Immortals: Fenyx Rising è uno di quei giochi che ha avuto nel corso degli ultimi anni uno sviluppo abbastanza travagliato: annunciato all’E3 del 2019 con un breve trailer e addirittura un altro nome, Gods & Monsters, sparì dai radar per diversi mesi senza che non si seppe più nulla del suo sviluppo.
Ad un certo punto si cominciò a temere che il progetto fosse naufragato pensando che in casa Ubisoft fossero tutti concentrati sulle release di Watch Dogs: Legion (anche questo più volte rinviato) e Assassin’s Creed: Valhalla, usciti tutti nel mese di novembre, salvo poi rispuntare con il nome di Immortals: Fenyx Rising e con data di lancio fissata inizialmente per il 25 febbraio 2020.
Come successo ad altri suoi illustri colleghi del settore videoludico come The Last of Us Part II o Cyberpunk 2077 anche il prodotto Ubisoft ha subito un forte ritardo in questo tormentato 2020, presentandosi al pubblico il 3 dicembre scorso. Qui su iCrewPlay lo abbiamo premiato con un positivo 9, elogiando soprattutto il gameplay godibile, la storia e la varietà di gioco.
Accoglienza tiepida per Immortals: Fenyx Rising
Tuttavia, i pareri su Immortals: Fenyx Rising sono contrastanti e andando a spulciare il sito Metacritic questo aspetto si evince molto chiaramente: la media voto della stampa al 9 dicembre si attesta a 76, con ad esempio i 90 assegnati da Daily Star, PlayStation LifeStile e Digital Chumps e i 70 di GameSpot, MMORPG.com e Gameblog.fr.
Di altro tenore sembrano invece i giudizi del pubblico, che alzano la media ad un più lusinghiero 8.2. Probabilmente il fatto di essere “molto somigliante” su diversi aspetti a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, con il quale è ovviamente impossibile un paragone data la portata di quest’ultimo, ha pesato sul giudizio finale dato al gioco Ubisoft, quantomeno da una larga parte della critica.