Da non molto è disponibile in Early Access un survival piuttosto particolare, Volcanoids. Un titolo che fa della sua atmosfera steampunk e di alcune sue meccaniche i suoi cavalli di battaglia. Ma bastano questi due elementi per arrivare a consigliare questo titolo? La risposta è più sfumata di un semplice si o no. In questa anteprima voglio fornirti un overview globale del gioco, in modo che tu sia consapevole di cosa ti troverai dinnanzi nel caso decidessi di supportare questo progetto.
Viaggiare su una trivella corazzata è impagabile
Volcanoids è un survival, ma per il momento è molto improntato su uno stile di gioco più leggero: in sintesi niente fame e sete da dover soddisfare. In compenso al centro della mappa troneggia un enorme vulcano, molto, ma molto attivo.
Il gioco si apre in modo semplice e improvviso, l’unica cosa che sappiamo è che il nostro personaggio sta tornando sulla sua isola natale, dopo che lui e il suo popolo sono stati costretti ad abbandonarla a causa del continuo eruttare del vulcano. Tornati grazie ad un sottomarino, proprio da qui partirà il tutorial, lungo anche se piuttosto esauriente. Seguendo questo tutorial arriveremo alla riparazione della trivella mobile, vero e proprio fulcro di Volcanoids.
La componente survival ci richiede per l’appunto di sopravvivere al continuo eruttare di questo vulcano, che ogni 20 minuti circa spargerà per tutta la mappa materiale che in seguito verrà impiegato per potenziare la nostra trivella/base. Per sopravvivere a questa catastrofe ambientale hai due scelte: inizialmente potrai nasconderti nel sottomarino, facendo estrema attenzione nel chiuderlo a dovere.
Una volta riparata e rimessa in funzione la trivella, potrai scegliere di farla scendere in profondità per evitare l’eruzione. Anche se non potrà essere guidata manualmente la trivella può spostarsi per molteplici punti della mappa; questa si rivela una scelta azzeccata, in quanto elimina quasi del tutto il backtracking che di solito affligge i titoli survival: sono abbastanza sicuro che se sei pratico del genere conosci bene le traversate che bisogna fare quando ci si allontana un po’ troppo dalla propria base.
La trivella può essere potenziata, ampliata, usata come magazzino e potrai persino sviluppare tutti gli strumenti per il crafting al suo interno. Potrai anche costruirci sopra delle torrette, così da distruggere tutti i COG che incontrerai una volta riemerso dal terreno.
I COG, i nemici del gioco, sono i responsabili delle continue eruzioni del vulcano e sarà tuo obiettivo quello di fermarli, così da rendere l’isola nuovamente libera. Come detto, in Volcanoids l’obiettivo non è sopravvivere, dovremo invece distruggere quattro macchine al laser, causa delle forzate eruzioni.
Una volta sconfitte tutti e quattro questi boss il gioco non termina, ma è come se lo facesse. Il vulcano, non eruttando, non fornirà più materiali per il crafting e come se non bastasse i COG spariranno dalla mappa. In pratica, non esiste un endgame.
Problemi, problemi, problemi
Il gunplay e il comparto tecnico hanno ancora bisogno di un profondo lavoro di limatura da parte degli sviluppatori. Sparare non è granché divertente, anche a causa del ridotto numero di armi. Il problema del gunplay sta soprattutto nel fatto che sembra totalmente assente una balistica dei proiettili, funziona tutto per hitscan. Ne deriva che i nemici, al contrario di te, non ti mancheranno mai anche se ti sposti dalla loro traiettoria. Peraltro, l’AI è piuttosto imbarazzante e si limita a venirti incontro e sparare. Esistono più tipi di COG, ma sono perlopiù recolor dalle caratteristiche molto simili.
Anche le bossfight sono piuttosto noiose, cosa che non giova all’avanzamento del gioco. A parte curare la propria trivella, di Volcanoids resta purtroppo ben poco. Graficamente il titolo è piuttosto discreto, ma è presente un numero di glitch e di crash che risultano anomali anche per un titolo in Early Access, una problematica che speriamo di vedere risolta al più presto.
Anche la cura per i dettagli lascia a desiderare. A suggestive caverne illuminate dalla lava si contrappongono degli edifici davvero inguardabili e un design generale piuttosto anonimo, per non dire pessimo in alcuni casi. Anche il comparto sonoro, che mi aspetterei fenomenale in un gioco steampunk, purtroppo è ancora molto approssimativo.
Consiglieremmo l’acquisto di Volcanoids?
Non proprio. La premessa del gioco, la trivella e la meccanica delle eruzioni rende la prima ora di gioco piuttosto intrigante. Per il momento però, il gioco più che essere definibile come tale è più un abbozzo, fa parte di quella schiera di Early Access che non solo non sono complete, ma che non funzionano neppure del tutto. Ti consigliamo di dare una possibilità a Volcanoids solo se sei realmente intrigato dall’idea proposta dagli sviluppatori e pensi di voler fare un’investimento a fondo perduto per supportare questo progetto.
Potrebbe non essere una cattiva idea, visto che gli sviluppatori hanno intenzione di supportare il titolo per ancora due anni. Il gioco è già stato aggiornato parecchie volte e chi lo ha acquistato ha visto notevoli miglioramenti, fra cui la possibilità di giocare in co-op multiplayer. In ogni caso, se fossi ancora indeciso, ti lascio la roadmap di Volcanoids!