Che Nintendo Switch stia dominando le vette delle classifiche hardware (e, di conseguenza, software) ormai è un dato di fatto assodato e anche qui su iCrewPlay.com ne abbiamo parlato molto, anche perché riteniamo che la grande N stia facendo davvero un ottimo lavoro sotto tanti punti di vista nel promuovere e supportare la sua console.
Da più parti, forse proprio come traino a questo straordinario successo che in casa Nintendo non si vedeva da troppi anni, si sta parlando con sempre maggiore insistenza di una nuova versione di Nintendo Switch, e le speculazioni su cosa eventualmente annovererà il nuovo modello non sono ovviamente mancate: si parla di Switch Pro, di Switch 2, di console completamente nuova. Insomma, se ne sta dicendo di ogni tipo.
E su quest’onda ci è venuto spontaneo porci degli interrogativi che riguardano la necessità attuale di una nuova versione della console ibrida Nintendo e quali caratteristiche la contraddistinguerebbero rispetto a quella che stiamo amando in molti in questo periodo, e lo vogliamo fare partendo con un rapido excursus delle innovazioni hardware di Nintendo, passando per la situazione attuale per poi spingerci oltre e provare ad immaginare il prossimo futuro, cercando sopratutto di capirne i presupposti.
Nintendo: un continuo sali e scendi nel mercato hardware
E’ facile attribuire alla Casa di Mario enormi meriti nello sviluppo e sdoganamento verso il grande pubblico dei videogiochi, soprattutto con la nascita nel 1983, anno ufficiale di rilascio della console in Giappone, del Nintendo Entertainment System; fino a quel momento infatti era un mondo appannaggio di una ristretta nicchia di appassionati che ruotava attorno al brand Atari.
Il Nes fu il primo vero spartiacque che consegnò la casa di Kyoto alla leggenda nel corso degli anni a venire, soprattutto con il colpo messo a segno con il Super Famicom, ribattezzato dalle nostre parti Super Nintendo, con il quale assieme al Sega Mega Drive diede vita ad una delle battaglie più epiche nella storia dei videogiochi in termini di hardware.
L’ingresso nel mondo dei portatili
Una simile rivoluzione travolse anche il mondo dei videogiochi portatili, grazie a quel Game Boy che tuttora rappresenta una delle console portatili (e non solo) più vendute e amate di tutti i tempi, nonostante i suoi limiti hardware.
Proprio il mondo dei portatili fu quello che subì maggiormente i vari restyling nel corso degli anni: se le console fisse, dal Nes al Super Famicom, al Nintendo 64 sono state sempre fedeli all’origine, il Game Boy fu il precursore di tutta una serie di riedizioni e modelli che apportavano sempre nuove modifiche, non solo dal punto di vista estetico.
Abbiamo avuto il Game Boy Color, il Game Boy Advance, il Ds, il 3Ds, il New 3Ds; insomma, Nintendo non si è fatta mancare niente da questo punto di vista, forte della sua ormai incontrastata leadership in ambito portatile.
Tale leadership l’ha portata a soffrire con gli anni per quanto riguarda il mercato delle console domestiche. Se infatti il GameCube era al tempo rivoluzionario e dotato di capacità tecniche invidiabili, non ebbe quel successo mondiale che contraddistinse le sorti di PlayStation 2 soprattutto e della prima Xbox.
Destino simile seguirono, in modi e per ragioni diverse, il Wii e il Wii U, probabilmente uno dei più grossi fiaschi in termini di vendite di Nintendo, parlando almeno delle console principali. Anche in questo caso, come già successo nel passato, nessuna di queste console subì alcun restyling vero e proprio, completando il suo ciclo vitale senza subire sostanziali modifiche.
Abbiamo, quindi, uno scenario in cui i vari hardware domestici di Nintendo sono stati sempre pressoché gli stessi e hardware portatili che sono cambiati spesso e volentieri. Un incrocio di destini che incarna quelle che sono le caratteristiche proprie di Nintendo Switch?
Nintendo Switch è ancora in una grande fase di espansione
Stando ai clamorosi dati di vendita, che probabilmente sono stati positivamente influenzati da una serie di congiunture, sembra che il mercato non senta alcuna necessità di avere tra le mani un nuovo modello di Nintendo Switch.
Di sicuro, il 2020 è stato l’anno del grande boom della console ibrida, con molti tra i software più venduti che appartengono proprio ad essa. Viene pertanto da chiedersi quali sarebbero le ragioni alla base di un nuovo modello.
Più potenza?
Nintendo, soprattutto negli ultimi 15 anni, ci ha dimostrato che non è la potenza l’obiettivo che vuole raggiungere con le sue console, questo è un onere che lascia volentieri alla concorrenza. Nintendo Switch è ancora assolutamente godibile così com’è proprio per la sua particolare natura, e ve lo dice uno che a gennaio 2021 sta giocando e amando The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Tra i giochi più venduti in assoluto c’è Animal Crossing: New Horizons, che non fa certo del numero di fps su schermo e della qualità delle texture i suoi cavalli di battaglia. In più, è tuttora aperto il dibattito tra chi si chiede se Switch sia una console portatile che si può attaccare al televisore oppure una console fissa che si può giocare in portabilità.
Insomma, niente che faccia emergere la necessità di maggiore potenza, che in ogni caso non reggerebbe mai il confronto con PlayStation 5 e Xbox Series X. Davvero sentiamo tutta questa necessità di giocare il seguito di Breath of the Wild in 4K?
Dimensioni più contenute?
Anche su questo aspetto si può discutere, perché in effetti se giocata esclusivamente in portabilità Nintendo Switch ha dimensioni piuttosto generose, ma tale problematica è stata già risolta con Switch Lite.
C’è chi chiede una porzione di schermo maggiore, e su questo possiamo anche essere d’accordo, ma si parla di un centimetro eventualmente guadagnato, sarebbe sufficiente a parlare di una nuova versione solo per questo?
Che cosa c’è dopo l’orizzonte di Nintendo Switch?
Ovviamente, non avendo la sfera di cristallo, non lo possiamo sapere, e l’unica cosa che ci rimane è fare congetture, partendo proprio analizzando il passato più o meno recente della Casa di Kyoto: abbiamo visto che le console fisse non hanno subito praticamente modifiche, mentre quelle portatili hanno avuto numerosi aggiornamenti sotto diversi punti di vista.
In questo senso per la sua natura di console ibrida Nintendo Switch si colloca esattamente…nel mezzo. Personalmente ci viene difficile immaginare una versione upgrade di quella attuale, che penalizzerebbe troppo dati di vendita ancora in forte espansione e da cui si evince che i consumatori abbiano ancora voglia di una “classica” Switch.
Una “Switch 2” o “Switch Pro” non ci sembra verosimile, proprio perché la necessità di maggiore potenza non è nelle corde delle scelte compiute da Nintendo negli ultimi anni.
Quello delle dimensioni ridotte sarebbe una possibilità già più concreta, ma con tutti i rumors che si stanno inseguendo in questo periodo sarebbe un po’ come la classica montagna che partorisce il topolino.
A nostro personalissimo giudizio, non vediamo il motivo per cui Nintendo debba sentire in questo momento la necessità di un nuovo hardware che si discosti nettamente da quello di Nintendo Switch, sia per convenienza, sia per reale necessità, e cmq difficilmente nel corso di questo 2021.
Riteniamo invece più plausibile la scelta di un hardware però completamente nuovo a partire dal 2022, quando il mercato domestico inizierà ad assestarsi e probabilmente per Switch inizierà ad essere necessario uno “svecchiamento”.
Per sapere se saremo buoni profeti o meno, non resta che attendere pazientemente.