Tinkertown. Un esperimento sandbox in grafica pixelata edito e sviluppato da Headup. Abbiamo potuto provare questo videogioco in anteprima e siamo pronti a darvi un parere. Le nostre impressioni, al momento, non sono molto positive. Il gioco è palesemente, senza alcuna ombra di dubbio, ispirato a Minecraft. Il che non è necessariamente un male. Tuttavia, l’intera opera, pur presentandosi inizialmente bene, è affetta da tutta una serie di problematiche, specialmente per quanto riguarda il multiplayer, che dovrebbe rappresentare il lato più interessante del gioco. Purtroppo, Tinkertown ci ha abbastanza delusi sia nella sua fase Beta che in accesso anticipato. Vediamo ora qualche dettaglio.
Tutto iniziò dalla beta
La nostra prima esperienza con questo sandbox è stata con la sua versione beta. Eravamo stati avvertiti dei problemi che avrebbero afflitto le nostre partite e, quindi, armati di pazienza, abbiamo avviato il gioco. Purtroppo anche solo far partire il gioco si è rivelato difficile. Diversi crash affliggevano i nostri tentativi di avvio. Perché vi parliamo di una versione precedente a quella correntemente disponibile su Steam? Perchè assieme agli avvertimenti di possibili crash, bug e glitch, gli autori avevano profetizzato update e cambiamenti risolutivi che avrebbero reso la versione di Tinkertown ad accesso anticipato diversa. L’unico cambiamento che abbiamo notato è che ora non si apre più la finestra del server.
Accesso anticipato
Le problematiche che affliggevano la beta persistono anche nella versione ad accesso anticipato. Avviare il gioco resta un concetto catastrofico, anche se alcune sbavature, sempre legate al drammatico avvio, sono state eliminate. Tuttavia, almeno per quanto ci riguarda, avviare partite in multiplayer è rimasto praticamente impossibile. Non importa quanti tentativi abbiamo impiegato per giocare in coppia, quanto abbiamo atteso, quante volte abbiamo riavviato il gioco. Provare il fantomatico multiplayer è stato semplicemente impossibile. Un vero peccato e, sopratutto, una grave mancanza considerato che non si tratta affatto di un aspetto secondario e che dovrebbe, anzi, rappresentare una punta di diamante del gioco.
Il gioco
Ma adesso basta dedicare tutte queste righe alla schermata di avvio (che tristezza), andiamo a parlare del gameplay. Come detto, il gioco è ampiamente ispirato a Minecraft. Ci ritroveremo in un mondo sandbox in cui potremo raccogliere una miriade di materiali. Tuttavia le nostre possibilità di costruire saranno estremamente limitate rispetto al famoso titolo Mojang. Tinkertown si concentra, più che altro, sull’ampiezza dell’inventario. Avremo a disposizione non soltanto oggetti per costruire ma anche armi, armature e attrezzi di vario tipo. Alcuni oggetti, come totem, falò o bersagli per il tiro con l’arco, andranno semplicemente piazzati, mentre altri come i muri saranno componibili.
Ambientazione
I mondi generati casualmente comprenderanno una foresta/bosco, una parte innevata e una desertica. La cosa divertente è che questi ambienti, completamente diversi fra loro, potranno essere estremamente a contatto. Potremo passare, in un istante, da un torrido deserto con tanto di musichetta da antico egitto, ad un bosco rigoglioso o a una steppa fredda e ricoperta di neve. Ma va bene, non facciamo caso a certe sottigliezze. In basso a destra ci sarà una mappa che, ovunque saremo, ci indicherà sempre il punto di spawn con l’icona di una casetta, in modo da poterci orientare anche durante lunghi viaggi.
Il combattimento
Il combattimento con le diverse creature che incontreremo durante le fasi di esplorazione non è molto dinamico. Potremo scegliere come affrontare i nemici, dato che avremo a disposizione sia armi a distanza che da combattimento ravvicinato, ma lo schema sarà sempre lo stesso. Spammeremo colpi facendo attenzione al colore del nemico: se è rosso sta per attaccare e dobbiamo allontanarci, altrimenti possiamo colpire in tranquillità. Abbiamo, tuttavia, notato un problema. A volte, dopo un primo colpo, i nostri fendenti andranno a vuoto anche se saremo praticamente incollati al nemico e l’unico modo per risolvere il bug sarà riavviare Tinkertown (a volte anche più di una volta). Davvero snervante.
Grafica e colonna sonora
Come puoi ben vedere dalle immagini, la grafica è pixelata. Un lavoro niente male, probabilmente il punto più alto raggiunto di Tinkertown. Gli ambienti della foresta sono abbastanza belli e variopinti. Quelli del deserto e della steppa innevata appaiono invece più piatti e monotoni.
Per quanto riguarda la colonna sonora, avremo brani constestuali all’ambiente in cui ci troviamo. Tuttavia, l’effetto potrebbe non essere dei migliori quando, passando in due passi da un ambiente all’altro, sentiremo la colonna sonora cambiare senza alcuna sfumatura e di continuo.
Per ora…
Insomma, per ora Tinkertown è inguardabile. Difficile anche solo da avviare, sia che si tratti di single player o multiplayer, buggato e, per il resto, poco originale. Speriamo che, con qualche update meno farlocco, il gioco possa almeno iniziare a funzionare, rivelandosi magari un tranquillo passatempo pomeridiano. Per ora, non vale minimamente i 16,99 € che gli sviluppatori esigono su Steam.