Amplitude, la software house francese dietro gli ottimi Endless Space ed Endless Legend, entrambi attinenti al genere strategico con ambientazione rispettivamente sci-fi e fantasy, sta realizzando un gioco storico 4X per rivaleggiare direttamente con Civilization 6. Humankind è il gioco che i suoi fondatori, tutti ex impiegati Ubisoft, hanno sempre voluto realizzare e con il sostegno di Sega sono finalmente in grado di realizzare un gioco di strategia ad alto budget.
Ma Humankind non vuole limitarsi a scimmiottare le meccaniche già esistenti nell’ultimo Sid Meier, introducendo magari qualche miglioramento grafico o animazione. La visione di Amplitude differisce in modo significativo dalla pietra di paragone del genere 4x a turni, volendo enfatizzare tempi importanti come il sincretismo culturale che avviene lentamente nei secoli tra le varie civiltà e la capacità di adattarsi alla situazione invece di attenersi rigidamente a un approccio studiato a tavolino.
Cosa sappiamo di Humankind?
Humankind è stato annunciato formalmente da SEGA al Gamescom di agosto 2019. Da allora Amplitude ha dedicato i propri sforzi al progetto, considerato il loro punto di svolta, accogliendo anche pareri dal pubblico, che ha avuto la possibilità di accedere ad una demo esclusiva di sette giorni su Google Stadia, dal 21 al 27 ottobre 2020. La data di uscita ufficiale non è stata ancora fissata, ma i rumors indicano che il gioco dovrebbe essere pronto per Aprile 2021.
Come possiamo vedere dal trailer, ci sono alcuni scatti in-game dei paesaggi in cui sono evidenti sia le differenze che le somiglianze con la saga di Civilization. Sembra però un gioco più adulto e meno cartoonesco del suo supposto rivale. Francamente, anche il livello di dettaglio ambientale sembra leggermente superiore rispetto a Civ 6.
Visionando il trailer del gameplay, abbiamo una migliore impressione di come potrebbe funzionare il gioco. Piuttosto che scegliere una cultura e mantenerla per migliaia di anni, la cultura della nostra tribù sarà influenzata da quella dei vicini, alleati e invasori nel tempo.
C’è anche una dimostrazione di altissimo livello di come la topografia influenzi il combattimento, con gli arcieri fanno piovere frecce sui soldati da un terreno più elevato con grande effetto, ed una dimostrazione visiva di come appare quel crogiolo di culture e stili architettonici sovrapposti nel tempo all’interno delle città.
Ci sono sei epoche distinte lungo la sequenza temporale della campagna, a cominciare dall’era preistorica. In questa fase stabiliremo le basi della nostra cultura, prendendo decisioni su dove costruire il primo insediamento e se dividere la tribù per coprire più terreno con il rischio di essere più debole a possibili attacchi, o mantenersi dentro dei confini più piccoli, conservando una maggiore capacità difensiva.
Alla fine di ogni periodo storico, sceglieremo da un elenco di 10 culture che ci rappresenteranno nella prossima era a venire. Ognuno di queste ha tratti particolari: l’abilità dei Nubiani per il commercio, per esempio.
Mentre i nostri piani potrebbero cambiare a seconda dei dilemmi da affrontare, i tratti delle culture possono essere trasferiti alla fine di ogni era. Col passare del tempo, la nostra gente diventerà un crogiolo di culture diverse, e questo si riflette nell’aspetto delle tue città stesse. Stili architettonici contrastanti si incontrano e si fondono in un’unica tessera esagonale, raccontando la storia delle decisioni che abbiamo preso nel corso della storia.
Dato che non giocheremo come una cultura già consolidata del genere umano, non potremo assumere il controllo di una figura storica realmente esistita. Almeno è quello che sappiamo al momento. Ciò significa che sta a noi progettare il nostro leader, esattamente come faremmo in un gioco di ruolo.
La fama è tutto. Riuscirà la nostra civiltà a vincere la battaglia contro l’oblio del tempo?
Per quanto sia divertente decidere di perseguire una data modalità di vittoria sin dagli albori dell’umanità e perseguire questo obiettivo con incrollabile determinazione, non è una cosa molto realistica.
In realtà, le civiltà sorgono e cadono e le culture non “vincono”. Semplicemente esistono, o per lo meno sono ricordate e studiate dalle civiltà che le hanno succedute. A tal fine, l’obiettivo principale in Humankind è semplicemente sopportare le sfide del tempo. Come afferma il direttore dello studio di Amplitude, Romain de Waubert de Genlis:
“Non puoi vincere la storia, non è quello che succede”
Allora qual è il punto della sfida posta da Humakind? In realtà, è tutta una questione di fama. Quel personaggio che hai creato all’inizio del gioco è diventato famoso per aver fatto ogni sorta di cose. Battendo gli attaccanti nemici, certo, ma anche attività pacifiche come costruire edifici impressionanti o avere una città enorme e brulicante di vita. La fama è espressa in stelle ed in ogni epoca sono disponibili un totale di 21 stelle. Nelle sei epoche della campagna, è possibile arrivare ad un punteggio massimo di 126 stelle.
Dovrai guadagnarne almeno sette stelle in ogni data era per passare a quella successiva. C’è lo stesso numero di stelle in ogni era, da quella preistorica all’ultima. In questo modo la tensione è distribuita ad ogni livello.
Il terreno ed il modo in cui riusciremo a plasmarlo saranno i punti principali del gioco
L’esplorazione riveste un ruolo importantissimo, soprattutto nelle fasi iniziali (ma non solo!). Sarà possibile individuare luoghi particolarmente interessanti, che ricordano molto le meraviglie naturali di Civilization VI. Trovare questi punti di riferimento importanti, come il più grande deserto o oceano, ti permetterà di attribuirgli il nome, rivendicando una fama extra per la tua civiltà.
La mappa è divisa in regioni che possono essere rivendicate costruendovi una città o un avamposto. Presente anche la caratteristica dei quartieri, che sarà possibile costruire in una città che abbia raggiunto un livello di crescita sufficiente. Nel tempo, alcuni quartieri diventeranno dei centri urbani che continueranno a modernizzarsi nel corso dei secoli, mentre altri saranno dei centri storici che conserveranno il loro aspetto originario. Tutti questi sistemi hanno lo scopo di rendere ogni città un riflesso unico della propria storia durante la tua campagna.
Insomma con Humankind di carne al fuoco ce n’è. Staremo a vedere se le promesse di Amplitude saranno rispettate, trovandoci quindi di fronte ad una svolta nel panorama degli strategici 4x a turni, oppure se il peso di una saga di successo trentennale sarà troppo grande per essere scalzato.