Immergendoci nell’universo di Destiny ci troviamo di fronte ad una moltitudine di storie e racconti. Narrazioni di particolare intensità, degne dei romanzi infatti intessono una trama paragonabile ad un romanzo.
Tra le tante narrazioni ricche di personalità e decisamente suggestive, non possiamo ignorare il tetro fascino dei Libri del Dolore. In questi infatti è narrata la genesi dell’Alveare, dai suoi primordi fino al belligerante impero che combattiamo nei panni dei Guardiani.
Destiny: dall’abisso all’ascesa dell’Alveare
Durante i primi capitoli dei Libri del Dolore vediamo come il gracile primo Alveare sia soggetto ad una vita piena di atrocità e sofferenza sul Fondamento. Le figlie di Re Osmio, Aurash, Xi Ro e Sathona fuggono dal tradimento in cerca di un potere tale da rovesciare le loro sciagurate vite.
Nel loro interminabile vagare sul Fondamento, dietro suggerimento del Verme del defunto padre, le sorelle si addentrano sotto la superficie del loro pianeta. Qui incontreranno il Leviatano, ma finiranno per accettare la verità delle divinità larvali, da lui imprigionate.
Le sorelle suggelleranno un patto con i Vermi, ricevendo poteri ed immortalità, in cambio di un costante tributo di sangue alle larve. La sete di gloria e vendetta spingerà il neoformato esercito dell’Alveare alla conquista delle lune del Fondamento, come loro primo habitat e traguardo militare, dichiarando guerra al Viaggiatore e le forze della Luce.
La Logica della Spada
La sconfitta di Auryx ad opera degli Ammoniti segna le forze dell’Alveare; Savathun la ridesta dalla catatonia della disfatta, ma la controffensiva è a disposizione del Re. I poteri paracausali a disposizione dei difensori del Viaggiatore infatti possono essere contrastati.
Le divinità larvali infatti possono assoggettare i poteri del Profondo, forze contrapposte a quelle che il Viaggiatore infonde nei suoi seguaci. I Vermi infatti donano ad Auryx un potere che può sovvertire le leggi dell’universo.
Il potere gande e terribile concesso dai Vermi concede una grande forza ad Auryx, in grado di fermare gli Ammoniti. Auryx però viene meno al giuramento prestato ai Vermi, concordando con il nemico un incontro in territorio neutrale per accordarsi.
Auryx incontra quindi la morte e il territorio in questione viene convertito in un immondo marciume ad opera delle Megere dell’astuta Savathun, responsabile anche del regicidio. La logica dei Vermi è la guerra contro qualunque compromesso, filosofia avversa a qualunque regola egoistica dell’universo.
L’unica verità universale secondo i Vermi è il combattimento; il forte vince, il debole non merita di sopravvivere. Secondo questo dogma chi sopravvive ha l’abilità, la forza, i mezzi per esistere e rendere abitabile ogni luogo.
Ma per il Re Auryx non è la fine, questa morte è solo un castigo. Un momento per rafforzare in lui l’ideologia dell’Alveare; in passato una delle razze più deboli del Fondamento, è diventato una potenza in grado di conquistare ed assoggettare innumerevoli mondi.
Auryx resterà fuori dal mondo materiale, mentre le sorelle continuano a muovere guerra alla civiltà degli Ammoniti e al Viaggiatore. Taox resta fuggitiva, e il Leviatano intanto riemerge dal profondo, lasciando il Fondamento flagellato dall’Onda Divina della Sizigia.
Questo “dono”, questa dimensione del trono, è l’unica realtà o meglio una piega di essa, in cui le tre sorelle possono essere uccise definitivamente. Un ultimo rifugio che darà immortalità alle sorelle, rendendo inarrestabile il Verme.
Banchetto
Con l’esercito dell’Alveare che dilaga sulle lune degli Ammoniti, il Viaggiatore richiama le sue forze. Il croma-ammiraglio Refriit, campione dei servitori della Luce si muove insieme al Leviatano per porre fine alla guerra e riportare l’ordine perso.
Ora che le forze in campo stanno per scendere, il Leviatano tenta un ultimo dialogo con le divinità dell’Alveare. Chi ha reso le sorelle dei mostri sanguinari? Chi ha generato tanto dolore agli Ammoniti, devastando il buono che il Viaggiatore aveva costruito con tempo e virtù?
La risposta dei Vermi è eloquente; Auryx viene liberata, rientrando in battaglia; così con il potere delle sorelle ritornato al suo apice, il Leviatano soccombe, il croma-ammiraglio trucidato, gli Ammoniti annientati.
La promessa dei Vermi è l’immortalità, sia delle sorelle con cui hanno stretto un patto, sia con la razza dell’Alveare. Tramite la guerra, divorando i poteri dei nemici come il Viaggiatore, avrebbero riplasmato l’universo con la loro forza e la Logica della Spada.
La colpa che le divinità larvali attribuiscono agli Ammoniti e al Cielo è di essersi fermati, pasciuti del benessere raggiunto; satolli delle loro ricchezze si sono adagiati, incuranti di correre il rischio di soccombere a civiltà più determinate.
La sopravvivenza si merita, ed è uno status che va mantenuto affilato come una lama. Gli Ammoniti hanno terminato la loro Età dell’Oro nel sangue, e così sarà per ogni civiltà che creda alle bugie del fuggiasco Viaggiatore.
Queste debolezze li hanno condotti alla disfatta, la troppa ricchezza li ha portati alla morte, e il Leviatano ora è dilaniato dai morsi di Yul ed Eir che si nutrono della sua carcassa.
La Lama Affilata
Conquistate le lune del Fondamento, l’Alveare era proiettato al suo futuro e all’universo intero. La fame dei Vermi andava saziata, e le larve volevano altri seguaci. Come potrebbe perdurare il regno di Auryx senza cibo e senza mondi da conquistare a loro portata?
Savathun nella sua saggezza ed astuzia aveva studiato lo squarcio generato dal Verme per assaltare le lune degli Ammoniti, e i portali che avevano esiliato e riportato Auryx in vita. La sua conclusione fu che essendo entrambi gli squarci basati sulla morte, il passaggio tra diversi spazi poteva essere creato allenando la Logica della Spada.
Ottenuto un potere sufficiente, sarebbe stato possibile aprire squarci; Xivu Arath aveva già ottenuto abbastanza potere, e le sorelle poterono visitare e ritirarsi liberamente nei loro troni. Qui ci fu una guerra interinale che portò l’Alveare ad uno scisma.
Dopo aver visitato lune e pianeti, dopo un conflitto tra le sorelle durato migliaia di anni, esse avevano accumulato morte dopo morte, un potere tale da poter iniziare la loro Guerra. Una guerra alla vita, ad ogni razza indegna di sopravvivere nell’universo.
Le tre crearono le loro corti in cui chiunque avrebbe potuto giungere per sfidarle; zone di morte e scuola per la logica della spada, dove il vincitore avrebbe reclamato il diritto di perseguire la sacra guerra alla vita.