Se si parla di saghe longeve nel mondo degli FPS è inevitabile citare la serie di Call of Duty, che anche quest’anno è riuscita ad imporsi in grande stile sia nel mercato dei free-to-play che in quello dei videogiochi tripla A. Con i suoi 17 lunghi anni d’età, questa serie ha dimostrato al pubblico che in fatto di marketing è come un buon vino rosso che migliora con il tempo.
Il franchise, complice l’uscita di Call of Duty: Black Ops Cold War, è riuscito a creare un’ecosistema che permette di tenere sotto controllo sia i progressi dell’ultimo arrivato nel serie, sia quelli ottenuti nel popolarissimo free-to-play che ha alzato l’asticella per quel che riguarda i Battle Royale.
Grazie a questo ecosistema il franchise è riuscito a raggiungere dei numeri pazzeschi, negli ultimi 12 mesi ha infatti guadagnato 3 miliardi di dollari in prenotazioni nette. Queste cifre astronomiche sono la prova di quanto i titoli del franchise siano di qualità e riescano ad essere sempre un must have per tutti gli appassionati dei first person shooter.
Le parole di Byron Beede sul franchise di Call of Duty
Il general manager della serie si è espresso sullo stato attuale dell’ecosistema e sopratutto sul loro ultimo titolo:
“Lo slancio dell’ultimo anno in tutto l’ecosistema di Call of Duty, dal free-to-play Warzone al supporto post-lancio di Modern Warfare, e ora a Black Ops Cold War è stato incredibile.”
“Questo è il prossimo grande capitolo di Black Ops con una campagna straordinaria, una nuovissima esperienza zombi e, naturalmente, un multigiocatore dinamico. Il lancio è solo l’inizio. Il nostro obiettivo è costruire un flusso continuo che regalerà un’enorme quantità di contenuti ed eventi gratuiti post-lancio in tutto il franchise”.