Bentornato su Platform Mania! L’ultima volta abbiamo iniziato il nostro viaggio attraverso il vasto franchise di Sonic, il porcospino blu che a lungo è stato mascotte di SEGA e rivale di Super Mario. E’ stata una prima parte molto piacevole che ha toccato i picchi di qualità del personaggio, ovvero quelli che lo hanno visto protagonista dei giochi 2D. Oggi ci muoviamo, invece, verso un territorio decisamente meno piacevole: quello dei platform 3D dedicati a Sonic. Li andremo ad elencare tutti, anche quelli più terribili e che hanno quasi causato il completo naufragio del personaggio.
Una piccola nota, però, prima di iniziare: nel 2010, con una mossa controversa, SEGA decise di ritirare dal commercio tutti i giochi di Sonic che avessero ricevuto una grossa bocciatura dalla critica. Una decisione che venne presa per preservare la qualità percepita del brand, ma che irritò non poco i fan (anche perché nel mucchio finirono anche titoli tutto sommato accettabili) e che ha reso alcuni giochi davvero difficili da reperire. Nel mio articolo inserirò comunque il come trovarlo, ma evidenzierò anche quando il gioco sarà tra quelli rimossi a seguito di questa decisione e quindi più difficile del normale da reperire.
I Platform 3D di Sonic
Sonic 3D: Flickies’ Island / Blast (1996)
Pochi sanno che i primi tentativi di portare Sonic nel magico (?) mondo dei platform 3D vennero compiuti da SEGA stessa. Dei tanti progetti, solo uno arrivò alla fase di distribuzione per Sega Genesis e Sega Saturn, ovvero questo Sonic 3D. Il gioco presenta un gameplay completamente rinnovato per adattarsi ad una grafica isometrica che utilizza modelli prerenderizzati. Purtroppo questo soffre della lunga fase di produzione travagliata e risulta come uno dei più grossi punti deboli di questo gioco (al punto che ne esiste una director’s cut amatoriale realizzata nel 2017 da Jon Burton, il programmatore principale del titolo originale). La storia segue Sonic intento a salvare i Flickies, uccellini intrappolati dal Dr. Robotnik. Come giocarlo: fa parte della Sonic Mega Collection per Nintendo GameCube, PlayStation 2 e Xbox. Nel 2007 è stato aggiunto alla line-up della Wii Virtual Console.
Sonic Adventure (1998)
Quello che è riconosciuto come il vero primo Sonic 3D è questo Sonic Adventure uscito originariamente per Dreamcast. In esso si può scegliere uno tra sei personaggi (Sonic, Tails, Knuckles, Amy Rose, Big the Cat e E-102 Gamma), ognuno caratterizzato da diverse capacità, per cercare di recuperare i sette Smeraldi del Caos e fermare il Dr. Robotnik dal liberare il malvagio Chaos. Nonostante un frame rate non eccelso, dei notevoli problemi di telecamera ed una quantità assurda di glitch, Sonic the Adventure è a tutti gli effetti un Sonic a livello di gameplay, cosa che gli ha permesso di mantenere una certa fama e sopravvivere all’epurazione di Sega. Nel 2003 ne è uscita una versione Director’s Cut per GameCube e PC mentre nel 2011 è arrivata un’ulteriore versione Hi-Res per PlayStation 3, Xbox 360 e PC. Come giocarlo: quest’ultima versione è quella più facilmente recuperabile.
Sonic Adventure 2 (2001)
Il seguito di Sonic Adventure esce sempre per Dreamcast ed è uno degli ultimi giochi per la console Sega. Realizzato per il 10° anniversario di Sonic, il gioco permette di affrontare la storia sia dalla parte dei buoni (Sonic, Tails e Knuckles) che da quella dei cattivi (Shadow, Dr. Robotnik e Rogue). Ogni coppia di personaggi indica un gameplay diverso: Sonic/Shadow quello classico, Tails/Robotnik sparatutto e Knuckle/Rogue action-adventure. La grafica è sicuramente il suo fiore all’occhiello, con molti luoghi reali (San Francisco, il Parco Nazionale di Yosemite) riproposti abbastanza fedelmente (soprattutto per l’epoca). Permane il problema della camera così come un doppiaggio agghiacciante ed una storia che più stupida non si può, ma resta un gioco da provare. Nel 2012 è arrivato sugli store online di PlayStation 3, Xbox 360 e Steam. Come giocarlo: vale quanto scritto sopra.
Sonic Heroes (2003)
Fallito l’esperimento Dreamcast, Sega ci riprova con il primo Sonic multipiattaforma. Sonic Heroes esce per GameCube, PlayStation 2, Xbox e PC e abbandona il gameplay action-esplorativo dei due Sonic Adventure per tornare ad uno stile di gioco più simile a quello delle origini, anche se immerso in una grafica 3D con visuale in terza persona. I protagonisti sono sempre Sonic, Tails e Knuckles che cercano di recuperare i 7 Smeraldi del Caos prima del Dr. Robotnik. Pur risultando simile ai platform 2D, Sonic Heroes continua a soffrire di una telecamera agghiacciate, un doppiaggio da meme e dei controlli che farebbero rinunciare chiunque ad andare avanti. Come giocarlo: il gioco ha tutto sommato avuto successo ed oltre all’originale, si può recuperare anche sul PlayStation Network.
Shadow the Hedgehog (2005)
L’aggiunta di Shadow in Sonic Adventure 2 aveva portato alla creazione di un sacco di teorie sull’oscuro porcospino e anche il team di sviluppo desiderava approfondire il personaggio. Nel 2005 arriva quindi lo spin-off ufficiale per GameCube, PlayStation 2 e Xbox che si fa subito riconoscere per un gameplay molto diverso, più spinto verso gli sparatutto in terza persona e con una progressione non lineare, e per l’utilizzo di tematiche molto più adulte. La storia segue Shadow mentre cerca di scoprire il suo passato visto che soffre di amnesia. Shadow the Hedgehog ha ottenuto un discreto successo, pur essendo criticato pesantemente per i controlli, i temi maturi e l’uso di armi da fuoco in dosi massicce. Come giocarlo: di questo gioco molto controverso esistono solo le versioni originali.
Sonic the Hedgehog (2006)
Conosciuto anche come Sonic ’06, questo gioco era stato pensato come un reboot per una nuova generazione di console, ma alla fine è uscito solo per Xbox 360 e per PlayStation 3 ed è considerato il peggior Sonic di sempre, al punto che è quasi riuscito nell’affossare il franchise. La storia segue Sonic, Shadow e la new entry Silver mentre si oppongono al malvagio Solaris e all’onnipresente Dr. Robotnik. Cosa sia andato storto non è chiaro. La grafica sembrava ottima ed il gameplay sembrava ispirato, ma il risultato si è rivelato flagellato da una telecamera orribile, dei controlli ingestibili e dei tempi di caricamento infiniti. Particolare menzione va fatta alla storia, una delle più stupide e folli di sempre, che vede Sonic vestire i panni di una specie di principe azzurro in una storia eccessivamente realistica dove arriva a sviluppare un rapporto sentimentale con una ragazza umana. Cosa?! Come giocarlo: la prima vittima della censura SEGA. Auguri nel recuperare l’originale, ma non so se vuoi farlo davvero.
Sonic and the Secret Rings (2007)
Originariamente Sonic ’06 doveva arrivare su Wii, ma il suo completo fallimento commerciale portò alla cancellazione di questo piano. Come fare quindi? Semplice, basta sviluppare un nuovo Sonic in 3D che, sorprendentemente, si rivelerà qualitativamente superiore al reboot. Buffo. Sonic and the Secret Rings immerge la storia in tematiche derivate dalle “Mille e Una Notte,” con Sonic che deve scontrarsi con il genio Erazor Djinn, e aggiunge elementi tipici dei gdr con punti esperienza, passaggi di livello e mosse speciali. E’ un gioco divertente e curioso per quanto mantenga il solito problema di telecamera/controlli e abbia un livello di difficoltà irrisorio. Come giocarlo: nonostante non sia stato un completo fallimento, purtroppo SEGA ha censurato anche questo. Esiste solo l’originale ed è decisamente raro.
Sonic Unleashed (2008)
Dopo il fallimento di Sonic ’06, il Sonic Team aveva bisogno di riportare il porcospino agli antichi fasti e questo Sonic Unleashed fu il loro tentativo di redenzione che, però, riuscì solo in parte. Il Dr. Robotnik stavolta ha vinto, ha distrutto il mondo con un potente laser liberando così la malvagia Dark Gaia e ora Sonic deve rimettere insieme i frammenti. Nel farlo, però, deve combattere con una maledizione che lo trasforma in un porcospino mannaro di notte (non scherzo). Il gameplay si alterna quindi tra quello classico ed una specie di platform beat’em up a seconda della forma assunta da Sonic. Sonic Unleashed venne distribuito in tre versioni di crescente potenza grafica: la prima per sistemi mobile, la seconda per Wii e PlayStation 2 e la terza per Xbox 360 e PlayStation 3. Il gioco fu un successo, ma solo a metà e non riuscì a riportare il franchise all’apice come sperato, ad essere criticate furono soprattutto le fasi del porcospino mannaro. Come giocarlo: nonostante le buone vendite, SEGA ha censurato anche questo… o almeno lo aveva fatto visto che nel 2017 è riapparso su PlayStation Network e nel 2018 è arrivato anche sullo store online Xbox.
Sonic and the Black Knight (2009)
Questo gioco è il seguito diretto di Sonic and the Secret Rings con cui forma una serie chiamata Sonic Storybook. Anche stavolta, infatti, la storia si ispira ad un famoso libro, ma niente atmosfere arabe visto che voliamo nel medioevo eroico di Re Artù. Per l’occasione Sonic ottiene anche delle nuove meccaniche di combattimento con la spada che usano il Wiimote… peccato che siano tra le cose più criticate di questo gioco che, come il predecessore, è interessante, divertente, ma ben lontano dai più alti fasti della saga. Come giocarlo: anche questo qui è stato censurato da SEGA ed è un vero peccato. Devi recuperare l’originale.
Sonic Colors (2010)
Uscito per Wii e Nintendo DS (in due versioni graficamente diverse, ovviamente), Sonic Colors riesce infine a riportare il porcospino ad un successo di vendite considerevole pur mantenendo uno stile grafico 3D. Imparando dai loro errori con Sonic Unleashed, il Sonic Team stavolta si concentra su un gameplay che strizza l’occhio il più possibile ai vecchi classici, alternando fasi in terza persona ad altre che sono dei veri e propri platform bidimensionali in 3D. Praticamente un Sonic Unleashed a cui è stato tolto ogni elemento “innovativo” e criticato. Come giocarlo: nonostante il suo successo, Sonic Colors non è mai stato riproposto, ma è tutto sommato recente.
Sonic Generations (2011)
Realizzato per festeggiare il 20° anniversario di Sonic, Sonic Generations riesce infine a riconsacrare il porcospino blu nell’olimpo dei platform di qualità. Il gioco è uscito per PC, PlayStation 3, Xbox 360 e Nintendo 3DS ed è noto soprattutto perché strizza tantissimo l’occhio ai titoli 2D, arrivando ad avere addirittura due diversi gameplay. Sonic Generations può essere infatti giocato sia in variante classica (da puro platform bidimensionali con grafica 3D) che moderna (con una visione in terza persona). E’ considerato uno dei migliori Sonic degli ultimi anni ed ha generato una community vastissima che sviluppa costantemente mod eccezionali per il gioco. Come giocarlo: esiste solo l’originale, ma è abbastanza recente.
Sonic Lost World (2013)
Viene spesso dimenticato, ma tra Sonic Generations, Sonic Mania (di cui abbiamo parlato settimana scorsa) e Sonic Forces, esiste un altro Sonic “moderno”, ovvero questo Sonic Lost World per Wii U e Nintendo 3DS. Lo stile è quello di Sonic Colors anche se il gameplay è reso ancora più fluido, con l’aggiunta di elementi di parkour, e i livelli sono più colorati e semplici. La storia vede Sonic, Tails e il Dr. Robotnik unire le forze per opporsi ai Deadly Six, una tribù aliena che vuole assorbire l’energia del mondo. Sonic Lost World ha avuto successo solo a metà, con storia e controlli che vengono spesso criticati (anche se non aspramente come già successo per altri titoli 3D). Come giocarlo: ne esiste una conversione per PC uscita nel 2015, altrimenti va recuperato l’originale.
Sonic Forces (2017)
Sonic Forces è l’ultimo gioco di Sonic (è arrivato pochi mesi dopo Sonic Mania) ed è uscito per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One per il 25esimo anniversario del personaggio. A occhio il suo mezzo-flop ha causato una nuova pausa nella saga visto che siamo nel 2020 e non è ancora stato annunciato un nuovo gioco di Sonic. Sonic Forces comunque non è un gioco da buttare. La storia vede Sonic unirsi ad una resistenza per fermare il Dr. Robotnik ed il gioco può essere affrontato in tre versioni diverse, in puro stile Sonic Generations: classica, moderna e una nuova dove è possibile creare un avatar personalizzato per una specie di action-adventure. I problemi risiedono tutti in una storia banale, un level design di bassa qualità e svariati problemi tecnici, ma il gioco ha comunque venduto abbastanza, pur scontentando la community che si aspettavano un seguito più decente di Sonic Generations. Come giocarlo: va recuperato l’originale anche qui.