The Callisto Protocol ha fatto il suo debutto all’interno del mondo del gaming durante i Game Awards 2020, con un trailer strepitoso, ricco di riferimenti a Dead Space, un capostipite del genere horror videoludico.
Geoff Keighley ha confermato i sospetti della community parlando proprio con il capo di Striking Distance e creatore di Dead Space, Glen Schofield. Durante questa chiacchierata, Schofield ha dichiarato che lo sviluppo di The Callisto Protocol partirà proprio dalle origini del genere horror, dalle sue fondamenta.
A quanto pare l’obbiettivo di Glen Schofield sarebbe quello di creare un videogioco horror single-player basato unicamente sulla storia e sullo storytelling proprio come specificato dal collega Steve Papoutsis in una dichiarazione a VG247.
The Callisto Protocol, un ritorno al passato
Schofield durante un’intervista a Polygon, ha inoltre raccontato la sua ultima esperienza lavorativa:
“Ho trascorso gli ultimi 10 anni a lavorare su Call of Duty… Mi è piaciuto sviluppare Advanced Warfare, perché, in parte è ambientato in una sorta di “futuro”, ma era ora di tornare a lavorare a qualcosa che amo davvero, l’orrore fantascientifico”.
From Striking Distance Studios and the creators of Dead Space, comes The Callisto Protocol – a terrifying, story-driven, survival horror game set in a prison colony on Jupiter’s dead moon Callisto. Coming 2022. #CallistoTheGame pic.twitter.com/k9b8KkfpXB
— The Callisto Protocol (@CallistoTheGame) December 11, 2020
Striking Distance Studios nasce proprio con l’obbiettivo di realizzare The Callisto Protocol e per adempiere a tale scopo Schofield ha assunto i veterani di Dead Space: Steve Papoutsis, Scott Whitney e Christopher Stone. Insieme a questi formidabili designer lavoreranno più di 25 sviluppatori provenienti dalla ormai deceduta Visceral Game (la casa di sviluppo che ha dato vita a Dead Space) e da Sledgehammer Games.
Tuttavia una particolare dichiarazione di Schofield a IGN ha sorpreso la nostra redazione. A quanto pare, The Callisto Protocol sarà ambientato all’interno dell’universo di PlayerUnknown BattleGrounds ma nel 2320. Il giocatore vestirà i panni un prigioniero, incarcerato all’interno di una struttura penitenziaria situata sulla seconda luna più grande di Giove, Callisto.
Perché Striking Distance ha scelto di ambientare la sua storia all’interno dell’universo di PlayerUnknown BattleGrounds? Ai posteri l’ardua sentenza.
L’obiettivo di Schofield è semplice:
“…quello di realizzare il videogioco single-player più spaventoso di sempre per PC e console”.
Per ulteriori informazioni su The Callisto Protocol, resta connesso con iCrewPlay così da non perdere i futuri aggiornamenti che Striking Distance Studios deciderà di pubblicare.