Ora che Blizzard ha reso pubblica l’intera schedule del BlizzCon 2021, evento che quest’anno si terrà esclusivamente online, possiamo iniziare a tirare le prime somme di quella che negli ultimi anni si è dimostrata essere una situazione degna di analisi.
L’evento in digitale aperto a tutti gli interessati avrà luogo nel corso di due giornate: venerdì 19 e sabato 20 febbraio, a partire dalle ore 23:00. Dopo una cerimonia d’apertura della durata di circa un’ora, il tutto si dividerà in sei diversi canali di streaming che potrai scegliere di seguire a seconda dei tuoi interessi.
Potrai quindi seguire il BlizzCon dal canale dedicato a World of Warcraft, da quello che tratterà di Heartstone, dalla diretta riguardante Overwatch o se preferisci quella di Diablo. Non mancherà poi una quinta live destinata prevalentemente ai giochi strategici, che coprirà StarCraft, Warcraft III: Reforged e Heroes of the Storm.
In tutto questo, il canale principale di Blizzard continuerà invece a trasmettere clip estrapolate da ogni diretta, così che i più interessati all’avere una visione d’insieme non debbano necessariamente saltellare da una all’altra.
Come ho scritto in apertura, quello che vedremo in occasione del BlizzCon è già stato anticipato ma nel riportartelo qui sotto, concentrandomi sugli argomenti più caldi, ho intenzione di non trattenermi su quelle che considero questioni importanti. Per prima cosa però, vorrei ci porgessimo una domanda.
Può un buon BlizzCon cambiare le carte in tavola?
Dopo la passata fusione tra Blizzard Entertainment e Activision, entrata in essere a partire dal 2008 e presentata su carta come una procedura economicamente vantaggiosa, le cose hanno indubbiamente iniziato a prendere una brutta piega.
L’equilibrio che inizialmente vigeva tra le due aziende è infatti venuto meno e il colosso californiano, tanto caro allo zoccolo duro di chi da sempre gioca su PC, si è visto costretto a rivestire un ruolo via via più sottomesso.
Quella che un tempo era conosciuta come una delle software house che più si preoccupava di accontentare i propri fan, seguendo la filosofia a oggi anacronistica di lanciare nuovi prodotti solamente se compiuti, si è quindi ritrovata a dover pagare gli errori in un rapporto capace di metterla in ginocchio.
https://youtu.be/Gn9PivJmyKw
Dopotutto, da un lato abbiamo Activision a cui basterebbe continuare a mungere il bovino chiamato Call of Duty, mentre dall’altro un’azienda i cui guadagni sembrino bastare a malapena per i dipendenti non a caso insoddisfatti; uno stato d’animo condiviso da azionisti e giocatori, specie dopo il crollo del 2018 e l’enorme fallimento di Warcraft III: Reforged.
Tra pessime scelte, ingenuità comunicative e il tanto comprensibile quanto progressivo abbandono di chi ne fece la fortuna, la Blizzard di oggi è una realtà diversa dall’inattaccabile colosso di un tempo e in tal senso, per quanto me lo auspichi, dubito che nel prossimo futuro possano esserci cambi repentini.
Blizzcon 2021: i protagonisti di quest’anno
Ma torniamo a parlare dell’evento e di quelli che sappiamo già essere gli argomenti in programma, partendo da un titolo che forse più di tutti comprova la pessima situazione di cui sopra: Overwatch 2. Dopo la notizia che il videogioco non uscirà entro quest’anno, a conferma di quanto il suo sviluppo fosse a un punto morto, mi auguro di essere stupito nel vedere lo stato dei lavori in corso.
Nel corso del BlizzCon non mancheranno poi anteprime e chicche su World of Warcraft, così come il presumibile annuncio di una nuova espansione per Heartstone, altro titolo che ultimamente sta soffrendo in quanto a numeri visto il calo accentuato dei giocatori a occuparne i server.
A ogni modo, malgrado il mio incrollabile amore per i giochi di carte collezionabili, quel che più mi sta a cuore è e sarà sempre il futuro di Diablo. Anche in questo caso però, la preoccupazione è sempre la stessa e nonostante fosse ovvio che il nuovo capitolo non sarebbe mai arrivato entro quest’anno, risulta difficile pensare a uno sviluppo che non abbia incontrato forti intoppi.
Appurato che una data sembra impensabile, ammetto di essere incuriosito ma quel che mi fa temere il peggio e, per assurdo, dona anche speranza è la notizia che vede Vicarious Visions immolata per salvare il progetto. A rassicurarmi è sapere che Blizzard potrà contare su validi rinforzi, ma l’idea che sarà lo stesso team a occuparsi sia di un nuovo gioco sia del già confermato remake di Diablo II, mi rende irrequieto.