Dopo l’uscita di Cyberpunk 2077 e le enormi polemiche e critiche rivolte agli sviluppatori da parte degli utenti che lo hanno acquistato per PlayStation 4 o Xbox one, il gioco resta nell’occhio del ciclone mediatico che si è scatenato a causa delle penose versioni rilasciate sulle console di vecchia generazione.
A nulla, quindi, sono valse le scuse da parte di CD Projekt Red, colpevole di una comunicazione poco trasparente e chiara, e soprattutto colpevole di aver rilasciato un titolo che è semplicemente ingiocabile, sulle pur obsolete console base di Sony e Microsoft.
Durante la notte Cyberpunk 2077 è stato rimosso da Sony sul PlayStation Store e CD Projekt Red, in una nota emessa agli azionisti del gruppo ha confermato che la decisione è stata presa di comune accordo con il proprietario di piattaforma.
In questo Tweet gli sviluppatori commentano la decisione di Sony su Cyberpunk 2077
Important Update for @PlayStation Users pic.twitter.com/fCB4z74M3z
— Cyberpunk 2077 (@CyberpunkGame) December 18, 2020
CD Projekt Red ci tiene a precisare che i giocatori possono comunque acquistare le copie fisiche del gioco in negozio o in store via posta e che ognuna di esse continuerà ad essere supportata ed aggiornata costantemente, aggiunge inoltre che lavoreranno duramente per riportare Cyberpunk 2077 nello Store Sony il prima possibile.
Non sarà certo una situazione facile da affrontare questa per la casa polacca, a fronte poi delle numerose perdite in borsa degli ultimi giorni, non si capisce bene quale sia il futuro stesso che la attende. L’unica cosa che possiamo sperare è che si risolva tutto per il meglio, ma i segnali non sono dei più rassicuranti; sembra quasi ci sia un concorso di colpe e che nessuno voglia veramente assumersi le responsabilità di tale situazione.
Tra la software house e i proprietari di piattaforma, “velatamente” accusati di aver un processo di convalida per i titoli che non ha funzionato bene, non corre buon sangue, e alla luce degli ultimi avvenimenti, tutto questo non può non creare tensioni e disagi soprattutto a noi consumatori finali.