale di SaGa vede a lavoro lo stesso team di The Legend of Legacy e può essere inteso come un’espansione di quest’ultimo visto che, di base, venne sviluppato da alcuni concept che furono scartati per l’altro titolo. Uscito sempre per Nintendo 3DS nel 2017, l’anno dopo venne distribuito in tutto il mondo. Il gioco ha il consueto gameplay con la storia che si struttura intorno alle vicende di ben 9 personaggi con trame diverse. Nel 2019 ne è uscita una versione HD per PlayStation 4, Nintendo Switch e Steam e anche questa è stata distribuita in tutto il mondo. Come giocarlo: The Alliance Alive HD è abbastanza recente ed è facile da recuperare.