King Arthur: Knight’s Tale è da poco approdato, grazie ad una campagna kickstarter, sugli scaffali virtuali di Steam. Il titolo, al momento in early access, costituisce l’ultima fatica della casa videoludica ungherese Neocore games. Questa software house dispone già di un ampio portfolio, ricco di opere dall’atmosfera dark, tra le quali spiccano altri due titoli dedicati alla figura di Re Artù, oltre ad una trilogia dedicata al cacciatore di mostri Van Helsing e due action-RPG targati Warhammer 40,000. Dai trailer si evince che questo interessante titolo, a early access terminato, dovrebbe approdare anche sulle console next-gen.
“La storia di un cavaliere“, recita il nome del gioco, ma di quale cavaliere? Un coraggioso Sir Bors? Un pio Sir Galahad? O forse un fedele (a parte quello spiacevole episodio che tutti conosciamo) Sir Lancillotto? La risposta di King Arthur: Knight’s Tale è: nulla di tutto ciò. In questa avventura infatti vestiremo i panni di Sir Mordred, ben noto a chi conosce le innumerevoli leggende arturiane per essere colui che uccise l’illustre re britanno.
Le vicende del guerriero parricida (o fratricida, a seconda della versione a cui vogliamo dare credito) si svolgono in un mondo buio e perennemente pervaso da nebbie, dove sole e luce sembrano non esistere da tempo, con il fuoco a fare da unico alleato contro l’oscurità (qualcuno ha giocato troppo a Dark Souls, temo).
La storia prende il via quando Mordred torna dalla morte dopo essere rimasto ucciso da un ultimo colpo sferratogli da Artù “con il suo ultimo respiro“. A risvegliarlo è stata la Signora del Lago, la quale ha bisogno di lui per liberare Avalon, il suo regno, dal flagello del redivivo Artù, uccidendolo una seconda volta.
Il gameplay del gioco viene definito dai suoi creatori ed editori come “un esempio unico di ibrido tra strategico a turni e un RPG tradizione incentrato sulla crescita personaggio“. Infatti durante i combattimenti muoveremo Mordred e i suoi compagni di battaglia lungo una sorta di scacchiera a visuale isometrica. Dovremo anche prestare molta attenzione all’ottimizzazione dell’ equipaggiamento, in quanto sembra essere presente il permadeath per ogni eroe. Un altro aspetto interessante riguarda l’elemento gestionale, in quanto nostro compito nel corso dell’avventura sarà ricostruire Camelot. Non mancheranno le scelte morali alla The Witcher, le quali implicheranno anche la dicotomia tra gli Antichi Dei pagani e il nuovo unico Dio cristiano.
Sia per giocabilità che per atmosfera, King Arthur: Knight’s Tale potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa per coloro che (come me) amano le tetre tinte dei mondi dark fantasy e le ambientazioni medievali. Ecco uno sguardo all’Intro dell’avventura direttamente dal canale ufficiale di Neocore games.