Splatoon 3, pur non essendo il seguito di The Legend of Zelda: Breath of The Wild, ha saputo comunque concludere l’ultimo Nintendo Direct con la consueta “chicca finale”. Le informazioni rilasciate in seguito parlano della nuova ambientazione del gioco, le “Splatlands”, costruite su quelle che la lore della serie hanno stabilito essere le rovine del nostro mondo. Non tutto, però, è da buttare: i livelli classici dei precedenti capitoli, ad esempio, potrebbero fare il loro gradito ritorno, se la ricerca di level designer da parte di Nintendo con questo specifico intento è attendibile.
[プロジェクト採用]「『スプラトゥーン3』のレベルデザイナー」(京都勤務)の募集要項を掲載しました。https://t.co/P63UNkxPbY pic.twitter.com/F038oKRf5l
— 任天堂株式会社 (@Nintendo) February 18, 2021
Un citazionismo più discreto dell’ennesimo Mondo 1-1
In altre parole, dunque, Nintendo è a caccia di level designer, allo scopo di poter riproporre i livelli dei predecessori di Splatoon 3. Il tweet qui sopra contiene un link alla pagina web della Grande N per potersi candidare alle offerte di lavoro, menzionando espressamente – stando alle traduzioni – il design delle arene. La speculazione la dobbiamo al dataminer OatmealDome, che ha suggerito che il compito di “rinnovare scenari esistenti” possa alludere ai livelli dei precedenti due giochi.
The interesting thing here is the “renovating ‘existing’ stages” part. Often, @SplatoonJP announcements call large redesigns/modifications of stages a “renovation” as an in-universe explanation. Also, we should wonder what exactly “existing” means. Returning stages from S1/S2?
— OatmealDome (@OatmealDome) February 18, 2021
Nintendo e i suoi post tattici per Splatoon 3 e i suoi livelli classici
Oltre ai compiti di cui si dovranno occupare i nuovi level designer di Nintendo, il loro compito durante lo sviluppo di Splatoon 3 sarà quello di posizionare oggetti nei livelli in base alla modalità e anche bilanciare le varie armi. Non sapremmo proprio fino a che punto spingerci nella speculazione, oltre a quanto ha già detto OatmealDome in merito. L’attesa sarà lunga: tanto vale sederci a braccia conserte e aspettare che arrivino altre novità, magari – seguito di Breath of The Wild permettendo – alla prossima E3.