Tale of Immortal (nome originale Guigu Bawang, letteralmente ‘Le otto desolate valli demoniache’), esordio di GuiGu Studio, è un titolo indie cinese rilasciato su Steam in early access il 27 gennaio scorso. Si tratta di un sandbox 2D in cui dovremo affinare le abilità del nostro personaggio affinché diventi un xianren, un ‘immortale’ (essenzialmente un essere superiore assimilabile ad una divinità). Nonostante il gioco sia disponibile unicamente in lingua cinese standard, ha raggiunto il notevole traguardo di oltre 170.000 utenti attivi nel giro di una settimana.
Il publisher è Lightning Games, una casa piuttosto giovane con sede a Shenzhen. Tra le pubblicazioni precedenti figurano Haak, un platform 2D sviluppato da Blingame e pubblicato su Steam lo scorso settembre, e il card battler Overdungeon dei giapponesi di POCKET PAIR Inc., pubblicato il mese precedente sempre su Steam. Di recente sono anche approdati su console grazie alla versione per Nintendo Switch di Hardcore Mecha, platform 2D futuristico di RocketPunch Games, e prossimamente pubblicheranno ANNO: Mutationem, titolo dall’ambientazione cyberpunk sviluppato da ThinkingStars, che arriverà anche su PlayStation.
Le storie degli immortali cinesi riscontrano, al giorno d’oggi, una discreta popolarità in patria. Nell’ultimo decennio sono state prodotte decine se non centinaia di opere tra romanzi, fumetti, film, serie televisive e videogiochi ispirate a queste figure leggendarie, le cui gesta ricordano al fruitore occidentale quelle dei protagonisti dei poemi omerici o della mitologia norrena. Spesso si tratta di miti ripresi e riadattati dai testi di matrice daoista e buddhista.
L’estetica di Tale of Immortal è ispirata a quella dello stile pittorico cinese noto come shanshui, ‘fiumi e montagne’, che in circa quattordici secoli d’esistenza ha immortalato i paesaggi mozzafiato che la Cina regala all’occhio umano.
Il gameplay si focalizza sui dialoghi e i combattimenti, facendo dello storytelling e dell’esplorazione il punto di forza del titolo. La mappa, costituita da un’enorme scacchiera costellata di punti d’interesse quali città, boscaglie e caverne, promette una discreta longevità. L’unica cosa di cui Tale of Immortal sembra manchevole al momento è quella più evidente: una degna localizzazione quantomeno in lingua inglese. Per tutto il resto, questo indie potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa per gli amanti dei sandbox e per i cultori del 2D.
Ecco un bell’assaggio di Tale of Immortal dal canale YouTube Pobre Gamer: