Mario Kart è una delle principali punte di diamante per Nintendo, e pertanto un’azienda tanto protettiva delle proprie IP non sarebbe mai andata piano con la “contraffazione” di MariCar (a cui abbiamo alluso in passato). In realtà, la vicenda di questo bizzarro servizio di noleggio di go-kart va avanti da un po’: è dal febbraio 2017 che la schermaglia forense tra le due parti imperversa sui siti della stampa estera. La vigilia di Natale, però, la questione è stata risolta – parrebbe – una volta per tutte: l’esercizio commerciale di Tokyo deve alla Grande N una somma pari a 50 milioni di yen, ovvero quasi 395.000 euro.
Fast and dubious: solo parti originali, garantisce Waluigi
La dichiarazione ufficiale di Nintendo, rilasciata dopo la conclusione della disputa, ha narrato la storia della causa tra la compagnia e il “Mario Kart dal vivo” MariCar dalla prospettiva della corporazione. Questa bizzarra vicenda ha visto l’implementazione di costumi basati sui personaggi della serie Mario nel 2018, che stranamente sono arrivati dopo le prime denunce (e non prima di esse). La dichiarazione si conclude con l’intento di continuare “a prendere le misure necessarie contro l’infrazione delle proprietà intellettuali, compresi i nostri brand, per proteggere le IP che abbiamo costruito in anni di sforzi”.
Come quando in Mario Kart ci si piazza quarti nel gran premio
Il servizio MariCar è – o meglio, era – un noleggio di go-kart a Tokyo, con il quale residenti e turisti potevano indossare costumi a tema Mario Kart e scorrazzare qua e là per le strade della capitale nipponica. I video virali che ne sono seguiti (sopra) hanno portato la faccenda all’attenzione di Nintendo, che probabilmente al tempo stava già lavorando alacremente al parco divertimenti Super Nintendo World (sotto). Quest’ultimo, situato agli studi Universal di Osaka, aprirà ufficialmente i battenti il 4 febbraio 2021, e comprenderà un’attrazione dedicata alla serie di giochi di guida della Grande N. Tuttavia, al di là di questo, la chiusura di MariCar stroncherà sul nascere anche la possibilità di incidenti associati alla casa di Kyoto.