Un articolo pubblicato recentemente dal New York Times presenta un dettagliata panoramica di tutta l’epopea pre e post lancio di Cyberpunk 2077. La parte più interessante di tutto l’articolo è il paragrafo finale, il quale descrive un’ipotetica class action ai danni della casa di sviluppo polacca.
Class action contro Cyberpunk 2077
Ti ricordiamo che per class action si intende è un’azione legale collettiva condotta da uno (o più) utenti nei confronti del medesimo soggetto per tutelare i diritti vantati da più consumatori.
Sembra che la notte abbia ammantato il futuro dei creatori di Cyberpunk, una notte più oscura di quella descritta all’interno di Night City. Le richieste di rimborso inoltrate ogni giorno dall’utenza insoddisfatta sono migliaia.
Nel frattempo, avvocati e investitori di Varsavia analizzano la situazione, valutando una possibile class action ai danni di CD Projekt RED per “truffa ai danni degli acquisenti per fini prettamente economici”. Tuttavia molti utenti continuano a giocare a Cyberpunk 2077 fino a quando l’azienda polacca non rilascerà i dovuti aggiornamenti.
Qui sotto riportiamo la traduzione del deposito normativo, documento in cui sono trascritte le accuse contro la casa di sviluppo:
Alla luce dei recenti sviluppi -e in particolare della sospensione della vendita di Cyberpunk 2077- stiamo attualmente esaminando con lo studio legale le condizioni per portare avanti una class action ai danni dell’azienda, in concomitanza di un’iscrizione della notizia di reato ai sensi dell’articolo 286 del Codice Civile. – truffa ai danni dei consumatori.
Cyberpunk 2077 sarà per sempre ricordato all’interno degli annali del medium videoludico grazie alla sua release, forse la peggiore della storia dell’industria. Pessima ottimizzazione su console, bug e glitch hanno contrassegnato l’uscita di un titolo che, a detta di molti, doveva essere il miglior GDR mai creato da CD Projekt RED o persino il miglior GDR della storia del medium. Nonostante l’aggiornamento alla versione 1.05, c’è ancora molto da migliorare all’interno delle versioni PlayStation ed Xbox del titolo.
Tra epilessia e problemi irrisolvibili
Tuttavia, una fonte alquanto autorevole (il support center di GOG) ha specificato come l’azienda di Varsavia non riesca a risolvere un particolare problema presente all’interno del titolo. A quanto pare, se il peso del salvataggio supera gli 8 MB, quest’ultimo si danneggia, diventando automaticamente inutilizzabile. L’inefficienza di CD Projekt RED sembra raggiungere livelli indicibili.
Un’ulteriore notizia arriva da dietro le quinte di GameInformer. Durante una partita a Cyberpunk 2077, Liana Ruppert, un’associate editor della suddetta redazione, ha subito un pesante attacco epilettico. L’attacco è avvenuto in una precisa area del gioco, una sezione del titolo in cui le luci riproducono un particolare pattern, simile a quello usato dai neurologi per indurre le convulsioni ai pazienti durante le visite mediche.
La scelta di utilizzare quel preciso pattern di luci è di per se discutibile. Come se non bastasse, ad aggravare la situazione dell’azienda è l’assenza di qual si voglia disclaimer all’inizio di quella particolare fase di gameplay. L’assenza del disclaimer non permette all’utente di prevedere possibili attacchi aumentando automaticamente l’insorgere di quest’ultimi. Non ci stupiremo se, oltre alla possibile class action sopra citata, si aggiungessero a carico dell’azienda accuse per danni fisici da parte dell’utenza epilettica. Fortunatamente un disclaimer è stato aggiunto in seguito, quindi l’impegno da parte di CD Projekt è palese.
Stipendi e perdite
Tra le ultime notizie sbuca anche un articolo sugli stipendi che l’azienda dovrebbe versare al team di sviluppo. A quanto pare l’idea iniziale di CD Projekt era di concedere un extra in busta paga a tutto il team di sviluppo solo nel caso in cui il gioco avesse ricevuto alte valutazioni dalle varie redazioni compresa Metacritic.
Ovviamente questa scelta era a dir poco imbarazzante, soprattutto dopo l’annuncio del crunch da parte dell’azienda polacca. Per fortuna tutto è andato per il meglio, dato che, secondo un recente articolo pubblicato da Bloomberg, i dirigenti di CD Projekt RED si sono presi la piena responsabilità del pessimo lancio di Cyberpunk 2077 ed hanno specificato che l’intero team di sviluppo riceverà il pieno compenso (comprensivo di bonus), indipendentemente dal tipo di valutazione finale che il gioco riceverà dall’utenza e delle varie redazioni.
Nel medesimo articolo, viene specificata l’attuale situazione economica dell’azienda. Nonostante le vendite del titolo abbiano permesso alla società di recuperare tutti i costi di produzione del gioco, i fondatori di CD Projekt RED hanno perso più di un miliardo di dollari per colpa del disastroso lancio. Questo epocale fallimento ha causato anche il crollo delle loro quotazioni in borsa, con una perdita di oltre il 40%.
Cyberpunk 2077 è attualmente disponibile per PC, Xbox One e Google Stadia. Per quanto riguarda PlayStation 4, le copie al dettaglio sono ancora in circolazione ma Sony ha rimosso il gioco dal PlayStation Store. Nel frattempo, Microsoft ha pubblicato all’interno del suo store, un disclaimer che avverte l’utenza degli attuali problemi del titolo, consigliando, ai possibili acquirenti, di attendere le future patch prima dell’acquisto.
È possibile giocare a Cyberpunk 2077 anche su Xbox Series X/S e su PlayStation 5, grazie alla compatibilità con le versioni precedenti.