Everspace 2 è un titolo davvero ambizioso, che si distacca in parte dal predecessore per proporre un’esperienza più ampia e narrativamente ricca. Infatti, il gioco passa dal classico loop dei roguelite a qualcosa di più “strutturato”, con una storia, un mondo aperto, missioni e così via. In pratica un bel salto, reso possibile dal gran successo del primo capitolo e dall’intraprendenza degli sviluppatori. Quindi, vale la pena buttarsi a capofitto nello spazio?
Una nuova storia
Everspace 2 vanta una trama interessante, che si sviluppa lungo tutto il corso del gioco. Come accennato poco fa, rispetto al classico loop in salsa roguelite, questo porta il gioco verso un’altra direzione. Se il fulcro principale del primo Everspace era il gameplay (come nella maggior parte dei titoli simili), in questo secondo capitolo si vira verso una una narrazione più interessante e consistente.
La storia del titolo ci mette nei panni di un clone, un supersoldato creato geneticamente che ha continuato a ereditare i ricordi delle sue precedenti “incarnazioni”, vivendo tutta la sua vita da combattente. Dopo un incidente all’inizio del gioco, però, il protagonista si ritroverà senza le certezze che lo hanno accompagnato fino a quel momento e sarà costretto a rivalutare alcune prospettive di vita.
Adam si troverà così insieme a Dax, uno sconosciuto che lo ha aiutato a fuggire dalla terribile situazione iniziale. Molti dei loro dialoghi sono interessanti e, anche se apparentemente banali, esplorano poco alla volta i temi del gioco. Il tutto viene raccontato con delle classiche finestre di dialogo e con delle tavole disegnate. Proprio queste ultime potrebbero essere migliorate nel gioco finale, magari aggiungendo qualche animazione ai disegni.
Il piatto forte, il gameplay
Il gameplay di Everspace 2 è davvero ottimo. Il titolo combina sapientemente uno shooter spaziale con un GDR, portandoci un risultato finale molto interessante. Alla base, il gioco è diviso in varie missioni, consultabili da un apposito menù. Queste sono divise in vari “nodi” a cui è possibile accedere con il classico salto nell’iperspazio.
Subito dopo la missione tutorial, infatti, ci troveremo nella nostra base operativa, un vero e proprio hub da cui potenziare la navicella, rifornirci e così via. Da qui possiamo anche consultare la mappa e marcare la nostra destinazione da raggiungere con un salto nell’iperspazio, una sorta di tunnel che ci permette di “teletrasportarci” tra due zone della mappa. Spesso, durante il salto potremmo assistere a dialoghi tra i personaggi, oppure potremmo intercettare dei segnali sconosciuti che danno il via a missioni secondarie. Il mondo di gioco, quindi, è composto da aree staccate, ma facilmente raggiungibili.
Gli incarichi che svolgeremo sono molto vari e, nonostante il combattimento resti la parte principale dell’esperienza, le situazioni riescono a essere sempre diverse tra loro. Potremmo affrontare scontri con diversi tipi di navicelle nemiche, torrette fisse o forme di vita aliene. A questi si aggiungono missioni di recupero, esplorazione, ricerca e così via.
Come accennato, però, i combattimenti spaziali restano una parte consistente del gioco. Questi si svolgono a bordo della nostra navicella, che può essere manovrata con grande facilità. Non parliamo, infatti, di uno space-sim, ma di un titolo che punta molto di più all’immediatezza e all’accessibilità. Possiamo infatti virare e roteare con grande facilità, muovendoci senza problemi a 360°.
Chiaramente, per combattere non basta sapersi muovere velocemente. La navicella è infatti dotata di armi primarie e secondarie che possono essere equipaggiate dal menù dell’inventario. Le prime hanno munizioni illimitate e sono quelle utilizzate più spesso, mentre le seconde sono molto più devastanti, ma hanno colpi limitati che devono essere acquistati.
Le bocche da fuoco di Everspace 2 vantano già una discreta varietà e vanno da proiettili laser alle minigun, passando per missili e mine. Il titolo, però, non è solo uno shooter e i combattimenti richiedono un minimo di strategia: abbiamo infatti due tipi di danni, quelli cinetici e quelli energetici. I primi sono più indicati per danneggiare le corazze delle navi nemiche, mentre i secondi sono più efficaci contro gli scudi. A questo si aggiungono le armi secondarie che, nella maggior parte dei casi, sono semplicemente devastanti (forse troppo).
Anche la nostra navicella possiede delle vulnerabilità simili. Durante i combattimenti verranno danneggiati prima gli scudi, poi la corazza e infine l’effettivo hull del veicolo.
Ma non è finita qui. Proseguendo nel gioco, potremo equipaggiare il nostro veicolo con delle abilità attive, utili per uscire dalle situazioni più spinose, ma con un cooldown. Solitamente possiamo utilizzare un’abilità offensiva e una difensiva. Per esempio, all’inizio dell’avventura otterremo un impulso EMP che stunna le navi circostanti e uno scatto che permette di coprire rapidamente una distanza considerevole. Ogni abilità, peraltro, può essere potenziata per aggiungere nuovi effetti o per migliorarne l’efficacia.
Le prestazioni della nostra nave possono anche essere migliorate salendo di livello, sbloccando le abilità dei compagni e recuperando equipaggiamento migliore.
Infine, combattendo caricheremo una Ultra, una potente abilità che può cambiare le sorti di una battaglia. E’ importante utilizzare le Ultra strategicamente, dato che possono eliminare in poco tempo un nemico particolarmente coriaceo.
Essendo in alpha, Everspace 2 ha ancora dei problemi. Il sistema di mira, per esempio, potrebbe essere più preciso e spesso si ha la sensazione di non riuscire a puntare il cursore dove si vorrebbe. Inoltre, le missioni secondarie tendono a essere meno interessanti di quelle principali e, allo stesso modo, dopo aver finito la storia non resta molto da fare.
Proprio perchè siamo in un accesso anticipato (anche se molto rifinito) tutto questo può essere migliorato e, di fatto, gli sviluppatori sono già al lavoro per rifinire la loro creazione. L’interfaccia, per esempio, è stata modificata in modo consistente durante il periodo di prova. Allo stesso modo, è probabile che l’esperienza venga ampliata con missioni più varie e con un endgame più corposo.
In ogni caso, anche adesso Everspace 2 si presenta come un titolo godibile, nonostante sia ancora migliorabile. Il classico loop di missioni, esplorazione e potenziamento funziona molto bene e l’esperienza complessiva è già profonda e interessante. Questo vale sia per i combattimenti, che sono veloci e appaganti, sia per la personalizzazione della navicella e per l’esplorazione dei nodi spaziali. Presumibilmente tutto questo vedrà anche dei contenuti aggiuntivi, che dovrebbero rendere il tutto ancora più corposo.
Tecnicamente ottimo, ma migliorabile
Il comparto tecnico di Everspace 2 è già ottimo. Gli scenari sono semplicemente stupendi, grazie a pianeti che fluttuano sullo sfondo, asteroidi, stazioni spaziali e molto altro. Se ti piace l’ambientazione spaziale, amerai ogni area del titolo. Anche le navicelle e gli elementi dello scenario si difendono bene, con un’ottima qualità dei dettagli.
Il problema più grande, però, sono gli FPS. Questi tendono a calare in modo molto evidente durante le situazioni più concitate o nel caso di panorami particolarmente dettagliati. Trattandosi di un accesso anticipato, però, è un difetto perdonabile, che probabilmente verrà limato col tempo. Probabilmente le future ottimizzazioni risolveranno il problema e renderanno Everspace 2 meno oneroso in termini di requisiti tecnici.
Il comparto artistico, invece, prende a piene mani dalle classiche opere shi-fi, presentandoci un’ambientazione spaziale bella da vedere e sempre ricca di particolari. Gli svilppatori non hanno rappresentato uno spazio “realistico”, ma hanno optato per panorami molto più ricchi di dettagli e belli da vedere.
Infine, il comparto sonoro è ottimo, con effetti diversi per ogni tipo di arma, esplosioni convincenti e musiche adatte alle varie occasioni. Anche in questo caso si può vedere il lavoro di miglioramento fatto costantemente dagli sviluppatori, dato che il doppiaggio è stato sensibilmente migliorato durante il periodo di prova.