Valheim, titolo survival sviluppato da Iron Gate AB e pubblicato da Coffee Stain Publishing, ha cominciato a registrare un boom di recensioni positive già da poco dopo il suo lancio, avvenuto il 2 febbraio scorso (ne abbiamo parlato qui). L’accoglienza ottima ricevuta dal gioco, per il momento in early access su Steam, è stata confermata dal raggiungimento dell’impressionante quota di 1.000.000 di copie vendute nel giro di una settimana.
La cifra stupisce in quanto si tratta del titolo d’esordio per la software house dello svedese Richard Svensson. Non si tratta invece della prima fatica per l’editore, Coffee Stain Publishing, che sviluppa e pubblica videogiochi dal 2011 e che è nota al pubblico videoludico per lo sviluppo del simpaticissimo Goat Simulator, risalente al 2014, con cui centinaia di giocatori si sono fatti grasse risate.
A favorire la popolarità di Valheim c’è anche il prezzo piuttosto abbordabile, considerando che esistono titoli in early access venduti al doppio, e l’incentivo a cooperare con gli amici onde godersi al meglio il gioco.
I cospicui introiti non faranno che migliorare l’esperienza, la quale ha già davanti a sé una nutrita roadmap da percorre nel 2021. Si direbbe che gli sviluppatori stessi, insieme ai giocatori, stiano cercando di raggiungere il Valhalla, espandendo sempre più il mondo proposto da Valheim, questo ‘Reame dei massacro‘, tradotto sommariamente dalle lingue germaniche. Ampi spazi paragonabili a quelli di un Conan Exiles che in parte sono esplorabili anche via mare: una delle meccaniche più interessanti del gioco è infatti quella di costruire una dreki con cui esplorare nuove terre.
Al netto di un’eccellente varietà dal punto di vista del gameplay, Valheim pecca dal punto di vista estetico: la grafica è infatti eccessivamente poligonale. Resta il fatto che si tratta ancora di un early access e che molto probabilmente vedremo presto dei miglioramenti anche da quel punto di vista grazie all’elevato numero di vendite unito allo stabile posizionamento nella top 10 di Steam.