Giocando a COD Warzone ti sarà capitato di imbatterti in alcuni nemici che, probabilmente, non dovevano trovarsi all’interno della tua lobby. Se ti sei ritrovato per terra senza neanche accorgertene e osservando il tuo avversario hai appurato che non stesse facendo uso di cheat, allora sappi che a questo c’è una spiegazione. Attualmente non è stato confermato nulla da Activision, ma le analisi eseguite da alcuni utenti sembrerebbero confermare tale teoria.
Il matchmaking di COD Warzone falsato dagli acquisti
In passato era stato annunciato un brevetto riguardante lo Skill Based MatchMaking (SBMM) secondo il quale il sistema di assegnazione di un utente ad una determinata lobby subirà delle variazioni. Nei vecchi Call of Duty veniva adottato lo stesso metodo di matchmaking visto su Modern Warfare, ma già ad ottobre 2020 è stato registrato un nuovo sistema di matchmaking. Stando alle informazioni trapelate sul web, il nuovo SBMM non si basa soltanto sul rateo, ma tiene in considerazione anche altri fattori.
Il nuovo sistema di matchmaking è stato abilitato sia su COD Warzone che su Black Ops Cold War e sembra essere molto preciso nell’identificare la tipologia di utente da inserire nella lobby. Purtroppo però, grazie ad alcuni dataminer, è emerso che il nuovo Skill Based MatchMaking invoglia all’acquisto di bundle e COD points presenti all’interno del negozio di gioco. Sembra infatti che gli utenti spendaccioni su COD Warzone riescano ad accedere a delle lobby in cui sono presenti videogiocatori inesperti e alle prime armi sul titolo.
Volendo citare le dichiarazioni rilasciate da un dataminer sul proprio profilo Twitter: “Il brevetto sembra aver apportato delle importanti modifiche all’SBMM ed inoltre sembra anche che sia stato progettato per invogliare all’acquisto di prodotti in-game. Questo vuol dire che chi acquista, periodicamente, COD points verrà inserito all’interno di alcune lobby particolari in cui sono presenti altri utenti che hanno acquistato i medesimi articoli o new entry su COD Warzone.”